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The Descent of the Serpent, il primo videogioco di Google Arts vi teletrasporterà nella civiltà Maya

È disponibile il primo videogioco della divisione Arti e Culture di Google: The Decent of the Serpent, uno Zelda-like che vi farà scoprire la cultura Maya.

SPECIALE di Multiplayer.it   —   23/09/2022

È disponibile il primo videogioco della divisione Arti e Culture di Google: si chiama The Descent of the Serpent (la discesa del serpente) ed è uno Zelda like molto semplificato che vi farà scoprire la cultura mesoamericana. Il videogioco è giocabile in browser o nell'applicazione per Android e iOS di Google Arts and Culture ed è stato realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale dell'Antropologia Messicano. Non aspettatevi combattimenti mozzafiato o enigmi geniali, The Descent of the Serpent è un edu-game, ovvero un videogioco educativo, il cui primo obiettivo è insegnarvi la storia, la cultura, le arti e i mestieri della popolazione Maya. È abbastanza breve ma ricco di curiosità e leggende che vi terranno incollati allo schermo.

Scopriamo insieme The Descent of the Serpent, il primo edu-game di Google Arts & Culture che potete giocare gratuitamente tramite browser seguendo questo link.

A cura di Riccardo Lichene.

La Storia, con la S maiuscola, del nuovo gioco di Google

I personaggi di The Descent of the Serpent
I personaggi di The Descent of the Serpent

La premessa è molto semplice: vestirete i panni di un visitatore del Museo Nazionale dell'Antropologia Messicano quando Tezcatlipoca, lo "specchio fumante" dio della notte e delle tentazioni, decide di rubare un importante artefatto della collezione. All'improvviso una statua prende vita e vi darà l'incarico di andare indietro nel tempo per recuperare 20 icone (che compongono l'artefatto rubato) che Tezcatlipoca ha nascosto i 4 labirinti. Se tutti i pezzi di questa reliquia non verranno riassemblati in tempo il mondo verrà colpito da inondazioni e cataclismi. Non potrete fare altro che accettare, se non vorrete rivivere la trama di 2012.

Prima di iniziare l'avventura dovrete scegliere uno di 4 travestimenti che vi daranno le sembianze di un animale tipico della fauna sacra mesoamericana. C'è Huitzilopochtli, il lupo, Xolotl, il cane, Xbalanque, il giaguaro, e Mictlantecuhtli, il gufo. A farvi da Virgilio per il vostro viaggio nel passato ci sarà Quetzal, un personaggio ispirato a un uccello coloratissimo tipico del Messico. Ce ne saranno quattro per ogni livello e vi spiegheranno l'ambientazione, il tipo di oggetti che dovete trovare e come progredire fino al livello successivo. I controlli sono semplicissimi: su desktop userete i classici bottoni WASD per muovervi e la barra spaziatrice per interagire con le cose, su mobile ci sono un joystick e un bottone a schermo.

Come si gioca a Descent of the Serpent

Gli oggetti di The Descent of the Serpent
Gli oggetti di The Descent of the Serpent

Avviando per la prima volta Descent of the Serpent, la sensazione è quella di trovarsi in un The Legend of Zelda vecchio stile seppur con meccaniche, mappe e nemici molto limitati. Il gioco è diviso in 4 labirinti, ognuno dei quali contiene 5 artefatti da trovare (che hanno la forma di monete d'oro) più una serie di altri collezionabili. Ciascuno di questi oggetti vi racconterà uno spaccato di vita nella civiltà Maya all'apice del suo splendore. Solo nel primo livello troverete uno strumento musicale, un telaio, un calice rituale e un calendario, tutti con link al sito web di Google Arts And Culture dove potrete trovare descrizioni più approfondite e foto in alta definizione.

