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The Chant: abbiamo provato un nuovo survival che unisce l'horror e il new age

Abbiamo provato alla Gamescom 2022 The Chant, un nuovo action survival che unisce l'elemento horror a un'ambientazione decisamente new age.

PROVATO di Giordana Moroni   —   28/08/2022

Il genere delle avventure horror è uno di quelli che negli anni ha avuto più successo. Una buona notizia per i fan, ma è pur vero che il rovescio della medaglia è trovarsi con un mercato abbastanza saturo di prodotti simili. Per i team di sviluppo che decidono d'imbarcarsi nello sviluppo di un nuovo gioco di questo tipo, emergere e farsi notare è sempre più difficile: per farlo, è necessario creare qualcosa di originale o, nel caso si voglia comunque intraprendere una strada più tradizionalista, caratterizzare la propria opera con un tratto distintivo.

The Chant, avventura horror in terza persona sviluppata da Brass Token e pubblicata da Prime Matter, opta per questa opzione. Durante la Gamescom 2022 di Colonia abbiamo avuto modo di giocare a circa quaranta minuti di questa nuova avventura horror, in arrivo su PC, Xbox Serie X/S e Playstation 5 il 3 novembre 2022: nel nostro provato di The Chant, vi raccontiamo cos'ha di speciale quest'avventura horror.

Storia e ambientazione

In The Chant, tutto ha inizio durante un ritiro spirituale finito male
In The Chant, tutto ha inizio durante un ritiro spirituale finito male

La storia di The Chant ha inizio quando la protagonista Jess arriva sulla sperduta Glory Island, per partecipare a un ritiro spirituale. A convincerla è stata la migliore amica Kim, che ha ritrovato la pace interiore seguendo i consigli di Tyler, guru della Scienza Prismatica. Jess arriva sull'isola, conosce gli altri membri della comune di Glory e partecipa insieme a tutti loro a un canto di purificazione. Qualcosa, però, va terribilmente storto: Kim sembra essere posseduta e l'energia negativa dei partecipanti apre una porta sul Gloom, una dimensione oscura fatta di orrori incomprensibili al genere umano. Nel corso della nostra prova abbiamo raccolto numerosi collezionabili, sia in forma scritta che di pellicole in celluloide, da riprodurre su alcuni proiettori sparsi per l'isola. Da quel che si evince, Tyler ha ereditato Glory Island e la sua comune dai genitori e il padre è stato il fondatore di questa Scienza Prismatica che sentiamo nominare nel corso dell'avventura.

La demo giocata era disseminata di tanti indizi, tante mollichine di pane che non saziano ma, anzi, fanno venire l'appetito. Perché se da un punto di vista del gameplay, che tra poco vi racconteremo, The Chant sembra molto ordinario, la sua storia e le sua ambientazione è chiaramente un omaggio alle pellicole slasher anni '70 e l'unione dell'elemento horror con la materia new age è di certo affascinante. In un mercato che sembra sempre più attratto dalle ambientazioni horror sci-fi, molto spesso più sprecate che valorizzate, The Chant punta su un'atmosfera molto diversa: più che orrore, abbiamo a che fare con un bilanciato mix di azione e sopravvivenza, perché di paura vera in questo gioco non ce n'è, ma a essere palpabile è la tensione costante e il mistero.

Elementi veicolati anche da una veste grafica che valorizza molto gli scenari: mentre le animazioni sembrano un po' incerte, coi movimenti del corpo e dei volti dei protagonisti un po' legati, l'isola di Glory è davvero molto bella, con foreste rigogliose attraverso cui filtrano i raggi della luna.

