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Project Sakura Wars, provato al TGS 2019

Abbiamo provato una demo di Project Sakura Wars per avere un assaggio del promettente ritorno su PS4 della serie cult di Sega

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   15/09/2019

Avvenuto qualche mese fa in occasione dello scorso SEGA FES, l'annuncio di un nuovo Sakura Wars è stato accolto con estremo entusiasmo da quella nicchia di appassionati occidentali che anni fa conobbe la serie steampunk di Sega giocando Sakura Wars: So Long, My Love. In Giappone, dove Sakura Taisen è da sempre un fenomeno di culto, l'annuncio del ritorno del franchise è stato accolto da un tripudio popolare. Previsto su PlayStation 4 nel corso del prossimo anno, Project Sakura Wars (o Shin Sakura Taisen in terra natìa) era giocabile al Tokyo Games Show 2019 con una demo che ben metteva in mostra le diverse anime del gioco, oltre a dare un assaggio di quelle che saranno le principali novità di questo rilancio della serie.

Project Sakura Wars Ps4 6

Le due anime di Sakura Wars

Una delle particolarità che da sempre caratterizzano Sakura Wars è il modo in cui la serie unisce un'esperienza narrativa fortemente basata su dialoghi - tipica di visual novel e simulatori d'appuntamenti - a combattimenti tra mech in un mondo che mescola passato, presente e futuro in un mix di tradizione e conquiste tecnologiche. La demo di Project Sakura Wars sullo showfloor del TGS cominciava da una sequenza tratta dalle prime battute dell'avventura, quando il protagonista - Seijuro Kamiyama - arriva all'accademia imperiale di Tokyo e comincia a interagire con le varie ragazze all'interno della struttura. Svolgendosi 12 anni dopo So Long My Love (ma non richiedendo necessariamente alcuna conoscenza degli eventi passati), il nuovo Sakura Wars è ambientato in una versione fittizia ed estremamente pittoresca del Giappone imperiale degli anni 40, e già dalla demo si possono notare influenze di vecchio e nuovo tra le strade, negli edifici e negli indumenti dei personaggi. Traendo con forza dal genere delle visual novel e dei dating sim, non stupisce che metà della demo fosse composta unicamente da lunghi dialoghi tra i personaggi, con la possibilità di esplorare l'accademia, parlare con le ragazze al suo interno e, attraverso un semplice sistema di risposte multiple, provare ad aumentare il livello di affezione con loro.

Sakura 1

Durante queste fasi la telecamera inquadra da molto vicino ciascun personaggio, consentendo di apprezzare meglio un dettaglio dei modelli che la serie non ha mai visto prima, tra sincronizzazione labiale e una maggiore espressività del volto. Le situazioni con le ragazze dell'Accademia sono spesso comiche e ricche di gag che tradiscono il carattere ingenuo del protagonista, che attraverso un dispositivo portatile può controllare una mappa della struttura, vedere dove si trovano gli altri personaggi e leggere i messaggi ricevuti esattamente come fosse uno smartphone. Chi ha giocato il recente Fire Emblem: Three Houses potrebbe trovare in questa fase più di qualche somiglianza con le attività sociali all'interno del gioco Nintendo. Ma Sakura Wars non si è conquistato una grossa fetta di appassionati solo per le sue grandi chiacchiere, lunghe passeggiate e la possibilità di fare il lumacone con una manciata di personaggi virtuali. In Project Sakura Wars, Seijuro e i suoi compagni si troveranno a dover proteggere la capitale imperiale da orde di demoni, combattendo intense battaglia alla guida dei loro mecha. La seconda metà della demo del TGS 2019 metteva proprio alla guida di uno di questi grandi robot, permettendo di provare il nuovo sistema di combattimento action che in Project Sakura Wars andrà a rimpiazzare quello più lento e tattico degli episodi precedenti. Scivolare sulla mappa coi propulsori del robot, eseguire combinazioni di attacchi semplici o potenti colpi ad area, per poi concludere con spettacolari tecniche speciali, è un'esperienza poco profonda ma intuitiva e frenetica, rovinata purtroppo da frequenti e vistosi cali di framerate. In battaglia è possibile portarsi dietro fino ad altri due personaggi, e in qualsiasi momento si può passare dall'uno all'altro, mentre l'efficacia degli attacchi è influenzata dal rapporto tra i diversi membri. Come da tradizione per la serie, infatti, la componente da visual novel e i combattimenti saranno collegati tra loro, e approfondendo le relazioni con gli altri personaggi nelle sequenze da dating sim si ottengono miglioramenti per il proprio robot in battaglia.

Errata corrige: nel sottotitolo dell'articolo era riportato erroneamente l'uscita di una versione Nintendo Switch, che tuttavia al momento non è annunciata da SEGA. Project Sakura Wars è attualmente previsto in esclusiva su PlayStation 4.

Sakura 3

A così tanti anni di distanza dall'ultimo Sakura Wars, è probabile che il prossimo capitolo avvicinerà tanto i vecchi appassionati quanto un pubblico tutto nuovo, incuriosito da un gioco tanto caratteristico eppure così stiloso. Al netto di qualche imperfezione nel framerate e un sistema di combattimento action ancora tutto da approfondire, Project Sakura Wars ha fatto un'ottima impressione al debutto del suo gameplay, e anche se è ancora presto per dire che si tratterà di una rinascita della serie, ha tutte le carte in regola per riaffermare l'universo di Sega anche in occidente.

CERTEZZE

  • Mondo e personaggi vivaci e stilosi
  • Colonna sonora molto promettente

DUBBI

  • Componente action ancora da approfondire
  • Evidenti cali di framerate nella versione provata