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Project xCloud, il provato delle prime ore

Abbiamo passato le primissime ore in compagnia di Project xCloud, il servizio di game streaming di Microsoft e le premesse sembrano strepitose

PROVATO di Emanuele Gregori   —   06/05/2020

Non è un mistero che nel cloud abbiamo sempre creduto. A prescindere da specifiche necessità computazionali, dall'essere o meno un giocatore competitivo e dalla problematica di raggiungere tutti con una connessione adeguata, non vi è dubbio che il cloud rappresenti la tecnologia del futuro.

La possibilità di racchiudere tutta la propria libreria in un qualsiasi dispositivo, sia anche esso un telefono, una tv o un computer dotato di componentistica arretrata rappresenta un passo considerato un sogno bagnato fino a qualche anno fa e che, proprio in questi ultimi mesi, si sta concretizzando per tutti.

Nonostante l'andamento altalenante di Google Stadia e gli strani eventi dietro alla sparizione dei giochi su Nvidia GeForce Now, il mercato si sta smuovendo. Grazie a Microsoft, all'arrivo della prossima generazione e all'estensione della prova di Project xCloud anche nel nostro paese abbiamo avuto modo di testare anche noi il servizio e vogliamo raccontarvi subito le nostre impressioni delle primissime ore.

Project Xcloud

Un pacchetto importante

Iniziamo subito da ciò che rende xCloud la piattaforma più appetibile per tutti i giocatori, ancor più per quelli vicini all'ambito Microsoft. È ovvio come attualmente si tratti di una prova gratuita ed in beta e che, quando il servizio verrà lanciato definitivamente sul mercato entro il 2020, sarà necessario pagare una somma per videogiocare. Nonostante questo è incredibile credere che si tratti di un servizio che verrà comunque inserito all'interno del pacchetto di feature legate all'Xbox Game Pass, alimentando ancor di più la spinta mediatica di un servizio sul quale Microsoft ha puntato buona parte della propria comunicazione degli ultimi anni.

Le infinite possibilità finanziarie del colosso di Redmond potrebbero tranquillamente tramutarsi nella gioia di tutti i videogiocatori ed è per questo che risulta ancor più incredibile vedere come l'applicativo sia già estremamente responsivo e completo.

Attualmente disponibile solo su dispositivi mobile Android - a onor del vero anche iOS, ma per una questione legata alle licenze che eviteremo di approfondire e che non dipende da Microsoft, il tutto può considerarsi in stand by - e in arrivo su PC nel corso del 2020, xCloud gira tramite l'applicazione Game Streaming che abbiamo imparato a conoscere già da qualche mese con lo streaming diretto dalla propria Xbox. Qualora siate stati accettati alla prova del servizio, vi basterà aprire l'applicazione e scegliere xCloud. In un attimo e dopo un semplice log in sarà possibile scorrere all'interno di un catalogo che attualmente conta 97 titoli e che viene costantemente aggiornato. In testa troverete una comoda barra con gli ultimi dieci giochi avviati ed è possibile anche gestire la propria lista amici Xbox, così come avere una versione estremamente ridotta della dashboard della console.

A differenza di quanto viene affermato nelle informazioni base, possiamo confermare a tutti che non è assolutamente necessario possedere per forza un pad Xbox di ultima generazione, ma anche un Dualshock 4 o un più recente pad Stadia funzionano perfettamente, senza alcun tipo di problemi nella mappatura dei tasti. Questo è probabilmente legato più alla propria versione di Android che non all'applicazione stessa, considerato il supporto a quasi tutti i pad introdotto da Android 9.0 in poi. Niente da fare invece, attualmente, per il supporto a mouse e tastiera.

Una volta scelto e lanciato il gioco una simpatica ed esteticamente riuscita schermata preparerà il tutto per voi, aggiornandovi sull'operazione in corso, fino a lanciarvi automaticamente nel titolo scelto. Nessun log in, nessuna strana procedura, tutto puntato all'immediatezza che è d'altronde il grande pregio del cloud.

