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Romics 2021: uso consapevole del digitale e dei videogiochi

Nella cornice della fiera romana abbiamo partecipato ad un panel dedicato all'uso consapevole e responsabile del digitale e dei videogiochi

SPECIALE di Emanuele Gregori   —   10/10/2021
Romics 2021: il padiglione 8, tutto dedicato al mondo gaming
Romics 2021: il padiglione 8, tutto dedicato al mondo gaming

Lo scorso 29 settembre, durante la prima giornata del Romics - storica fiera di fumetto e videogioco che si svolge in doppia edizione annuale a Roma - siamo stati invitati a prendere parte ad un panel più che interessante, dedicato sia alla città di Roma e ai suoi 150 anni da Capitale, sia alle piattaforme digitali e ai videogiochi.

Accompagnati da altri colleghi, abbiamo preso posto nel padiglione 8 della Nuova Fiera di Roma e siamo stati accolti dalla premiazione del Contest "Roma Raccontala! 150 anni da Capitale". Il 3 febbraio 1871 è infatti la data che ha reso Roma il centro politico ed istituzionale del nostro paese e la Presidenza del Consigli dei ministri ha preso l'ottima decisione di indire un contest dedicato ai giovani tra i 18 e i 26 anni, con l'obiettivo di raccontare Roma, i suoi pregi e anche i suoi limiti.

Una giuria composta da nomi illustri, tra cui si annoverano Riccardo Corbò, Stanislao Cantono di Ceva, Patrizia Penzo e Rita Petruccioli, hanno scelto di premiare tre giovani e brillanti creativi per la loro visione della Città e delle sue mille sfaccettature.

È chiaro come l'anno e mezzo appena passato abbia fatto presa e condizionato la vita di tutti e ancor più dei giovani, privati di una libertà sacrosanta come quella di uscire e conoscere il mondo, nelle brevi e nelle lunghe distanze. Fa piacere quindi trovare giovani che rispondono alle sfide e hanno ancora grande voglia di creare e raccontare, a prescindere dal medium e dalle intenzioni.

Settemila euro ciascuno: questo il premio messo a loro disposizione come incentivo per alimentare e stimolare il loro talento e la voglia di investire nella propria formazione.

Spazio al digitale

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Al termine della premiazione c'è stato anche spazio per un'interessante tavola rotonda, questa volta tutta dedicata all'uso consapevole e responsabile delle piattaforme digitali e dei videogiochi. La scelta di ospitare un dialogo di questo tipo nel bel mezzo di una delle prima fiere della "rinascita" dopo questo periodo di grande difficoltà globale ci ha fatto piacere e ci ha ricordato quanto belli e stimolanti possano essere questi momenti di aggregazione. Lo stesso devono evidentemente aver pensato i ragazzi di Mkers, una delle principali realtà dell'eSport in Italia. Proprio il Padiglione 8 del Romics è infatti da loro gestito e ammistrato, con tutto quel che il gaming ha da offrire in questo periodo, sia in termini di puro intrattenimento che di sfida agonistica.

La tavola rotonda ha visto protagonisti Fjona Cakalli come moderatrice. La blogger e tech influencer ha avuto modo di dirigere il gruppo, coadiuvata da Emilio Cozzi - giornalista tra i più esperti del settore videoludico, capace di affiancare personaggi come Pow3r nella stesura della sua personale biografia - ma anche Agostino Santoni, Vice Presidente Cisco Sud Europa e Adriana Versino, Consigliere Delegato di Fondazione Vodafone Italia. A dare man forte al lato istituzionale la ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone.

Romics 2021: diversi stand della fiera Romana
Romics 2021: diversi stand della fiera Romana

Non tutti così esperti di videogiochi, per loro stessa ammissione, si è parlato però di una crescita di un settore fondamentale sia nell'ottica culturale che economica del paese. E in quanto parte della tecnologia digitale, anche i videogiochi richiedono e meritano lo stesso interesse e la fine di un certo tipo di demonizzazione da parte dei media più arretrati e ignorante in merito. Una chiacchiera fatta di momenti, come quello che ci ha messo al corrente della presenza della stessa ministra su Twitch, piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon e leader nel mondo, che viene sfruttata da lei e da tanti altri per fare divulgazione e dibattito politico e culturale.

Considerata la grossa tendenza della piattaforma stessa al gaming, inizialmente aperta con questo specifico focus, è emblematico vedere come anche le istituzioni si amalgamino in un certo modo ad una cultura digitale e dell'intrattenimento che genera miliardi e da lavoro a decine di migliaia di persone.

Fondamentali e rassicuranti in questo senso proprio le parole della ministra che afferma: "L'educazione civica digitale è proprio questo: una nuova dimensione che aggiorna ed integra l'educazione civica, finalizzata a consolidare ulteriormente il ruolo della scuola nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica. Due parole chiave: responsabilità e consapevolezza". Non possiamo che essere totalmente d'accordo con lei, e auspicare che anche i meno avvezzi e più diffidenti capiscano che non c'è modo migliore di affrontare le insidie di un nuovo modo di comunicare conoscendolo e apprezzandone i valori, piuttosto che tentando di affossarlo con retorica spicciola e ignoranza imperante.