Ancora oggi risulta parecchio difficile definire cosa sia Steam Deck. C'è chi lo chiama "console", altri invece ritengono che sia una sorta di computer portatile. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Andando a semplificare, possiamo dirvi che si tratta di una macchina da gioco portatile, molto più vicina all'esperienza d'uso di un PC da gaming rispetto ad una tradizionale console. Non vogliamo però dilungarci troppo su Steam Deck, perché sulle nostre pagine trovate già una recensione molto approfondita sull'argomento.
In seguito a diverse settimane di utilizzo, vogliamo raccontarvi come questo dispositivo realizzato da Valve possa cambiare le abitudini di un videogiocatore. Messa in questi termini sembra decisamente una cosa importante da dire, infatti ci teniamo a fare una piccola premessa in questa introduzione. Ognuno ha le proprie preferenze quando si parla di videogiochi. D'altra parte si dice sempre che il mondo è bello perché è vario e ognuno è totalmente libero di approcciarsi all'ambiente dei videogiochi nel modo che preferisce.
Anche il sottoscritto aveva una sua routine quotidiana, data da un mix di fattori: console preferita, postazione da gioco, sistema di controllo, titoli ai quali giocare e durata delle sessioni. Queste abitudini personali però sono state completamente stravolte una volta entrato in contatto con Steam Deck. In questo speciale vogliamo quindi raccontarvi questa particolare esperienza d'uso con il dispositivo Valve. Se quindi doveste riconoscervi in una situazione simile a quella raccontata, vi consigliamo di almeno considerare l'acquisto della macchina da gioco Valve. In ogni caso vogliamo farvi scoprire alcune peculiarità e punti di forza di Steam Deck, che non bisogna affatto dare per scontato.
Il punto di partenza
Prima di tutto dobbiamo specificare qual è stata la nostra situazione di partenza, quella vissuta prima dell'arrivo dello Steam Deck. Come già specificato, per certi versi potrebbe non trattarsi di uno scenario molto comune, ma siamo sicuri che almeno sotto determinati punti di vista potreste vedere delle similitudini con la vostra attuale routine quotidiana in termini videoludici. Nella configurazione di chi scrive è presente una postazione da gioco sulla quale è presente un PC da gaming. In salotto invece si trova una PlayStation 5, sempre pronta per essere sfruttata su un bellissimo schermo OLED 4K. Nulla di particolarmente complesso, se non il fatto di possedere ben due macchine da gioco. Questo non è un semplice vizio personale (tendiamo a ripetercelo sempre), ma una "necessità" per poter accedere contemporaneamente a tutto il parco titoli Sony e Microsoft, oltre ai numerosi videogiochi multipiattaforma.
Per una questione principalmente affettiva, il sottoscritto ha sempre preferito la console PlayStation al mondo del PC gaming. Avendo già una libreria di videogiochi piuttosto ampia sul sistema Sony, è piuttosto comune continuare ad acquistare titoli su questa piattaforma. C'è chi lo fa perché ha una base di amici con i quali giocare online, altri lo fanno per poter ampliare la collezione di trofei, altri ancora perché banalmente preferiscono il sistema PlayStation rispetto ad altre macchine da gioco.
Il PC da gaming invece è rimasto piuttosto trascurato negli ultimi anni. Le motivazioni sono principalmente due: da una parte c'è stata una carenza di esclusive Microsoft degne di nota, dall'altra invece non volevamo costringerci a stare ancorati alla scrivania dopo otto ore passate davanti al monitor in ufficio. Anche i titoli multipiattaforma quindi preferivamo giocarli su PlayStation, perché potevamo goderceli sul divano in completo relax, se non fosse che il TV in salotto risultava spesso occupato.
