Dopo I am Setsuna e Lost Sphear, Tokyo RPG Factory ci riprova con un gioco di ruolo d'azione ambientato tra la vita e la morte: Oninaki. Ecco la nostra anteprima.
Tokyo RPG Factory, il team che Square Enix ha fondato appositamente per sviluppare i giochi di ruolo giapponesi vecchia scuola, finora ha raggiunto il suo obiettivo soltanto in parte. I am Setsuna e Lost Sphear hanno sicuramente fatto leva sulla nostalgia che i veterani del genere nutrono nei confronti di titoli iconici come Chrono Trigger o Final Fantasy VI, ma il budget decisamente ristretto di queste produzioni ha impedito al piccolo sviluppatore di curarle in ogni loro aspetto. Oninaki sembra essere un progetto decisamente più originale e accattivante: ricapitoliamo quello che abbiamo scoperto durante il Nintendo Direct.
Un'avventura tra la vita e la morte
Tokyo RPG Factory ha scelto nuovamente un'ambientazione fantasy per raccontare una storia diversa dal solito. In questo mondo, gli abitanti credono nella reincarnazione e sono costretti a reprimere i loro sentimenti per non piangere i cari scomparsi: questi ultimi, se vincolati al rimpianto e al dolore dei viventi, si trasformano in mostri e oltrepassano la barriera tra la dimensione dei morti, l'aldilà che nel gioco chiamano Beyond, e quella dei vivi. Esiste dunque un ordine di guerrieri, chiamati Watcher, che possiede il potere di spostarsi liberamente da un mondo all'altro. Il loro compito è salvare le anime smarrite e impedire che si trasformino in mostri.
Il protagonista di Oninaki si chiama Kagachi ed è un Watcher rimasto orfano in giovane età. Noi assumeremo esclusivamente il suo controllo: a differenza dei precedenti titoli Tokyo RPG Factory, Oninaki non è un gioco di ruolo a turni tradizionale come il summenzionato Chrono Trigger, ma un action RPG che ricorda più che altro Secret of Mana o The Legend of Zelda. I combattimenti si svolgono infatti in tempo reale; ci imbatteremo nei nemici che gironzolano per la mappa e potremo attaccare e schivare liberamente, senza essere vincolati a turni o indicatori vari. In alcuni punti della mappa sarà possibile spostarsi dal mondo dei vivi a quello dei morti: nell'aldilà troveremo le anime smarrite che hanno bisogno di aiuto, missioni secondarie che dovremo risolvere e che ci conferiranno nuove capacità.
In alcuni casi infatti, gli spiriti che salveremo decideranno di accompagnare Kagachi nella sua avventura, conferendogli il potere di evocarli per combattere. A ogni spirito corrisponde un tipo di arma, sicché le varie entità si materializzeranno sotto forma di spade, alabarde, balestre e via dicendo. Non sappiamo quanti spiriti sia possibile reclutare, né se ci siano limiti a "equipaggiarli": abbiamo notato in basso a sinistra un'interfaccia che raffigura i quattro pulsanti frontali del joypad. È plausibile che si possa cambiare spirito premendo il tasto corrispondente, ma non sappiamo se sia possibile farlo al volo, durante una combo, o se ci siano dei tempi di attesa. La percentuale che aumenta a ogni colpo sferrato da Kagachi probabilmente consentirà di scatenare un potente attacco speciale una volta raggiunto il 100%.
Gli spiriti, che potremo sviluppare attraverso specifici rami di abilità, si manifestano accanto a Kagachi ogni volta che estrae l'arma con un effetto che ricorda molto i Gladius di Xenoblade Chronicles 2 o gli Stand nel manga Le bizzarre avventure di JoJo. È una scelta interessante che dà a Oninaki un tocco di colore in più, anche se, a giudicare dall'aspetto cartoonesco e dalla scenografia più curata, è evidente che Tokyo RPG Factory abbia avuto a disposizione un budget più alto e un team decisamente più ispirato rispetto al solito, capitanato nientepopodimeno che da Takashi Tokita, uno dei director ad aver firmato, tra le altre cose, Chrono Trigger e Parasite Eve negli anni d'oro di Square.
I primi due titoli firmati Tokyo RPG Factory, I am Setsuna e Lost Sphear, lasciavano a desiderare: erano giochi di ruolo tradizionali discreti ma piuttosto blandi sotto il profilo tecnico e quello del gameplay. Oninaki vuole dimostrarci che lo sviluppatore nipponico ha ancora qualcosa da dire e quello che abbiamo visto sembra molto promettente sotto ogni aspetto.
CERTEZZE
La premessa narrativa è insolita
Il sistema di combattimento è interessante
DUBBI
Il curriculum di Tokyo RPG Factory non è proprio esaltante