Mente, Corpo e Spirito

Per salvarsi, Jess dovrà tenere in equilibrio Mente, Corpo e Spirito
Per salvarsi, Jess dovrà tenere in equilibrio Mente, Corpo e Spirito

Come anticipato, The Chant si muove su binari ludici abbastanza prestabiliti, ma integra la componente new age nel sistema di combattimento e nel potenziamento del personaggio. Le statistiche di Jess che il giocatore dovrà tenere sotto controllo sono essenzialmente tre indicatori: Mente, Corpo e Spirito. La Mente è la capacità di Jess a resistere all'orrore del Gloom, quella che nei giochi di ruolo a tema Cthulhu è comunemente definita sanità; più Jess verrà esposta all'orrore più questa diminuirà. Quando la Mente di Jess è totalmente prosciugata, la protagonista cade vittima di attacchi di panico, perdendo la sua abilità di attaccare e ritrovandosi preda indifesa che perirà al primo colpo infertole da un nemico. L'unico modo per sopravvivere a un attacco di panico è trovare un luogo sicuro e aspettare che passi, lasciare che Jess respiri e riacquisti controllo di se stessa. Per alleviare le sofferenze della mente, la protagonista può utilizzare della lavanda, che permette di riacquistare lucidità, oppure meditare, azione rapida che Jess può eseguire ovunque attingendo all'indicatore dello Spirito; non è possibile riacquistare salute mentale attraverso la meditazione durante un attacco di panico.

Durante un attacco di panico, Jess è più esposta e debole
Durante un attacco di panico, Jess è più esposta e debole

La statistica del Corpo è la più tradizionale salute, che calerà quando Jess si farà male. A indebolirla sono principalmente gli attacchi fisici e per curare il corpo, Jess dovrà consumare dello zenzero. Lo Spirito infine, è l'energia interiore, alla quale la protagonista può attingere per trovare stabilità mentale ma soprattutto per eseguire attacchi psichici. Come già detto, meditando Jess può svuotare la barretta dello Spirito per riempire quella della Mente ma, così facendo, rimane sguarnita di energia per lanciare attacchi psichici, essenziali per alcuni combattimenti. Questo genere di tecniche sono per lo più a distanza e permettono, come quelle viste nella demo, di rallentare per pochi secondi il tempo o generare un'onda d'urto che ferisce o sbilancia i nemici. Per ricaricare lo Spirito, Jess dovrà accedere a Pietre dello Spirito, cristalli dal colore verde sparsi un po' per tutta l'isola di Glory, mentre per imparare nuovi attacchi psichici, dovrà liberare i suoi compagni dall'energia negativa che portano con loro. Raccogliendo invece i Cristalli Prismatici, il giocatore può potenziare le capacità di Jess, sia passive che offensive; per farlo è necessario accendere nel menù di gioco e scegliere quale skill di Jess migliorare.

Sistema di combattimento e nemici

Jess potrà difendersi in diversi modi dagli attacchi del Gloom
Jess potrà difendersi in diversi modi dagli attacchi del Gloom

Il team di Brass Token è riuscito a tematizzare con elementi new age anche il sistema di combattimento che, come vi abbiamo anticipato poc'anzi, comprende gli attacchi psichici, ma non solo. Nell'arsenale di Jess infatti, oltre agli attacchi eseguibili attingendo allo Spirito, ci sono anche armi per il combattimento corpo a corpo, decisamente originali. Nella ruota delle armi abbiamo visto molti spazi vuoti, avendo accesso durante la demo solo a quattro oggetti: bastoncini di salvia da bruciare, rami incendiari, sale e olio essenziale. I primi due vengono accesi e branditi dalla protagonista come se fossero armi bianche, mentre sale e olio vengono lanciati a manciate e bloccano i nemici per pochi secondi.

L'uso di sale e olio è importantissimo, non solo perché sono gli unici strumento che il giocatore ha per interrompere un attacco nemico, ma anche per la sinergia con altre armi. Cospargere ad esempio un nemico di olio per poi colpirlo con un ramo incendiario, incrementerà i danni inferti. Importante anche imparare la tipologia di armi, che si dividono per quel che abbiamo potuto vedere nella demo, in sacro, fuoco e occulto. Per capire quale arma è la più appropriata da usare in combattimento, è necessario conoscere anche un po' il bestiario di The Chant, consultandolo nel menù principale per tenere a mente i punti deboli delle creature che vivono nel Gloom. Da qui sapremo se un particolare mostro è più vulnerabile ad attacchi psichici o fisici, e nel secondo caso a quale categoria.

