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Resident Evil Village, Digital Foundry conferma lievi differenze e ottime impressioni

Resident Evil Village è un ottimo titolo dal punto di vista tecnico per Digital Foundry, con piccole differenze tra le piattaforma ma buone performance per l'engine.

VIDEO di Giorgio Melani   —   06/05/2021

Resident Evil Village è stato nuovamente analizzato da Digital Foundry, in questo caso con una disamina che ha preso in esame l'intero gioco e non solo la versione demo, sostanzialmente confermando le ottime impressioni suscitate già dalle prime prove e le differenze che erano emerse tra le piattaforme.

Secondo la rubrica tecnica britannica, Resident Evil Village rappresenta un'ottima transizione verso la next gen per Capcom, che con il suo RE Engine sembra aver affrontato positivamente il passaggio generazionale con un'ottimizzazione del gioco davvero notevole.

Impressiona, in particolare, la capacità di mantenere un frame-rate piuttosto stabile e il più delle volte ancorato ai 60 fps anche con il ray tracing attivo. Come riferito da John Linneman nell'articolo, il target a 45 fps che pure era stato dichiarato in forma ufficiale da Capcom nelle caratteristiche tecniche del gioco viene regolarmente superato alla prova dei fatti, visto che mediamente risulta sempre superiore a tale quota.

In linea di massima, vengono confermate le performance viste anche nel confronto effettuato sulla demo: la versione Xbox Series X si comporta leggermente meglio di quella PS5 come stabilità di frame-rate in modalità ray tracing, con cali più lievi praticamente nelle stesse situazioni.

Le incertezze peraltro scompaiono disabilitando il ray tracing, in generale. Altro discorso per Xbox Series S che subisce maggiormente la pesantezza di tale tecnologia grafica, ma si comporta bene se questa viene disattivata.

Per quanto riguarda il ray tracing, Digital Foundry rileva che ha dei buoni risultati soprattutto negli interni, restituendo una luce più calda e realistica e migliorando i contorni delle figure. Viene usata soprattutto per la gestione dei riflessi, nell'occlusione delle ombre e nelle singole fonti di luce: comporta differenze che non sono molto percepibili a una prima occhiata, ma in linea di massima migliora comunque la qualità grafica.

Notevoli anche gli effetti come nebbia volumetrica, materiali a base fisica e gestione della luce: tutto insieme concorre a un'ottima qualità soprattutto negli interni. Il problema restano alcune texture che si rivelano poco dettagliate o con risoluzione bassa se viste da molto vicino.

Un'altra differenza rilevata tra le diverse piattaforme sono i tempi di caricamento: Xbox Series X e Series S impiegano qualche secondo in più rispetto a PS5, cosa che si nota nella presenza del prompt con il tasto da premere sulle console Microsoft mentre su PS5 il caricamento richiede solo una veloce dissolvenza in nero, ma si tratta di una differenza di meri secondi.