"Un'evoluzione, non una rivoluzione", così FuturLab descrive l'approccio che ha avuto nella creazione di PowerWash Simulator 2. Il gioco, infatti, si presenta come un ampliamento massiccio dell'esperienza originale, sia a livello grafico sia contenutistico. Più idropulitrici, più livelli, più superfici, più trattamenti e più modi di riportare cose grandi e piccole al loro antico splendore grazie al lavaggio a pressione.
FuturLab si è posta l'obiettivo di diventare il punto di riferimento per i giochi calmanti, un genere che si sta affiancando a quello dei cozy games in uno spazio videoludico sempre più affollato. La strategia ha senso perché la domanda è sempre più ampia e sono in aumento quei videogiocatori che sono alla ricerca del relax, non di una sfida al limite dei riflessi umani.
PowerWash Simulator 2 fa di tutto per non mettere pressione ai suoi utenti: niente timer, niente musica variabile, niente scenari che mettono ansia o causano stress. Un suo elemento di game design, però, potrebbe vanificare una parte degli sforzi del team. Un gioco, per poter essere davvero rilassante, deve permettere ai suoi utenti di accontentarsi di un lavoro ben fatto senza puntare sempre alla perfezione.
Cosa aspettarsi da PowerWash Simulator 2
PowerWash 2 sarà un'avventura che si potrà giocare in cooperativa fino a quattro giocatori e avrà una campagna narrativa con progressione condivisa. Questa comprenderà 38 nuovi livelli e ruoterà attorno alla neonata base operativa che sarà possibile decorare e arredare progredendo e sbloccando contenuti.
Ci saranno ben quattro idropulitrici tra cui scegliere e sarà possibile anche applicare il sapone prima di pulire per ottenere risultati migliori. Ogni strumento di lavaggio ha una o due estensioni della canna e una miriade di ugelli per creare il flusso perfetto, in forma e potenza, per ogni necessità.
I livelli cambiano per struttura e complessità con alcuni contratti che saranno multi-fase, quindi con più sezioni da pulire in sequenza con diversi trattamenti. Gli apparati di sospensione, per pulire grandi strutture, sono stati ripensati nel corso dello sviluppo, ma risultano ancora molto legnosi e imprecisi. I pop up per interagire con altalene e ascensori non hanno sempre funzionato nella nostra prova e abbiamo avuto difficoltà con lo strano meccanismo di salita e discesa automatica che va assolutamente rivisto. Nulla che il tempo che ci separa dall'uscita non sia in grado di risolvere.
A livello grafico il salto in avanti è molto netto: l'illuminazione, la fisica del flusso d'acqua, gli ambienti attorno agli oggetti da pulire e le texture sia dello sporco sia del pulito sono tutti più belli, rifiniti e dettagliati. Anche le idropulitrici fanno un passo avanti a livello visivo e i comandi, come il cambio di ugello o l'estensione della canna, hanno una risposta istantanea e soddisfacente. Questa soddisfazione è la stessa di quando si preme due volte il grilletto del trapano prima di mettersi al lavoro e vi farà sentire dei veri artigiani del pulito.
Un flusso di gioco riorganizzato
Idropulitrici alla mano, PowerWash Simulator 2 è a tutti gli effetti un miglioramento su tutta la linea del precedente videogioco. Ogni componente dell'oggetto da pulire ha una sua barra progresso che indica lo sporco rimanente ed è possibile mirare ciascun elemento per capire cosa manca da pulire.
Il livello del cartellone pubblicitario su cui abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo aveva tutto: piccoli dettagli da ripulire con getti gentili, sezioni ampie da passare con l'idropulitrice per superfici, elementi distanti da raggiungere con getti fortissimi e dettagli raggiungibili solo con l'equipaggiamento per lavorare sospensi da terra.
Quando ciò che resta da pulire è evidente, il gioco scatena negli utenti una necessità bruciante di rimozione dello sporco. È incredibile quanto un gameplay così semplice riesca ad assorbire completamente l'utente stringendolo in una morsa che non lo lascia più andare. La magia del primo capitolo, che ha stregato così tanti videogiocatori, è intatta e più in forma che mai. I problemi iniziano a manifestarsi quando il gioco si fa improvvisamente molto esigente, apparentemente per nessun motivo.
Torniamo al livello del cartellone pubblicitario. Dopo una rilassante ora a pulire l'insegna, la colonna, le scale, i pavimenti e i soffitti, ci siamo trovati al 99% di completamento totale del progetto. La maggior parte dei singoli elementi che componevano il livello era pulita, mancavano le luci di illuminazione, a loro volta rimaste al 99% di pulizia. Non importava con quale getto le colpissimo, quale ugello o quale sapone, quel 1% non se ne andava e questo ha creato in noi una frustrazione indescrivibile.
Non importa quanto vecchio sia lo sporco, se qualcosa viene colpito con una pressione equivalente a quella di un uragano di categoria 5, quell'elemento deve diventare pulito al 100%. In alternativa, chi gioca deve poter considerare terminato un lavoro se supera il progresso totale del 97/98%. Gran parte del rilassamento zen dell'ora precedente è finito in fumo cercando le singole macchioline di sporco che avevamo mancato, una scelta di design in completa contrapposizione con gli obiettivi del gioco.
O il sistema di pulizia si fa più generoso o le missioni devono potersi considerare completate anche quando la pulizia non è al 100%, al costo di un pizzico di esperienza o ricompense inferiori. Il rischio, altrimenti, è quello di rendere un'esperienza altrimenti piacevole, incredibilmente frustrante per nessun motivo visto che non c'è competizione o sfida. Speriamo che FuturLab riveda i parametri di rilevamento dei getti d'acqua in modo tale che perdonino di più le incertezze dei giocatori o si adoperi per ripensare i suoi parametri di completamento.
PowerWash Simulator 2 prende tutto ciò che il primo fa bene e lo fa meglio. Più idropulitrici, più tipi di sporco, più oggetti, più location e più modi per personalizzare la propria esperienza. Continua anche l'assurda storia del primo capitolo e fa il suo debutto una modalità cooperativa fino a quattro giocatori con progressione condivisa. Migliora la grafica e migliorano le texture ma dei parametri troppo stringenti in fase di completamento della pulizia di alcuni oggetti potrebbero rendere l'esperienza molto frustrante, vanificando tutto il relax e la calma che il gioco si propone di offrire. Per risolvere il problema basta permettere ai giocatori di considerare un incarico completato quando la percentuale totale è intorno al 97% al costo di rinunciare a un po' di esperienza o ricompense. PowerWash Simulator 2 ha il potenziale per regalare serate intere di riposo e ricarica delle batterie, anche con amici. Gli serve solo un'aggiustatina in fatto di completismo.
CERTEZZE
- Più idropulitrici, livelli e accessori
- Passo avanti grafico notevole
- Fattore relax e calma notevole
DUBBI
- Impennate frustranti di completismo
- Imbracature di sospensione da rivedere