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Pokémon Spada e Scudo, il provato e le novità del Nintendo Direct

Abbiamo provato il gioco e scoperto qualche informazione inedita durante la dimostrazione della Nintendo Treehouse

Sono passati soltanto pochi giorni da quando Nintendo ha dedicato un intero Direct a Pokémon Spada e Scudo, il titolo che inaugurerà la prima generazione della serie su Nintendo Switch a partire dal prossimo 15 novembre. Nella nostra precedente anteprima abbiamo fatto diverse congetture su alcune dinamiche di gioco anticipate in quel quarto d'ora di trasmissione, durante i quali abbiamo scoperto le novità prevalenti di questo nuovo capitolo, in particolar modo la Dynamaxizzazione, che ingigantisce i pokémon, e i Raid da quattro giocatori, che serviranno a catturare i mostri dynamaxizzati nelle Terre Selvagge di Galar.

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Il Nintendo Direct dell'E3 2019 ha svelato due nuovi dettagli nel brevissimo inserto dedicato al gioco. In primo luogo, abbiamo scoperto che Pokémon Spada e Scudo sarà compatibile con la Poké Ball Plus, la periferica uscita insieme a Pokémon Let's Go! Pikachue e Eevee che consentirà di portare a spasso un pokémon e di controllare il gioco usandola al posto del Joy-Con. L'altro dettaglio riguarda la storia, perché il buon Shinya Takahashi ha svelato un nuovo personaggio: si tratta di Azzurra, la Capopalestra che rappresenta il tipo Acqua nella regione di Galar e che affronteremo nel suo apposito stadio. Sembra che la squadra di Azzurra comprenda, tra gli altri pokémon, anche un Drednaw, un nuovo pokémon di tipo Acqua e Roccia che abbiamo conosciuto nel Pokémon Direct qualche giorno fa.

La sintesi del Treehouse

Più interessanti, invece, le informazioni emerse durante la trasmissione della Nintendo Treehouse, anche se in realtà la demo che hanno giocato i ragazzi di Nintendo e Game Freak ha soprattutto confermato alcune ipotesi - ma anche qualche perplessità - che avevamo maturato durante il Pokémon Direct dello scorso 5 giugno. La demo si svolge in una Terra Selvaggia che separa due città di Galar e ci mostra le novità di Pokémon Spada e Scudo in fatto di esplorazioni. Come avevamo supposto, i combattimenti casuali non sono scomparsi del tutto, ma sono stati ridimensionati tantissimo. Nell'erba alta potremmo imbatterci in un balloon con un punto esclamativo che rappresenta un pokémon selvatico contro cui lottare, ma non sapremo quale sia questo pokémon finché non entreremo in contatto col balloon e innescheremo lo scontro. Tutti gli altri pokémon selvatici saranno invece visibili e gironzoleranno intorno a noi, mentre decidiamo se aggirarli oppure lottare contro di loro.

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Ecco perché adesso possiamo ruotare liberamente la telecamera intorno al nostro allenatore: servirà a guardarci intorno e ad individuare i pokémon nei dintorni. Alcuni ci inseguiranno, altri scapperanno e quindi, nel secondo caso, dovremo muoverci di soppiatto per avvicinarci senza farci sentire. Il fischietto, un nuovo strumento nella nostra borsa, funziona nel modo completamente opposto e ci permette di attirare l'attenzione di alcuni pokémon irraggiungibili, come quelli volanti nel cielo. Ovviamente potremo anche pescare oppure scuotere gli alberi per far cascare frutti o altri pokémon selvatici. L'intenzione di Game Freak sembra proprio essere quella di costruire una regione ricca e vivace come mai si erano viste prima d'ora nel franchise. E questa filosofia contempla anche la geografia, perciò le mappe saranno molto più elaborate che in passato, ricche di dettagli e segreti nascosti, caratterizzate da cicli giorno/notte e variazioni climatiche che influenzeranno la presenza dei pokémon nella mappa, obbligando i giocatori a visitarle più volte e a ricorrere alla bicicletta per spostarsi più velocemente anche sull'acqua: basta avvicinarsi a uno specchio d'acqua per trasformare la bici in una versione galleggiante, senza alcuna transizione.

