4

Read Only Memories: NEURODIVER, il provato dei primi due capitoli del gioco cyberpunk

Abbiamo potuto provare in esclusiva i primi due capitoli di Read Only Memories: NEURODIVER, il gioco punta e clicca cyberpunk di MidBoss.

Read Only Memories: NEURODIVER, il provato dei primi due capitoli del gioco cyberpunk
PROVATO di Nicola Armondi   —   03/05/2023

Sono passati quasi otto anni dalla pubblicazione dell'apprezzato 2064 Read Only Memories, l'avventura punta e clicca cyberpunk di MidBoss. Il team si è certamente preso il proprio tempo per confezionare un seguito e, finalmente, abbiamo avuto la possibilità di vedere da vicino quanto hanno realizzato, grazie a una demo di Read Only Memories Neurodiver.

Lo studio ci ha offerto una versione di prova del gioco composta da due capitoli: il primo è disponibile per tutti nella demo di Steam, mentre il secondo è esclusivo per la stampa. Non correte quindi subito sulla piattaforma di Valve, ma rimanete in questa pagina per scoprire tutti i dettagli per ora noti sul gioco e leggete il nostro provato di Read Only Memories Neurodiver.

Di nuovo a NEO-SF

A sinistra Luna/ES88, al centro Gate: i personaggi principali di Read Only Memories Neurodiver
A sinistra Luna/ES88, al centro Gate: i personaggi principali di Read Only Memories Neurodiver

L'anno è il 2070, quatto anni dopo il capitolo originale, ma l'ambientazione è sempre quella: NEO-SF, ovvero "Neo San Francisco". La città americana, con il suo mix di strutture d'epoca e futuristici edifici cyberpunk, è dominata da umani, ibridi e ROM, ovvero robot d'assistenza dotati di un'avanzata IA.

Inoltre, ci sono gli Esper, esseri umani in grado di connettere le propria mente a quella degli altri. Noi prendiamo il controllo proprio di una di essi, Luna, una giovane donna nota con il nome in codice di ES88. Luna lavora per MINERVA, una potente organizzazione specializzata in neurotecnologia e fenomeni extrasensoriali. Con il supporto del Neurodiver, una sorta di strano polpo intelligente, ES88 è in grado di entrare nei ricordi delle persone e correggere eventuali danni. Questa capacità è fondamentale in quanto un esper indipendente - Golden Butterfly - sta andando in giro a sabotare le menti di molteplici persone: chi è in realtà? Qual è il suo obbiettivo? Starà a noi scoprirlo. Abbiamo visto purtroppo troppo poco della trama per poter giungere a conclusioni, ma la partenza è intrigante e non vediamo l'ora di proseguire.

Nella demo abbiamo modo di scoprire i primi dettagli su Golden Butterfly già alla fine del primo capitolo, con il secondo che serve per dare il via alla vera investigazione e a incontrare una vecchia conoscenza, Lexi Rivers, ora detective privato. Prima di allora, però, veniamo introdotti a Luna e alla sua guardia del corpo, la torreggiante e pratica Gate in grado di far arrossire la protagonista in un nulla, sottintendendo che tra le due potrebbe sbocciare una relazione entro la fine dell'avventura. Facciamo anche la conoscenza di altri collaboratori di Luna presso MINERVA, in un per ora piccolo ma sicuramente interessante cast. Ogni personaggio, in poche linee di dialogo, è stato in grado di dominare la scena mostrando caratteristiche ben definite, che emergono sia tramite la scrittura che la presentazione audio-visiva.

Diciamo subito che ad averci fortemente convinto è il doppiaggio. Ovviamente, come per tutte le componenti, dovremo vedere come andrà avanti il gioco, ma per il momento ogni personaggio presentato è doppiato in modo perfetto, con anche una grande varietà di accenti, il che aiuta a dare veramente la sensazione di essere all'interno di una grande città multiculturale e futuristica. Anche a livello visivo inoltre i passi in avanti sono notevoli. Gli otto anni di distanza dal primo capitolo sono chiaramente stati sfruttati anche per ampliare le ambientazioni e puntare a un livello di dettaglio nettamente superiore. Basta un rapido confronto nelle immagini qui sotto per farsi un'idea.

