Nel momento in cui starete leggendo queste righe, mancheranno appena 3 giorni all'arrivo nei negozi di PS5 Pro, l'aggiornamento di metà generazione della console ammiraglia di Sony che tanto sta facendo discutere. Mai come in questo caso, infatti, il tempismo è stato semplicemente perfetto visto e considerato che la macchina arriva a 4 anni di distanza dalla pubblicazione originale, tuttavia di mezzo c'è stata la pandemia da Covid e la conseguente difficoltà nel reperire sul mercato questa console soprattutto nei primi 18-24 mesi di vita. E poi ovviamente c'è la questione prezzo che ancora oggi un po' tutti fatichiamo a inghiottire ed a farci andare bene: sì perché il 7 novembre bisognerà sborsare 799€ per portarsi a casa il modello potenziato e non tutti sembrano disposti a spendere esattamente il doppio del prezzo di vendita originale di PS5 in versione digitale. E questa è la terza pietra dello scandalo: una console che abbandona definitivamente i supporti fisici e si presenta con un'unica SKU "disc-free" come scritto sulla confezione. Fortunatamente è stata mantenuta la compatibilità con il lettore venduto separatamente e introdotto con la Slim, ma questo si traduce in altri 120€ da spendere nel caso in cui si voglia sfruttare il supporto fisico.
Ci sarà chiaramente modo per scendere nei dettagli delle prestazioni di questa Pro e per esprimere un giudizio sull'utilità di questo aggiornamento e, più in generale, sull'opportunità di Sony di monetizzare in modo così spudorato sui suoi fan, ma per farlo bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Nell'attesa che ciò avvenga, abbiamo scelto quindi di confezionare un ultimo articolo riepilogativo su tutto quello che c'è da sapere e che oggi si può dire su PS5 Pro, a partire dalla confezione che troveremo in Italia, fino ad arrivare ad una disquisizione sugli accessori compatibili e sulle specifiche concrete della macchina. E, anche stavolta, vi invitiamo a lasciare qualche commento e, soprattutto qualche domanda nella sezione a fondo articolo, così da indirizzare nel migliore dei modi la nostra futura e ormai prossima recensione.
Il contenuto della confezione italiana
Il packaging di PS5 Pro segue la stessa linea di design introdotto proprio con la quinta generazione di console PlayStation: è tutto in cartone con apertura dall'alto e con un interno decisamente spartano dove un semplice divisorio separa la macchina, tenuta bloccata da 2 involucri in carta pressata, dagli accessori. Come dimensioni siamo molto più vicini alla scatola di PS5 Slim, rimanendo ben lontani dagli ingombri dell'originale confezione di PlayStation 5. Inoltre Sony, per differenziare maggiormente la nuova confezione dalle 2 precedenti, ha scelto di adottare l'unica colorazione nera già vista per caratterizzare la Digital Edition sia della Fat che della Slim. Una scelta di coerenza (ed eleganza) che apprezziamo.
All'interno del cartone troviamo quindi la più volte citata console, avvolta nella plastica protettiva, un DualSense classico, il cavo USB di circa un metro e mezzo per ricaricare quest'ultimo che, tra l'altro, ha i connettori Type-C su entrambi i terminali, un cavo HDMI 2.1 anche questo lungo circa un metro e mezzo essenziale per supportare la modalità 4K a 120 Hz ben pubblicizzata anche sul frontale della confezione (mentre è sparito definitivamente il contestato logo 8K presente sul packaging originale), una tripletta di manuali cartacei e i 2 piccoli supporti in plastica per tenere "ferma" la console quando posizionata in orizzontale.
Esattamente come avviene con la Slim, nella confezione non è più incluso il supporto per posizionare la macchina in verticale: lo stand va acquistato a parte al prezzo di 29,90€. Chiaramente è sempre possibile mettere la console in piedi senza utilizzare alcun ausilio visto che la base è abbastanza larga, ma chiaramente così facendo basterà veramente poco a farla cadere rovinosamente.
PS5 Pro, esattamente come le sue sorelle, arriva sul mercato con Astro's Playroom pre-installato e subito accessibile. Badate bene non stiamo parlando di Astro Bot, ma dell'ormai vetusto capitolo gratuito venduto in bundle con la macchina già 4 anni fa. Sarebbe stato sicuramente più interessante pre-installare un gioco capace di dare un minimo di evidenza della potenza aggiuntiva della Pro, ma evidentemente per Sony non c'erano i presupposti per offrire un gioco in regalo più nuovo.
Le vele e altri accessori: la compatibilità
Già che ci troviamo a parlare di supporti verticali, è giusto spendere qualche riga per descrivere meglio quali accessori sono compatibili con PS5 Pro così da non farvi procedere a qualche acquisto d'impulso che potrebbe rivelarsi un errore. E partiamo dalle tanto discusse vele.
