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PES 2019: c’è vita dopo la Champions League?

All'E3 abbiamo provato PES 2019 per PS4: senza la licenza della Champions League, Konami ha dovuto puntare su alcune novità di gameplay

PROVATO di Umberto Moioli   —   16/06/2018

Quando qualche settimana addietro abbiamo appreso che PES 2019 non avrebbe avuto la licenza per le prossime Champions League, immediatamente la testa è andata all'oramai ventennale competizione con FIFA: lo sviluppatore giapponese ha perso un pezzo importante della sua offerta, andato immediatamente ad arricchire le fila del suo competitor, e ha scelto di muoversi su tre fronti diversi. Da una parte acquisendo i diritti per alcuni campionati apparentemente minori ma poco esplorati. Dall'altra arricchendo le modalità di gioco di nuove opzioni e lavorando sul gameplay di PES 2019 in modo da aggiornarlo. Infine ha scelto di anticipare la data d'uscita, prevista per il 30 agosto, così da avvantaggiarsi a livello temporale su FIFA. Nel corso dell'E3 2018 ci siamo potuti sedere nello stand Konami, assistere a una presentazione e poi mettere mano alla versione PS 4.

PES 2019: c’è vita dopo la Champions League?

Le licenze alternative di PES 2019

Tolta la Champions League, PES 2019 affiancherà al suo pacchetto classico di campionati leghe calcistiche da Belgio, Portogallo, Argentina e altri paesi che permetteranno al gioco di avere più sostanza, ma Konami spinge molto sull'acquisizione in esclusiva della Russian League. Ora, è chiaro che in Italia e in generale nei principali mercati il campionato Russo non riscuote grandi favori, però è innegabile che dal punto di visto commerciale sia una mossa che potrà aprire un nuovo potenziale bacino d'utenza. In modo simile Konami intende continuare a stringere accordi analoghi a quelli fatti con il Barcellona e il Liverpool in passato, quindi legando PES 2019 ad una serie di team sui quali fare un accurato lavoro di riproduzione degli stadi, delle divise e dei giocatori attraverso il full motion scan, così da attirare gli appassionati di singole tifoserie. La scelta stessa di operare in maniera specifica su David Beckham, che avrà una sua edizione speciale affiancata a quella standard che utilizza Coutinho come testimonial, lascia intendere la voglia di prendere una singola figura molto riconoscibile e affidarsi a quella. Sarebbe assurdo pensare che la perdita della Champions League non peserà su PES 2019, però sembra che Konami comunque abbia scelto di fare di necessità virtù, cercando opportunità in aree meno presidiate dalla concorrenza.

PES 2019: c’è vita dopo la Champions League?

Gameplay e modalità riviste, data d’uscita aggressiva

A livello di gameplay, in PES 2019 ci sono alcune interessanti novità che partono dal campo per poi coinvolgere anche le modalità di gioco. Il gameplay intende essere più fluido grazie ad alcune migliorie alle animazioni e al posizionamento della palla rispetto al giocatore, un processo iniziato lo scorso anno che secondo quanto ci è stato spiegato ha compiuto un ulteriore passo evolutivo. Abbiamo giocato appena una partita, quindi è difficile lanciarsi in giudizi, diciamo che l'idea che ci siamo fatti è che lo sviluppatore giapponese non abbia voluto stravolgere il gioco. Sembra che, un po' come per FIFA 19, anche per PES il 2019 sarà un anno di transizione e assestamento per il gameplay. Grande attenzione è stata posta nella riproduzione dei movimenti e nelle singole abilità dei giocatori più noti. Anche in questo caso dovremo testare un po' il titolo per capire che tipo di progressi sono stati raggiunti.

PES 2019: c’è vita dopo la Champions League?

Interessante dopo qualche anno il ritorno della neve, che ammanterà i campi di calcio modificando la giocabilità e rendendo più scivolosa la palla; l'aggiunta si presta a diversi paesi ma, supponiamo, sia funzionale alla Russian League. La Master League e My Club avranno entrambi la loro dose di caratteristiche inedite: in PES 2019 la Master League farà un primo step evolutivo all'interno di un piano di tre anni pensato da Konami, partendo dall'integrazione dei nuovi campionati e dall'implementazione di un calciomercato articolato e dotato di diverse opzioni. My Club invece si muoverà introducendo il team della settimana e altre modifiche che possano avvicinarlo a FIFA FUT. In tutto questo non bisogna scordarsi la data d'uscita di PES 2019, il 30 agosto, che potrebbe essere una buona idea a livello commerciale ma toglie tempo allo sviluppo e ci auguriamo non si trasformi in un prodotto incompleto oppure in uno senza le novità necessarie a mantenere il passo. A luglio dovremmo tornare a provarlo, per allora vi riporteremo le nostre impressioni approfondite.

PES 2019: c’è vita dopo la Champions League?

PES 2019 è il primo capitolo di un nuovo corso che imporrà necessariamente a Konami di inventarsi qualcosa: sia per sopperire all'assenza della Champions League, sia per rinnovarsi e cercare una sua dimensione su un mercato sempre più complesso ma allo stesso tempo sempre più globale. Le novità per ora ci sono sembrate interessanti ma non rivoluzionarie, ma quello che ci chiediamo davvero è se la data d'uscita anticipata non rischi di rendere il lavoro del team troppo frenetico e, in ultima analisi, impreciso. La buona notizia è che non dovremo attendere molto per saperlo.

CERTEZZE

  • Canoni lavora su diversi fronti per migliorare ogni aspetto dell'esperienza
  • Diversi nuovi campionati...

DUBBI

  • ...che non compensano la perdita della Champions League
  • L'uscita il 30 agosto è un'opportunità ma anche un rischio