In generale, ogni area è più grande e necessita di muovere la visuale per trovare ogni elemento interagibile ed è anche più densa di pixel. Inoltre ci sono più elementi animati, che aiutano a dare un po' più di dinamismo all'ambiente. Come già detto, dovremo attendere il gioco completo per opinioni definitive, ma Neurodiver pare essere un netto passo in avanti a livello visivo.

Punta e clicca, ma non troppo

Il primo ricordo da 'riparare' in Read Only Memories Neurodiver, la faccia mostruosa è il nostro obiettivo
Il primo ricordo da "riparare" in Read Only Memories Neurodiver, la faccia mostruosa è il nostro obiettivo

A cambiare però è anche il gameplay. 2064 Read Only Memories era un punta e clicca molto classico, anche se di rado impegnativo. Le azioni da svolgere erano poche e sempre molto dirette, ma manteneva la struttura tipica del genere, con la possibilità di interagire con ogni elemento a schermo con i classici comandi "Guarda", "Tocca", "Parla" e "Usa oggetto dell'inventario".

Neurodiver è ancora un punta e clicca, ma secondo la filosofia moderna del "meno è meglio". Per interagire con qualsiasi elemento basta un singolo clic e non c'è più un vero inventario nel quale accumulare oggetti (niente cartone di latte scaduto, peccato) da usare qui e là. Le uniche fasi durante le quali possiamo raccogliere degli "oggetti" sono le sessioni all'interno delle memorie dei personaggi che andremo ad aiutare. In tali sezioni, Luna deve trovare un elemento dell'ambiente che appare come una sorta di glitch visivo: si tratta di un ricordo corrotto, che va ripristinato utilizzando gli indizi trovati dentro il ricordo stesso.

Questo è un ricordo semplice da riparare, ma altri faranno sorgere dubbi
Questo è un ricordo semplice da riparare, ma altri faranno sorgere dubbi

Il problema in tutto questo è che Read Only Memories Neurodiver è veramente poco chiaro su cosa sia utile per avanzare e cosa invece sia solo un elemento dell'ambientazione. Il giocatore deve cliccare su tutto ed ES88, in automatico, si annota un indizio quando selezioniamo l'oggetto giusto, ma in questa demo non era chiaro cosa avremmo dovuto trovare per avanzare. Semplicemente ogni ricordo corrotto risponde a certi indizi: in un paio di casi era chiaro quale fosse quello giusto (il glitch a forma di ragno risponde all'adesivo col disegno di un ragno, ad esempio), ma in altri abbiamo risolto il problema a caso, senza sapere perché proprio gli indizi usati fossero corretti.

Dovremo vedere come sarà avanzando, ma abbiamo timore che queste fasi di "immersione" dei ricordi possano risultare poco soddisfacenti se dovessero sempre essere poco chiare tanto quelle della demo, in quanto nella maggior parte dei casi ci ritroveremmo semplicemente a provare tutte le combinazioni di indizi a caso, visto che non si può sapere se si ha già trovato quelli necessari o se è sfuggito qualcosa.

Read Only Memories Neurodiver ci ha fatto una buona prima impressione a livello visivo, audio e narrativo, ma ci ha lasciato qualche dubbio in termini di gameplay, visto che semplifica la formula punta e clicca - non per forza negativo - ma introducendo una meccanica di "riparazione dei ricordi" poco chiara e focalizzata. Solo il gioco completo potrà dare risposte definitive: dovremo attendere l'estate 2023.

CERTEZZE

  • Visivamente molto curato
  • Ottimo doppiaggio
  • Inizio di trama intrigante

DUBBI

  • La nuova meccanica dei ricordi è poco chiara