Mondo di gioco

L'isola di Glory è piena di insidie
L'isola di Glory è piena di insidie

La mappa di Glory è caratterizzata da una zona centrale, la comune, attorno alla quale sono disposte zone satellite come la miniera o il conservificio. Mentre i percorsi esplorati nella miniera ci sono sembrati un po' troppo lineari, i sentieri nei boschi li abbiamo trovati decisamente più stimolanti sul profilo del level design. Ci siamo trovati in più di un'occasione a fare un po' di backtracking, aprire scorciatoie, andare alla ricerca di chiavi, il tutto mentre le mostruosità del Gloom braccavano senza sosta Jess. Questa entità maligna si presenta in due modi distinti: la prima è attraverso la presenza dei nemici mentre nel secondo caso, il Gloom invade il nostro piano dimensionale. Una volta che l'entità si insedia in una zona, quell'area viene popolata da creature mostruose e una pesante foschia colorata aleggia nell'aria: solo sconfiggendo particolari fioriture tentacolari si può scacciare il Gloom. Avvicinarsi a queste piante è molto pericoloso per Jess, quindi la "disinfestazione" di una zona deve essere fatta rapidamente (perché quando si è immersi nella sua aria Jess perde salute mentale) ma anche con pianificazione e sicurezza.

Le manifestazioni mostruose del Gloom sono molteplici
Le manifestazioni mostruose del Gloom sono molteplici

In realtà la prudenza è ciò che davvero salverà il giocatore perché, come anticipavamo in apertura, The Chant non fa paura ma l'elemento survival è molto marcato. Non lo nascondiamo: siamo morti diverse volte prima di arrivare alla conclusione che non tutti i mostri vanno per forza uccisi. La fuga talvolta è la migliore arma a nostra disposizione e anzi, a meno che Jess non sia costretta, evitare i combattimenti e seminare i nemici è forse la strategia migliore. A questa conclusione ci si siamo arrivati a metà della nostra sessione di prova, dopo aver consumato lavanda, zenzero, salvia, sale e tutti gli altri oggetti a nostra disposizione. Ben presto ci si rende conto che le piante officinali con cui Jess crea le armi e cura le sue ferite non sono così abbondanti, e per sopravvivere è necessario gestire le risorse in possesso della protagonista. Questo aspetto ovviamente è quello che va valutato attraverso una prova più lunga perché, a oggi, non possiamo sapere se questo è il reale bilanciamento del gioco oppure se dipende dalla versione che abbiamo giocato, cosa che non ci sembrerebbe strana visto che la maggior parte delle demo presenti in fiera non rispecchiano mai il risultato finale del gioco. Quello su cui possiamo sbilanciarci invece è il feedback di comandi e fasi action, che risultano piacevoli senza però essere indimenticabili. Non abbiamo mai riscontrato nessun bug ma, come già detto, alcune animazioni sembrano un po' legnose.

The Chant ha tutte le carte in regola per essere un'esperienza davvero diversa dal solito. Abbiamo molto apprezzato la deriva new age del gioco che, unita all'elemento horror e survival, gli conferiscono una sua originalità. Il resto degli elementi che compongono il gameplay risultano piuttosto ordinari ma ben eseguiti; tralasciando qualche animazione scricchiolante, il titolo si presenta bene.

CERTEZZE

  • Ambientazione e storia originali
  • Elementi di gioco contestualizzati nella tematica new age

DUBBI

  • Qualche animazione un po' legnosa
  • Bilanciamento della componente survival da valutare