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La Nintendo Treehouse ha anche mostrato qualche piccola forma d'interazione multigiocatore. Se stiamo giocando online, oppure c'è qualcuno nei paraggi che sta giocando a Pokémon Spada e Scudo col segnale Wi-Fi aperto, potremo incontrarlo direttamente in partita come se fossimo in quella specie di MMORPG che i fan chiedono a gran voce da anni. È tutto molto prototipale e anche un po' macchinoso, intendiamoci, ma comunque sembra che Game Freak si stia spingendo inesorabilmente in quella direzione. In un angolo dello schermo potrebbero comparire delle icone che indicano le intenzioni dell'altro giocatore, per esempio se ci sta proponendo uno scambio di mostriciattoli o se ci sta sfidando in una lotta. Come ormai sappiamo, la modalità multigiocatore di Pokémon Spada e Scudo si esprimerà sopratutto nei Raid, indicati sulla mappa da piattaforme di pietra luminose. I Raid cambieranno di giorno in giorno e sfideranno quattro giocatori a lottare contro un pokémon dynamaxizzato e, con un po' di fortuna, a catturarlo.

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In questo senso, sono emersi alcuni dettagli riguardanti i meccanismi dei Raid. La logistica, per così dire. L'idea in sé è molto interessante, ma abbiamo percepito una discreta rigidità sia nel ritmo dell'azione, non proprio entusiasmante, sia nella logistica dell'interfaccia, forse un po' acerba. Quando tutti i giocatori accettano di partecipare al Raid, bisogna scegliere un pokémon a testa accedendo alla squadra o alla banca individuale, dopodiché comincia lo scontro. Come già spiegato nel Pokémon Direct, solo un giocatore potrà dynamaxizzare il suo pokémon, sebbene tutti abbiano la possibilità di usare questo potere: sarà dunque importante lasciare l'opportunità al giocatore che ha schierato il pokémon più efficace contro quello che stiamo affrontando e, quindi, servirà almeno un minimo di comunicazione. Nonostante ciò, tutti contribuiranno allo scontro, chi più chi meno: a un certo punto, il "boss" si circonderà di una barriera protettiva, rappresentata da un piccolo indicatore sotto la sua energia. Ogni attacco inflitto, che sia efficace oppure no, ridurrà l'indicatore e, una volta azzerato, il pokémon gigante perderà vari bonus e riceverà più danni del normale per alcuni turni.

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Il dettaglio che ci lascia un po' perplessi riguarda le ricompense, poiché solo uno dei quattro allenatori potrà catturare il pokémon del Raid e portarselo a casa: gli altri riceveranno collezionabili, denaro e altre ricompense, ma ci chiediamo fino a che punto un estraneo potrà volerne aiutare un altro in un Raid se rischia di non riuscire a catturare il pokémon in questione. Ci sono vari elementi logistici che forse Game Freak non ha preso in considerazione, ma è possibile che le ricompense siano talmente spettacolari da incentivare i giocatori ad affrontare i Raid anche senza poter catturare il pokémon dynamaxizzato. Anche perché c'è una novità che Game Freak ha rivelato durante la Treehouse quasi in sordina, un'informazione che, sospettiamo, solleverà parecchie polemiche: allo scopo di preservare il bilanciamento del gioco e il sapore della novità di questa generazione, non sarà possibile spostare dalla Pokémon Home i pokémon che non compaiono nel PokéDex di Galar. In altre parole, se avete catturato un certo pokémon cromatico in Pokémon Let's Go, e questo pokémon non esiste nella regione di Galar, non potrete trasferirlo nel nuovo gioco almeno finché Game Freak non deciderà altrimenti.