Ci siamo trovati quindi in una situazione limitante su entrambi i fronti, cosa che ha portato a due altri "problemi". Negli anni il tanto temuto backlog di videogiochi da recuperare si è espanso a dismisura. Oltre a questo, sempre per le situazioni sopra descritte, la durata delle sessioni di gioco si è notevolmente ridotta, portandoci in un circolo vizioso che ci stava piano piano allontanando dai videogiochi. Da una parte continuavamo ad inserire nel backlog sia i titoli recenti che non potevamo permetterci di giocare, ma anche vecchie perle del passato non ancora recuperate. Dall'altra invece la poca voglia di giocare la sera dopo svariate ore passate davanti al computer in ufficio o l'indisponibilità del TV in salotto, hanno fatto prendere parecchia polvere alle nostre macchine da gioco.
L'arrivo di Steam Deck
Non vogliamo nasconderlo. Il sottoscritto, essendo un grande appassionato di tecnologia, ha comprato Steam Deck per pura curiosità e senza grosse pretese. Possedendo già un PC da gaming e una PlayStation 5, ci si può ritenere già più che soddisfatti del proprio setup da gioco, vero? Ed è qui che è stato commesso un grosso sbaglio: sottovalutare la natura portatile di Steam Deck. In particolare la prima cosa che abbiamo apprezzato è la sua versatilità. Nonostante le dimensioni indubbiamente generose, Valve è riuscita a fare un ottimo lavoro nella distribuzione del peso e soprattutto nell'impugnatura che risulta solida e non stanca troppo. Questo ci ha permesso di utilizzare il Deck praticamente ovunque in casa. Tornando stanchi dall'ufficio, ci siamo semplicemente buttati nel letto, oppure ci siamo messi sul divano, ignorando completamente quello che stavano guardando sul TV gli altri coinquilini. Dimenticare l'obbligo di dover stare davanti ad un monitor o la necessità di prenotare l'uso del TV in salotto ci ha dato una libertà mai avuta prima. Iniziare una sessione di gioco prima la vedevamo quasi come un impegno. Ora invece con un click il Deck è pronto ed in un attimo siamo già all'interno del videogioco sospeso la sera prima, ovunque vogliamo, volendo anche sul famoso trono in bagno.
Ricollegandoci al discorso appena fatto, un'altra evoluzione che abbiamo da subito notato utilizzando lo Steam Deck è il cambiamento nella durata delle nostre sessioni di gioco. In precedenza ci sentivamo quasi in colpa dover accendere il PC o la console ed avviare il titolo preferito giusto per giocare mezz'oretta. Con il Deck le cose invece sono cambiate drasticamente. Sia perché risulta essere un prodotto accessibile da ovunque, ma anche perché con la funzione standby possiamo sospendere le nostre sessioni e riprenderle subito quando vogliamo.
Persino in un gioco come The Witcher 3: Wild Hunt, che indubbiamente incoraggia il giocatore ad immergersi in delle sessioni prolungate per godere del meraviglioso mondo di gioco creato dagli sviluppatori, ci siamo trovati ad accendere il Deck per recuperare qualche punto di interesse sparso per la mappa (ognuno richiede massimo cinque minuti di tempo) per poi spegnere nuovamente il Deck e tornare alle nostre attività. Il classico piccolo passo in avanti, che ti da un po' di soddisfazione e ti incoraggia a proseguire in un titolo ampio e complesso come The Witcher. I momenti che prima utilizzavamo per fare un rapido giro sui social network o per guardare qualche video su YouTube, ora lo investiamo nel portare avanti le nostre avventure nei videogiochi preferiti con una semplicità e immediatezza prima impossibili da raggiungere. Ad esempio, anche per andare a lavoro in treno prima trascorrevamo il tempo sul nostro smartphone senza una meta precisa, saltando da un'applicazione all'altra. Ora invece i quaranta minuti di viaggio sono diventati molto più preziosi, trovandoci spesso con il Deck tra le mani, anche solamente per una rapida partita a Hades o Vampire Survivors.