Avendo adottato la stessa idea di design di PS5 Slim, la nuova Pro presenta 4 vele diverse suddivise tra la metà superiore e quella inferiore. Una divisione che è ancora più marcata rispetto alla versione più compatta della console visto che ora la striscia che "separa" le 2 parti della macchina è decisamente più spessa e contribuisce a rendere la nuova PlayStation 5 alta quanto la vecchia Fat, ma sottile esattamente quanto la Slim. Questo si traduce in una parziale compatibilità delle vele: le 2 inferiori sono infatti perfettamente intercambiabili con quelle di PS5 Slim, ma lo stesso non vale per le 2 vele superiori che sono invece circa un centimetro e mezzo più alte e presentano, tra l'altro, dei diversi punti di aggancio con la scocca della console. Non riusciamo a capacitarci di come Sony non sia riuscita a trovare un compromesso di design per far sì che anche queste 2 vele superiori fossero identiche a quelle di Slim - sarebbe bastato aumentare di un centimetro e mezzo lo spessore della striscia di separazione - ma purtroppo questa è la situazione e facciamo fatica a non considerarla una decisione di puro marketing.
Essendo la parte inferiore della macchina praticamente identica a Slim, la compatibilità è invece totale e garantita per quello che concerne il lettore disco di PS5 che può quindi essere acquistato a parte (in bocca al lupo per riuscire a trovarlo al suo prezzo ufficiale di 120€) e montato sulla Pro con anche la vela ufficiale bombata per alloggiare la fessura di inserimento del supporto ottico. Completa la compatibilità anche della base verticale come già spiegato poco sopra: basta spendere 29,90€ e la macchina potrà stare tranquillamente in piedi senza rischi di caduta. Ovviamente tutti i prodotti "esterni" a PS5 sono perfettamente compatibili: da PlayStation VR2 al DualSense Edge, a PlayStation Portal mentre per eventuali supporti di terze parti dovrete verificare di volta in volta le compatibilità, visto che le dimensioni della macchina, lo ripetiamo ancora una volta, sono una via di mezzo tra lo spessore di PS5 Slim e l'altezza di PS5 Fat.
Rimangono perfettamente compatibili anche gli SSD aggiuntivi che possono ancora essere montati nello slot extra a cui si può accedere smontando la vela superiore destra della macchina: sono utilizzabili ancora una volta SSD di qualsiasi lunghezza e con una capienza fino a 4 TB, ma attenzione allo spessore di questi ultimi che, esattamente come avviene con i precedenti modelli di PS5, non deve essere troppo elevato a causa di eventuali dissipatori, pena l'impossibilità di chiudere lo sportellino e quindi di rimontare la vela.
Caratteristiche tecniche di PS5 Pro
E adesso scendiamo nei dettagli tecnici di questa console Pro che vi ricordiamo, ancora una volta, sarà disponibile sul mercato italiano a partire dal 7 novembre al prezzo di 799,90€ nell'unica versione priva di lettore disco.
Tre sono le principali novità dichiarate da Sony nella campagna di comunicazione relativa a questo aggiornamento di metà generazione: il potenziamento della GPU, il ray tracing avanzato (e, anche questo, potenziato), la Spectral Super Resolution.
Ma andiamo con ordine partendo dalla componente video gonfiata con gli steroidi. Sony ha dichiarato che, mentre sul fronte della CPU non ha minimamente ritoccato il nucleo composto da 8 core e 16 thread con architettura Zen 2 neanche per ciò che concerne le frequenze, sul fronte della GPU il discorso è ben diverso. La nuova PS5 Pro presenta infatti un chip che è il 67% più grande rispetto a quello del modello base, il che equivale a 30 WorkGroup Processor (contro i 18 della Fat/Slim), ovvero 60 Compute Unit che sono le unità base che svolgono i calcoli video (contro i 36 della Fat/Slim e, per puro confronto, contro i 52 CU di Xbox Series X). L'architettura sale di una generazione e appartiene a RDNA 3, rispetto a RDNA 2 vista su PS5, con in più un aumento considerevole di unità di calcolo; il tutto dovrebbe garantire un miglioramento delle prestazioni che, stando alle parole di Sony, può arrivare al 45% di performance in più. Sempre la casa produttrice dichiara ora 16,7 TERAFLOPS di capacità di rendering, contro i 10 TFLOPS di PS5 originale e, stando ad una serie di calcoli che è possibile fare rapidamente, questo dovrebbe significare una leggerissima diminuzione delle frequenze di lavoro della GPU: 2,17 GHz contro i 2,23 GHz della Fat/Slim. Per quanto riguarda invece il miglioramento del ray tracing, le informazioni si fanno più scarse: stando alle considerazioni di alcuni siti di tecnologia e basandoci sui proclami di Mark Cerny, PS5 Pro dovrebbe implementare buona parte dell'architettura di RDNA 4 per ciò che concerne i core dedicati ai calcoli in ray tracing, segnando un deciso miglioramento rispetto agli RT core del modello base che sono invece appartenenti a RDNA 4. Questo si dovrebbe tradurre in un miglioramento delle prestazioni enorme quando i giochi utilizzano l'illuminazione in ray tracing: secondo Sony si possono sperimentare miglioramenti che viaggiano tra il doppio e il triplo di quanto sperimentabile con PS5.