Ciò su cui si potrebbe discutere eventualmente è proprio la velocità di avvio. È pur vero che si tratta di una beta e che l'aggiornamento hardware arriverà solo nel corso del prossimo anno, ma allo stato attuale il lancio dei giochi è certamente più lento di quello di Google Stadia, richiedendo diversi secondi prima di avviare i diversi applicativi. Niente di eclatante o che possa rovinare l'esperienza, ma è un dettaglio che va comunque preso in considerazione. Una volta dentro non abbia riscontrato nessun tipo di problematica, neanche quando il segnale della linea ci notifica di avere qualche problema di ricezione. Nel corso delle prime ore abbiamo testato titoli molto differenti tra loro, passando da Sea of Thieves a Darksiders III, arrivando fino a Dirt 2.0. Nessuno di questi ci ha creato problemi e, per quanto riguarda quei giochi che già possedete e state portando avanti su PC o console, è disponibile già da adesso il sync dei propri salvataggi.

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Dettagli tecnici e punti interrogativi

Dal punto di vista prettamente tecnico, xCloud consiglia di utilizzare una connesSione WiFi a 5Ghz piuttosto che a 2.4. Noi abbiamo pensato di testarlo in entrambe le configurazioni, con la piacevole sorpresa di riuscire a giocare ottimamente sia con l'una che con l'altra frequenza. Inoltre xCloud supporta da subito il gioco tramite connessione dati, feature attualmente esclusiva della piattaforma di Microsoft, che trasforma il proprio telefono in una console da utilizzare ovunque abbiate una linea dati telefonica.

Tutti questi dettagli fanno il paio con un catalogo che come detto già propone un centinaio di giochi che spaziano dall'esclusiva Microsoft, al piccolo indie, riuscendo a soddisfare ogni palato. Ciclicamente i giochi vengono aumentati, includendo spesso anche quei titoli che arrivano su Game Pass.

A corollario di questo primo approccio estremamente positivo restano quindi due grossi punti interrogativi, uno facilmente risolvibile, l'altro da testare ancor più a fondo. La questione della risoluzione ha già fatto parlare molto di sé. Il limite attuale a 720p è sembrato a molti insuperabile. D'altra parte c'è da considerare come attualmente si tratti di un servizio in test gratuito e, cosa ancor più importante, disponibile per dispositivi mobile, strumenti dove il 720p è ancora più che sostenibile dal punto di vista estetico. Microsoft ha già annunciato il futuro supporto al 1080p, probabilmente proprio con l'arrivo dell'applicazione su PC, quindi ogni paura recondita dovrebbe in qualche modo dileguarsi. Resterà da comprendere come verrà gestito il flusso e se saremo liberi di decidere noi a quale risoluzione far girare i giochi.

L'altro grande quesito riguarda l'input lag. Se da una parte Google Stadia, dopo un inizio claudicante, ha ormai risolto quasi ogni problema tecnico, donando ai giocatori una piattaforma scarna ma tecnicamente impeccabile, xCloud ancora soffre da questo punto di vista. Per essere più chiari: non stiamo certamente parlando di problemi disastrosi, a tal punto da averci permesso di giocare tranquillamente titoli che richiedono grande responsività come Dirt 2.0; ma è indubbio che qualcosa sia ancora da migliorare per quanto concerne il netcode generale.

Parleremo ancora molto di questo e degli altri sistemi in cloud del mercato, ansiosi anche di poter fare il confronto delle varie piattaforme su PC.

xCloud è sempre più una realtà. Lo abbiamo testato giusto una manciata di ore e le impressioni sono più che positive. Nonostante alcune magagne da risolvere, come il tempo di avvio e il leggerissimo input lag, non fatichiamo a considerarlo il servizio con il più alto potenziale tra quelli disponibili. La potenza economica e le grandi prospettive future per il gaming di Microsoft non fanno che accentuare queste nostre sensazioni e non vediamo l'ora di vederlo definitivamente integrato nella routine quotidiana di ogni possessore dell'ormai insuperabile servizio che risponde al nome di Game Pass.

CERTEZZE

  • La scelta è già sufficientemente ampia
  • Salvataggi in cloud già disponibili
  • Applicazione chiara, accattivante e senza fronzoli
  • Infrastruttura server già molto solida

DUBBI

  • Solo qualche leggerissimo problema di input lag
  • Tempo di avvio giochi a volte esagerato