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A tu per tu con Azzurra

Sullo showfloor dell'E3 2019, Nintendo ha permesso di provare Pokémon Spada e Scudo, come anticipato anche durante il recente Nintendo Direct che tra le altre cose si è chiuso con l'annuncio di un nuovo capitolo di Zelda, attraverso una demo piuttosto contenuta: ci siamo avventurati nella "casa" della Capopalestra di tipo acqua Azzurra al solo fine di sconfiggerla.

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La demo era limitata ma ha comunque rappresentato un interessante banco di prova per verificare alcuni aspetti del gioco che, giocoforza, finora non eravamo riusciti ad approfondire semplicemente osservando le presentazioni online. Nella demo ci è stato chiesto di sconfiggere tre allenatori prima di Azzurra stessa, ma soprattutto di completare un puzzle ambientale che, attraverso alcuni interruttori colorati, chiedevano di spostare il flusso di una serie di cascate per farci strada e, infine, accedere all'arena dove batterci con la Capopalestra. Gli scontri che abbiamo fatto, complice la presenza di un set di pokémon già preimpostati e l'assenza degli oggetti, erano piuttosto classici, diciamo pure già visti, ma sono comunque stati utili per vedere per la prima volta in azione la versione dynamaxizzata dei nostri mostriciattoli preferiti. La meccanica è piuttosto semplice e l'effetto (avere una creatura più potente) di immediata comprensione, però la consapevolezza di poter sfruttare questo bonus solo per tre turni richiede fin da subito di pianificare quando vogliamo spenderci questo importante extra, e poi aumenta la portata strategica dello scontro.

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Tra l'altro l'entrata in scena dei pokémon dynamaxizzati è davvero spettacolare: oltre alle dimensioni dei pokémon stessi (quando entrambi quelli sul terreno di gioco sono in versione extra large sembra di vedere una battaglia tra kaiju, tipo Godzilla) lo schermo viene popolato da nuovi effetti, si riempie di elementi inusuali se paragonato alle battaglie fatte nei decenni precedenti e il risultato è veramente spettacolare. La componente grafica di Spada e Scudo, lo si percepisce immediatamente appena si prova il titolo, va oltre il semplice aumento della risoluzione e del dettaglio. Game Freak ha fatto un lavoro di espansione dell'universo visivo della serie mantenendosi coerente a quanto fatto in passato, e non potrebbe essere altrimenti, ma aumentando i particolari a schermo, la quantità di modelli in movimento e gli effetti con una cura particolare per i pokémon stessi. Noi tra l'altro l'abbiamo giocato sulla TV, dove non sfigura e anzi fa una bella impressione, ma in versione portatile il passo in avanti sarà probabilmente ancora più marcato, se non addirittura sorprendente. Sconfitta Azzurra la demo si conclude e lascia la voglia di tornarci sopra, di provare con mano tutte le altre caratteristiche di cui finora abbiamo unicamente sentito parlare, a partire dalla nuova esplorazione del mondo e dai raid. Purtroppo dovremo aspettare ancora un po' per tornarci sopra, ma già nelle prossime settimane ci aspettiamo di poter avere un secondo incontro che possa stemperare l'attesa per l'uscita, fissata per il 15 novembre prossimo.

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Non sono emerse informazioni sconvolgenti o grandi novità durante il Direct dell'E3 2019 o la dimostrazione della Nintendo Treehouse, ma qualcosina è trapelato: più che altro abbiamo finalmente una conferma sulla sorte dei combattimenti casuali - che in pratica non ci sono quasi più - e sulle meccaniche dei Raid, ma anche sul destino dei mostriciattoli che abbiamo catturato negli ultimi anni e che non potremo trasferire in massa su Pokémon Spada e Scudo almeno per un po' di tempo.

CERTEZZE

  • Combattimenti casuali quasi del tutto rimossi
  • Le Terre Selvagge sono la rappresentazione più vicina del mondo di Pokémon per come lo abbiamo sempre immaginato o visto nei cartoni animati

DUBBI

  • Le dinamiche dei Raid ci sono sembrate un po' troppo rigide
  • Quanto tempo ci vorrà prima di poter trasferire tutti i nostri vecchi pokémon nel nuovo gioco?