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NEO: The World Ends With You, alla scoperta del sequel assieme a Tetsuya Nomura

Abbiamo parlato con Tetsuya Nomura e il team di sviluppo di NEO: The World Ends With You, per scoprire tutte le novità del nuovo JRPG targato Square Enix in uscita a luglio

SPECIALE di Alessandra Borgonovo   —   26/04/2021

Quattordici anni sono tanti. Non abbastanza, tuttavia, per impedire a Tetsuya Nomura e il team da lui diretto di portare sul mercato tra pochi mesi NEO: The World Ends With You, sequel dell'originale The World Ends With You pubblicato su Nintendo DS. Iniziamo subito con una precisazione: pur definendolo sequel, non è un seguito diretto del gioco bensì dell'adattamento animato arrivato in Giappone ad aprile 2021 - come confermato dallo stesso Nomura proprio sull'account Twitter ufficiale dell'anime. Gli eventi si svolgeranno tre anni dopo quelli raccontati nella serie.

Inevitabile dunque che le nostre prime curiosità, durante l'intervista sostenuta con lui e parte del team di sviluppo (il director Tatsuya Kando, il co-director Hiroyuki Ito e il producer Tomohiko Hirano), si siano concentrate proprio sulla scelta sia di produrre un anime sia di collegare il gioco a quest'ultimo. Anzitutto, ci ha spiegato Nomura, è stato proprio l'adattamento animato a dare quella spinta perché NEO: The World Ends With You si trasformasse in un progetto ben definito, discusso sì a lungo nei quattordici anni che lo separano dal titolo originale ma senza mai trovare il momento adatto per concretizzarlo. L'anime tuttavia non va visto come un ponte tra i due giochi, ha precisato Kando, sia perché è un prodotto che riprende la storia e l'ambientazione di The World Ends With You sia perché è possibile godersi l'esperienza di NEO pur non avendo la minima conoscenza pregressa - o avendola parziale data dall'aver giocato o visto l'anime.

Personaggi e design

Rindo, il nuovo protagonista di NEO: The World Ends With You
Rindo, il nuovo protagonista di NEO: The World Ends With You

Capito come si incastra l'adattamento animato nel contesto, e se sia possibile o meno avvicinarsi a NEO: The World Ends With You da neofiti, il discorso è subito passato al gioco in sé, a partire dal nuovo cast di personaggi. Sappiamo che verremo riportati a Shibuya per sottoporci ancora una volta al cosiddetto Gioco dei Demoni, riallacciandosi alle basi gettate dall'episodio extra "A New Day" disponibile nella riedizione Nintendo Switch del gioco originale e che con buona probabilità verrà ripreso nell'anime: qui le sorti del protagonista Neku Sakuraba vengono lasciate in sospeso e uno storico antagonista del franchise non solo viene resuscitato ma, in questo sequel, è il collante tra i due capitoli. L'ex Shinigami Sho Minamoto sarà infatti uno dei quattro individui chiamati a partecipare al nuovo Gioco dei Demoni. Nomura ha schivato con una certa disinvoltura le domande relative alla possibilità che il personaggio incappucciato nel trailer possa essere davvero Neku, perciò abbiamo dovuto arrenderci e passare a un altro aspetto fondamentale della serie: il design dei protagonisti. Dei personaggi mostrati finora troviamo Ayano la più intrigante ma, nel complesso, tutto il comparto artistico del primo capitolo e, ora, di NEO spicca e rende entrambi i giochi molto originali nella ben nutrita rosa dei titoli Square Enix.

"Abbiamo lavorato in più persone su questo aspetto", ha raccontato Nomura, "con l'obiettivo di rendere i personaggi unici singolarmente ma anche il più creativi possibile, cercando di ricreare l'atmosfera che si respira nella vera Shibuya". L'esempio più ovvio in tal senso è risultato essere Rindo, il nuovo protagonista: il suo aspetto è stato pensato prima che la pandemia dovuta al Covid prendesse piede, dunque per quanto averlo dotato di mascherina possa sembrare legato alla situazione contingente si è trattato in realtà di una casualità. Rindo infatti, come Neku prima di lui per quanto riguarda le cuffie come tratto distintivo del suo personaggio, è un po' lo specchio dei giovani che si vedevano lungo le strade di Shibuya indossare una mascherina per moda e non per necessità com'è invece adesso.