L'ecosistema di Steam
Arrivati a questo punto, eravamo già piuttosto soddisfatti di quanto lo Steam Deck avesse cambiato le nostre abitudini. Sia il PC che la PlayStation 5 sono rimasti praticamente inattivi per diverse settimane, in quanto l'esperienza di gioco vissuta sul Deck l'abbiamo trovata veramente insostituibile. Ci sono però delle giornate, tipicamente quelle fredde domeniche piovose d'inverno, nelle quali vogliamo solamente chiuderci in casa e giocare. Non avendo trascorso ore in ufficio, la nostra schiena non ci chiederà pietà se vogliamo sederci davanti alla scrivania per una lunga sessione di gioco. Ed è qui che il Deck risplende ancora di più. Perché se, come il sottoscritto, possedete anche un PC da gaming, l'ecosistema di Steam diventa una manna dal cielo. Tutti i progressi fatti durante la settimana con il nostro fidato Deck, sia in treno che a casa tra divano e letto, li possiamo trovare immediatamente sul nostro computer, grazie alla sincronizzazione in cloud dei salvataggi. In un attimo abbiamo potuto quindi sfoggiare la potenza della nostra scheda video RTX 3070 e tornare ad esempio a Night City su Cyberpunk 2077 per goderci questa città futuristica in tutto il suo splendore con il ray tracing attivo.
La magia però non finisce qui, perché lo Steam Deck può essere utilizzato anche in un altro modo. Sempre se siete dei possessori di un PC da gaming, potete utilizzare il Deck come uno Steam Link sul vostro TV in soggiorno. Noi abbiamo comprato un adattatore multiporta USB-C su Amazon spendendo poche decine di euro. Grazie ad esso siamo riusciti a collegare il Deck sul TV in salotto per sfruttare lo schermo 4K quando non veniva utilizzato dagli altri coinquilini. Bastava connettere un qualsiasi pad di gioco al Deck e, grazie alla tecnologia dello Steam Link, potevamo sfruttare la potenza del PC da gaming situato nello studio per giocare ai titoli più complessi sul TV senza dover limitarci troppo con le prestazioni. Questo ci ha permesso di fatto di crearci una postazione praticamente universale: divano, scrivania e mobilità. Il tutto perfettamente sincronizzato e disponibile attraverso Steam.
Tanti, tanti giochi
Fare tante brevi sessioni di gioco e al contempo poter dedicare pomeriggi interi al PC gaming nel weekend, ha aumentato notevolmente il nostro tempo trascorso con i videogiochi. Come è logico aspettarsi, in questo modo siamo riusciti a ridurre drasticamente il catalogo dei giochi avuti nel backlog, cosa che prima ci sembrava molto difficile da fare. Non solo siamo riusciti a recuperare le recenti opere che avevamo sempre avuto voglia di provare, ma ci siamo tuffati anche nel passato per rispolverare vecchie perle. Il Deck ed in generale l'ecosistema Steam è semplicemente perfetto per questo scopo. La libreria Steam dispone infatti di un numero spropositato di videogiochi, molti dei quali sono stati rilasciati parecchi anni fa e sono spesso reperibili al prezzo di un caffè. Allo stesso tempo, il Deck è un'ottima piattaforma per il retrogame, vista la grande quantità di emulatori supportati. Se quindi possedete le copie originali dei videogiochi, ma non avete più la possibilità di giocarli su altre piattaforma, Steam Deck potrebbe essere veramente la vostra salvezza. Molti titoli, inoltre, si sposano perfettamente con la natura portatile del dispositivo Valve, redendo l'esperienza di gioco ancora più godibile. In questo periodo storico nel quale non escono tanti videogiochi, potrebbe essere un ottima occasione per recuperare qualche perla del recente passato, oppure darsi al retrogaming vero e proprio andando a rispolverare le vecchie glorie che hanno gettato le basi di questo medium.