Infine c'è la PlayStation Spectral Super Resolution: ovvero la risposta sviluppata internamente da Sony al DLSS di NVIDIA e all'FSR di AMD. Siamo molto più in prossimità della prima tipologia di supersampling rispetto a quella realizzata dalla casa rossa di Lisa Su visto che Sony dovrebbe aver sviluppato un protocollo di upscaling capace di sfruttare i calcoli dell'intelligenza artificiale attraverso dei core dedicati della GPU adibiti alla rete neurale, ma anche su questo fronte le informazioni sono scarse. Ciò che conta è però il risultato. Dalle parole del produttore, utilizzare la Spectral Super Resolution permette di avere un boost delle prestazioni notevole che si traduce nella famosa unione ideale tra una risoluzione di rendering nativa più elevata e quindi capace di offrire più dettagli sulla scena che si sta visualizzando, insieme ad un frame rate il più prossimo possibile ai 60 frame per secondo. In altre parole, un ibrido migliorativo tra le classici opzioni Fedeltà e Performance che è possibile trovare in buona parte dei giochi PS5. Ciò avviene attraverso un upscaling dell'immagine renderizzata che sfrutta proprio l'intelligenza artificiale per ridurre al massimo la presenza di artefatti e imprecisioni: l'obiettivo è quindi avere un 4K upscalato che sia quanto più simile al 4K nativo, il tutto sfruttando l'aumento di potenza computazionale della GPU per avere sia più dettagli che maggiore frame rate. Ovviamente bisognerà aspettare dei test approfonditi per capire se questo avviene sul serio e su tutti i giochi sviluppati ad hoc (per vostra informazione, qui trovate la lista aggiornata dei giochi potenziati per PlayStation 5 Pro).
Per il momento, quello che sappiamo, è che gli sviluppatori devono concretamente sviluppare una patch per sfruttare a dovere queste nuove caratteristiche di PS5 Pro, in primis la PSSR, mentre per quello che concerne i giochi PS4, è possibile attivare una nuova opzione presente nel menu Video che "forza" l'applicazione della PSSR aumentando le prestazioni senza particolari conseguenze nefaste e senza che gli sviluppatori debbano sviluppare degli aggiornamenti. Per chi se lo ricorda, è la stessa tecnica adottata da Sony anche per il Variable Refresh Rate.
Memoria, storage e connessione
È essenziale spendere qualche parola anche su un'altra manciata di caratteristiche tecniche che differenziano PS5 Pro dal modello base. Innanzitutto Sony ha pensato bene (e in modo molto lungimirante) di effettuare anche una piccola modifica alla RAM della macchina che ora, oltre a presentare lo stesso quantitativo di 16 GB di GDDR6 ma con una banda passante maggiorata (si parla di 18 GB/s rispetto ai 14 GB/s del modello base, ovvero il 28% più prestante), implementa anche 2 GB di DDR5 sempre saldati su scheda madre e completamente dedicati al sistema operativo di PS5 così da lasciare totalmente a disposizione degli sviluppatori la memoria più potente.
Anche l'SSD integrato nella macchina ha subito un importante potenziamento ed ora ha una capacità di 2 TB rispetto al singolo TB della Slim (e gli assurdi 825 GB del modello Fat) e uguale sorte è toccata al Wi-Fi che adesso appartiene alla versione 7, l'ultimo concretamente disponibile sul mercato così da offrire la massima velocità teorica per il trasferimento di dati nel caso in cui si scelga di non utilizzare il cavo fisico di rete. Fermo invece alla versione 5.1 il Bluetooth.
C'è stato un piccolo potenziamento anche dell'alimentatore che sale ora a 390 Watt dichiarati (rispetto ai 35o Watt di PS5 Fat e Slim), anche se questo non dovrebbe assolutamente essere il consumo raggiunto dalla macchina durante il suo uso.
Per quanto riguarda infine la disposizione delle porte, troviamo lo stesso identico setup di PS5 Slim: sul frontale 2 USB Type C (una soltanto capace di supportare il massimo transfer rate di 20 Gbps), mentre sul retro troviamo 2 USB Type A da 10 Gbps, 1 HDMI, l'attacco RJ45 per l'ethernet e la porta di alimentazione sempre con il dipolo.