NEO: The World Ends With You, Rindo e Fret
NEO: The World Ends With You, Rindo e Fret

Il design di NEO dunque, così come del gioco precedente, vuole essere appunto il riflesso di una Shibuya giovane, e dunque avvicinarsi il più possibile a questo tipo di audience. In effetti già l'originale The World Ends With You aveva un occhio di riguardo verso questo concetto, ovvero le tendenze in continua evoluzione, e il gioco ben si sposava con lo stile di quegli anni; lo stesso concetto ci è sembrato a sua volta espresso in NEO, dove soprattutto per quanto riguarda i vestiti c'è stato un piccolo aggiornamento, se così vogliamo definirlo, affinché si mantengano al passo con i tempi e siano - di nuovo - lo specchio della nostra realtà. Ciò ha fatto sì che adattare lo stile a una "nuova era" risultasse di per sé molto semplice poiché, ha risposto Nomura, bastava guardarsi attorno e cogliere il momento, osservare il modo in cui le persone ma soprattutto i ragazzi vivevano Shibuya per trovare la giusta ispirazione e riproporla poi nel gioco.

Ambientazione e gameplay in 3D

Laddove lo stile distintivo dei personaggi e in generale del gioco in sé si è mantenuto fedele al passato, siamo rimasti sorpresi nel vedere una Shibuya ora liberamente esplorabile e in tre dimensioni. Una scelta particolare che va senza dubbio a ridettare alcune regole, prima fra tutte quelle del sistema di combattimento: è inevitabile che il passaggio da 2D a 3D porti a ripensare determinati aspetti, in particolare il passaggio dal touch screen dell'originale Nintendo DS al controller. L'approccio, ci ha spiegato Ito, è stato quello di voler offrire un'esperienza nuova rispetto al passato concentrandoci sullo sviluppo di un gameplay coinvolgente. Non si è spinto molto in là con i dettagli, tuttavia ha aggiunto che il team ha lavorato sulla possibilità, per il giocatori, di rimappare i comandi in base alle loro preferenze così da gestire i personaggi a piacimento e vivere un'esperienza il più possibile personale. L'intenzione alla base è, ovviamente, convertire il divertimento che offriva il gioco originale con il touch screen e il doppio schermo in un'esperienza altrettanto coinvolgente - seppur diversa in termini di gameplay.

NEO: The World Ends With You, il sistema di combattimento promette di essere coinvolgente
NEO: The World Ends With You, il sistema di combattimento promette di essere coinvolgente

Nonostante le rassicurazioni, è stato inevitabile pensare che il passaggio al 3D potesse in qualche modo, e paradossalmente, aver appiattito il tutto, rendendo NEO: The World Ends With You un prodotto come tanti altri e dunque privarlo della sua anima. C'è stato però una conferma unanime che questo drastico cambiamento non intaccherà in alcun modo l'unicità del gioco, considerato che la maggior parte delle basi sono riprese dal capitolo originale e al resto dei contenuti è stato aggiunto un ulteriore livello di complessità che farà solo bene all'esperienza complessiva - senza per questo privarla della sua individualità.

Ci sono alcuni aspetti che il trailer non ha trasmesso nella loro interezza ma la promessa del team è che non mancheranno le sorprese. Quello stesso stupore che, in termini di narrazione, il gioco originale ha saputo trasmettere con la sua inaspettata profondità e complessità; entrambi elementi, ci viene confermato, che ritroveremo in NEO ma su cui il team ha preferito mantenere un comprensibile riserbo. Del resto, parte del fascino di The World Ends With You era da attribuirsi proprio alle tematiche trattate e al modo in cui veniva fatto. Già solo la conferma che potremo aspettarci la stessa qualità narrativa, magari snellita della quantità di dialoghi prolissi e della ripetitività di fondo dell'originale, è sufficiente a darci sensazioni positive per il sequel.