Un'unica piattaforma: Steam
Come avrete intuito, ciò che vi abbiamo raccontato fino a questo momento ha ampiamente cambiato le nostre abitudini. In particolare abbiamo sostituito la nostra piattaforma di gioco preferita - PlayStation 5 - con la combo data da PC da gaming e Steam Deck. Vi abbiamo già raccontato quali sono secondo noi le motivazioni per le quali un utente dovrebbe abbracciare il mondo del PC gaming. Tra queste vogliamo sottolineare ancora una volta il fatto che i videogiochi costano di meno, per giocare online non avete bisogno di un abbonamento e, grazie allo Steam Deck, ora è possibile giocare all'intera libreria titoli di Steam anche in mobilità. Ci siamo dunque chiesti: per quale motivo dovremo acquistare i titoli multipiattaforma su PlayStation 5 e non su PC? Avendo un computer che riesce a pareggiare le performance della console Sony, la risposta alla precedente domanda è risultata piuttosto scontata. Su Steam possiamo spendere di meno e avere una maggiore versatilità per il nostro svago preferito. Inoltre, molte delle esclusive Sony da qualche anno sono reperibili anche su Steam, dove possiamo giocarle in mobilità sul Deck, quando non vogliamo costringerci a stare davanti ad un monitor. Con queste parole non vogliamo sminuire il valore della console Sony, ma semplicemente evidenziare come una configurazione data da un PC da gaming e uno Steam Deck permetta di ottenere parecchi vantaggi.
Quando la potenza e la batteria scarseggiano
Tra le più grandi criticità emerse nell'utilizzo quotidiano dello Steam Deck possiamo citare indubbiamente la sua potenza limitata ed una batteria non proprio ottimale. Le due cose tra l'altro sono strettamente collegate, perché per avere una maggiore potenza, bisogna tipicamente contare su una batteria migliore. Sotto questo punto di vista quindi Valve ha trovato un compromesso, non del tutto ideale a nostro avviso, ma comunque in grado di soddisfare l'utente nella maggior parte delle situazioni. Il Deck infatti è perfettamente in grado di gestire centinaia di titoli disponibili, grazie anche ad una risoluzione bassa dello schermo. Nei videogiochi più pesanti però bisogna fare delle rinunce importanti dal punto di vista grafico, se si vuole massimizzare le prestazioni. Esiste però una soluzione eccezionale, che non risolve soltanto il problema delle performance, ma che prolunga anche parecchio l'autonomia dello Steam Deck.
Stiamo chiaramente parlando del cloud gaming, che risulta essere una vera manna dal cielo per lo Steam Deck. Noi abbiamo provato ad utilizzare il servizio di NVIDIA per spingere al massimo le prestazioni dei nostri videogiochi. Ad esempio Cyberpunk 2077 su GeForce Now con tutti i dettagli al massimo e 60 fotogrammi al secondo risulta un vero gioiellino su Steam Deck, nonostante la qualità non proprio elevata del suo display. Inoltre, visto che i calcoli della CPU e GPU vengono eseguiti sui server di NVIDIA e non più dall'hardware del Deck, l'autonomia del dispositivo aumenta in maniera considerevole.
Tiriamo le somme
Vi abbiamo raccontato un po' come è cambiato il nostro modo di approcciarsi ai videogiochi da quando abbiamo uno Steam Deck a casa. Siamo anche consapevoli che per un setup da gioco composto da PC da gaming e Steam Deck bisogna spendere almeno il doppio rispetto al costo di una console di nuova generazione. Questa configurazione però ci ha permesso di vivere il mondo dei videogiochi in un modo del tutto inaspettato, facendoci riaccendere la passione verso il medium, quando la mancanza di tempo e le ore passate davanti al computer per lavoro ci avevano fatto allontanare da questo nostro hobby. Bisogna poi considerare che sì, la spesa iniziale risulta essere maggiore, perché di fatto si vanno ad acquistare due macchine da gioco al posto di una. Allo stesso modo però i costi inferiori dei giochi e servizi sicuramente vi faranno risparmiare qualcosa nel lungo periodo. Esiste poi un'altra soluzione, il cloud gaming, che a seconda della vostra connessione fissa e mobile, potrebbe rappresentare un ampliamento della versatilità con la quale vivere i videogiochi. Se invece preferite il caro buon vecchio hardware, l'accoppiata Steam Deck e PC da gaming è indubbiamente un'ottima scelta per potervi godere i vostri videogiochi in totale libertà come vi abbiamo potuto vivere da questa nostra esperienza personale.