Ci sono 2 livelli di difficoltà: la modalità sfida e la modalità storia. Nella prima sentirete tutta la pressione di avere il peso del mondo sulle vostre spalle perché non solo avrete un timer per ogni livello, ma avrete solo 5 vite. Il gioco, infatti, ha diverse tipologie di nemici che non potete combattere ma solo evitare, se sarete colpiti 5 volte in un livello dovrete ricominciarlo da capo. La modalità storia, quella che vi consigliamo per leggere le descrizioni con calma e lasciarsi affascinare dalla storia dei Maya, non ha né timer né vite: se incrocerete un coccodrillo o un ragno malintenzionati verrete solo immobilizzati per qualche secondo e potrete continuare a esplorare. Ogni livello ha una mappa sbloccabile visitando i suoi 4 obelischi sparsi per il labirinto, ciascuno di loro vi ricompenserà con altre curiosità e leggende sulla civiltà mesoamericana.

Un’esperienza da cui imparare

Lo stile di The Descent of the Serpent ricorda gli Zelda a 8bit
Lo stile di The Descent of the Serpent ricorda gli Zelda a 8bit

Che siate fan della Storia o meno, questa piccola esperienza di Google Arts and Culture ha tantissimo da dare. Da un gameplay semplice e divertente a tutti gli aneddoti e le leggende provenienti da una cultura spesso ignorata dai libri scolastici. Non è tuttavia privo di difetti, perché spesso l'animazione della camminata va a scatti ed è necessaria una connessione a Internet per giocare. Qualche ostacolo tecnico, però, è un prezzo decisamente basso da pagare per un'esperienza che vi trasporterà nelle giungle, nelle montagne e nelle spiagge dell'antica civiltà Maya.

Anche l'Italia ha avuto un esperimento simile in Father and Son, il videogioco sviluppato per il Museo Archeologico di Napoli, ma essendo un'esperienza legata alla visita del museo stesso, è molto limitata nella sua fruizione. The Descent of the Serpent, invece, è un videogioco indipendente pensato per instillare curiosità e meraviglia nel giocatore, dovunque si trovi. I più appassionati di Storia potrebbero persino decidere di organizzare un viaggio in Messico dopo aver giocato, un obiettivo ambizioso ma certamente a portata dell'esperienza di Google Arts and Culture.

Gli altri progetti di Google Arts and Culture

Un filmato di The Descent of the Serpent
Un filmato di The Descent of the Serpent

The Descent of the Serpent è il primo videogioco completo di Google Arts and Culture, ma questa giovane branca di Mountain View si è già dimostrata prolifica nell'unire cultura e digitale. Se non avete mai provato Blob Opera è il momento di farlo perché questo esperimento di machine learning vi regalerà delle risate davvero genuine. È anche un ottimo generatore di meme. Poi c'è Puzzle Party, un'esperienza collaborativa in cui più persone, contemporaneamente e a distanza, possono completare un puzzle digitale raffigurante una famosa opera d'arte.

Uscendo dalla galassia Google, poi, al crocevia tra videogioco e apprendimento non si può non ricordare la modalità Discovery Tour degli ultimi 3 capitoli di Assassin's Creed che non è altro che una visita guidata degli ambienti storici ricostruiti in 3D per i titoli. Nel 2016, poi, è uscito CivilizationEDU, una versione per le scuole di Civilization V con l'obiettivo, secondo Take Two, di "fornire agli studenti l'opportunità di pensare in modo critico, ricreare eventi storici, considerare e valutare le ramificazioni geografiche delle loro decisioni economiche, e sperimentare le relazioni causa-effetto tra sviluppo militare, tecnologico, politico e socioeconomico".

Il gameplay e l'ambientazione semplici di The Descent of the Serpent racchiudono un'esperienza molto valida in grado di divertire e stimolare la curiosità verso un momento nel passato lontano dall'immaginario europeo. Piccolissimi ostacoli tecnici non vanno a detrimento di un matrimonio perfetto tra videogioco e cultura.

CERTEZZE

  • Un modo divertente e leggero di imparare la storia
  • Accessibile e gratuito
  • È il primo passo di un progetto che promette bene

DUBBI

  • Nelle sezioni di esplorazione tende ad andare a scacchi
  • La modalità sfida rischia di essere troppo punitiva