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PUBG: il futuro dell'esport

Durante il media day ci è stato raccontato come si evolverà PUBG nell'esports nei prossimi cinque

SPECIALE di Emanuele Gregori   —   26/07/2018

Come sapete grazie alla notevole copertura sia scritta che video di questi giorni, siamo volati a Berlino per partecipare al PUBG Global Invitational 2018. Main event per quanto riguarda la componente competitiva di PUBG, abbiamo preso parte, un giorno prima dell'apertura della competizione, al media day dedicato all'illustrazione dei piani futuri della compagnia. PUBG corp. sta infatti lavorando per gettare le basi di un ecosistema legato alla componente sportiva della propria battle royale. Nel corso di una lunga ed esaustiva presentazione tenuta dal CEO dello studio, abbiamo avuto modo di conoscere i piani (sempre passabili di mutamenti nel tempo) per il prossimo lustro. Partendo infatti dall'anno in corso, che ha visto la nascita e la crescita di alcuni eventi ufficiali di qualificazione per la settimana in corso a Berlino, si è arrivati a presentare i prossimi due bienni come un sistema legato a doppia mandata alla crescita della community e degli introiti generati dagli eventi stessi, con l'obiettivo di rendere la scena competitiva di PUBG, tra il 2021 e il 2022, totalmente autosostenibile.

PUBG: il futuro dell'esport

Il sistema piramidale

Questo titolo può far mal pensare tutti coloro i quali conosco il sistema piramidale come un modello economico fallace e, in taluni casi, anche passabile di illegalità. In questo caso però, sono stati proprio i responsabili a presentare la scena esport di PUBG come una piramide. Entrando nello specifico, e spiegando le loro intenzioni per il prossimo futuro, ci hanno tenuto a far comprendere come la loro volontà di mantenere PUBG un titolo fruibile dalla più svariata moltitudine di utenza possibile (la versione console e, soprattutto, quella mobile ne sono una chiara dimostrazione) ma senza per questo tralasciare coloro i quali hanno intenzione di trasformare questo genere di competizioni nel proprio impiego. Su questa idea fondante si basa la piramide di cui parlavamo precedentemente. Immaginate questa forma geometrica come fosse su tre differenti livelli, dalla base per arrivare alla cima e pensatela come totalmente circondata da un perimetro che la ricopre. Quest'ultimo rappresenta tutti quegli eventi, organizzati da terze parti, che rendono grande PUBG nel mondo e che consentono, furbescamente, di scoprire e successivamente coltivare nuovi talenti. Una serie di eventi supervisionati, il cui unico scopo è quello di avere sempre qualche manifestazione attiva. Da questo primo step, si passa agli eventi amatoriali, all'interno dei quali si sporcano le mani i migliori dilettanti di ogni paese. Successivamente coloro i quali avranno meritato un posto nel purgatorio dei semi professionisti, parteciperanno ad una serie di eventi, strutturati come delle stagioni vere e proprie, che serviranno a decretare i migliori team al mondo che si scontreranno poi nel world championship, la più grande manifestazione annuale di PUBG. Le stagioni, almeno stando all'idea attuale, saranno due per ogni annata, ognuna da quatto mesi. La prima si svolgerà da gennaio ad aprile e la seconda da giugno a settembre, per poi lasciare spazio al torneo delle stelle nel mese di novembre. Durante i mesi di stop tra una stagione e l'altra, si inseriranno tutti quegli eventi di terze parti che fanno da base per la scoperta di nuovi talenti. I tornei ufficiali facenti parte delle stagioni sono da considerare come dei veri e proprio campionati territoriali, ognuno dei quali viene organizzato dal gruppo che gestirà l'ecosistema PUBG per ogni regione, facendo capo ad una serie di regole universali e valide per tutto il mondo. I migliori team delle due stagioni, si scontreranno per lo scettro alla fine dell'anno. Un sistema quindi piuttosto articolato e dispendioso, anche in termini di organizzazione, ecco perché PUBG corp. ha intenzione di rendere, nel corso degli anni, tutto l'ecosistema autosostenibile. Questo sarà possibile grazie all'implementazione in game di tutta una serie di elementi comestici e merchandising legati ai vari eventi ed ai giocatori professionisti che si troveranno a scontrarsi durante gli stessi. Già in questi giorni è infatti possibile comprare una serie di felpe in gioco, legate ai vari team partecipanti all'invitational, pagando il non esiguo costo di 10$ l'una. Abbiamo cercato di spiegarvi nel modo più chiaro e conciso quelle che sono le idee di PUBG corp. per il futuro competitivo del proprio titolo. Indubbiamente non si può negare che l'impegno sia lodevole e che le intenzioni per rendere grande questo gioco e la sua scena esport, possano certamente invogliare parecchi team ad investire sulla crescita dei propri giocatori. Da qua ad affermare che tra cinque anni tutto sarà andato come previsto è quantomeno pretenzioso, ma le sensazioni sono certamente positive.

PUBG: il futuro dell'esport

E per chi invece gioca semplicemente da casa?

Sappiamo bene come questo genere di eventi porti curiosità non sono agli amanti della competizione, ma anche per chi vorrebbe conoscere qualche nuovo dettaglio sul futuro del proprio gioco preferito. Saremmo ingiusti nel dirvi che si è parlato di nuovi contenuti, perché sostanzialmente così non è. Saremmo ingiusti anche verso gli organizzatori se non ci rendessimo conto che, altrettanto, non è questo ne' il luogo ne' il momento per parlarne. Questa settimana vuole essere la celebrazione dell'inizio di un percorso legato alla competizione e non c'è motivo di contaminarlo con qualcosa che invece è assolutamente superfluo. Per questo, le uniche informazioni chiare che possiamo darvi per quanto riguarda l'esperienza di gioco, sono praticamente tutte legate alla modalità spettatore. Come alcuni di voi staranno vedendo proprio grazie alla diretta live dell'evento, l'API e l'UI di gioco, per quanto riguarda la regia degli eventi, è stata completamente rivista. Sono state aggiunte una serie di possibilità in termini di scelta di inquadrature, il picture in picture per spostarsi su un determinato elemento senza necessariamente perdere la visione di gioco. È ora presente tutta una serie di informazioni legate ai giocatori, sia presenti sul campo, sia già morti, con una visione di insieme molto più chiara dei vari team. Ogni giocatore rappresenta una luce, accesa o spenta in base alla sua situazione attuale e nella parte bassa centrale dell'immagine è possibile visionare in un istante di cose è munito il giocatore, non solo in termini di equipaggiamento, ma anche di ogni sorta di medicinale presente in gioco. Tutta una serie di elementi che aiutano a rendere più fruibile la visione di una partita di PUBG e quindi sempre indirizzato alla spettacolarità degli eventi. A corollario di questo, ma senza in realtà averne parlato ufficialmente durante la presentazione, ci è stato confermato l'arrivo, durante l'inverno, della quarta mappa giocabile, che sarà a tutti gli effetti la tanto agognata ambientazione innevata. PUBG corp. ha quindi fatto all-in, sperando di poter diventare nel più breve tempo possibile, un punto di riferimento per tutti gli amanti dell'esport e per cercare di dare l'impressione di essere un passo avanti rispetto alla concorrenza, almeno per quanto riguarda le competizioni.

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