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The Medium, l'anteprima: il primo impatto con il nuovo gioco di Bloober Team

Abbiamo visto in azione The Medium, l'atteso horror di Bloober Team. Sarà una nuova perla del genere?

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   05/01/2021

Non è necessariamente furbo per un team di sviluppo scegliere la strada della specializzazione di genere. Può dipendere da un singolo successo planetario, o dal chiaro talento dei coinvolti quando impegnati in progetti molto specifici... fatto sta che, in un mondo imprevedibile e caotico come quello dei videogame, limitarsi a una sola tipologia di prodotti diventa sul lungo andare quasi una missione, e di quelle ben poco vantaggiose. Il primo ostacolo, ad esempio, è andare incontro alle aspettative del pubblico, che tende ad aspettarsi un'evoluzione immediata e costante dai team che si dedicano a un solo genere; è quindi indubbiamente un buon segno che il primo trailer di The Medium - nuova opera horror dei Bloober Team - abbia dato l'impressione di appartenere a un gioco dai valori produttivi immensamente superiori alle (comunque spesso valide) opere passate della software house polacca (su tutti Layers of Fear, Observer e Blair Witch)


Peccato che fino ad oggi, esclusi alcuni trailer molto efficaci, non si fosse visto un pizzico di gameplay degno di questo nome, pertanto siamo stati molto felici di poter osservare finalmente in azione il gioco grazie ad un evento digital in compagnia degli sviluppatori. Certo, non c'è stato verso di provarlo, ma se non altro ora abbiamo un'idea di cosa offrano le avventure della medium Marianne, e del potenziale effettivo del primo horror del 2021.

Una pessima vacanza

La demo mostrata dagli sviluppatori iniziava in un vecchio hotel di stampo comunista, a quanto pare modellato sull'Hotel Cracovia, realmente esistente nella città omonima. È una struttura imponente e particolarmente adatta ad essere riadattata in chiave orrorifica, che ben si sposa con la meccanica fondamentale del titolo dei Bloober, ovvero la capacità di agire sia nel mondo reale sia in quello spirituale. Questo horror in terza persona non mostra però perennemente il mondo degli spiriti in parallelo alla visuale "normale": la protagonista è infatti in grado di attivare una "modalità extracorporea" in situazioni specifiche, che porta lo schermo a dividersi mostrando con chiarezza le differenze tra le due dimensioni.

Attenzione però, perché nelle fasi iniziali Marianne non è in grado di restare in forma spirituale molto a lungo, e se si allontana troppo dal suo corpo - una cosa più che plausibile se incontra ostacoli che la bloccano nel mondo reale - rischia di lasciarci le penne. Ciò dà vita ad alcuni semplici ma interessanti enigmi legati al recupero di fonti di energia nella mappa per riattivare alcune porte (nel caso della demo quella di un ascensore bloccato), e alla necessità di esplorare con furbizia e rapidità le varie zone per poi ripercorrerle con calma in seguito.

The Medium 03

Sia chiaro, il gioco non è sempre basato su questa dualità. Il gameplay rivelato non era particolarmente longevo o strutturato, ma se non altro ha dato conferma della presenza di fasi in cui la forma spirituale di Marianne non viene limitata dalla distanza rispetto al corpo reale o dal tempo, peraltro prive della divisione dello schermo sopra citata. Le meccaniche non cambiano molto in queste sezioni, tuttavia l'esperienza viene arricchita dalla grottesca atmosfera del mondo spirituale, e dalla necessità di utilizzare dei poteri speciali per sbloccare zone inizialmente inaccessibili. Più precisamente, noi abbiamo osservato la capacità di Marianne di trovare tracce energetiche - che le facilitano il recupero di oggetti fondamentali per avanzare - e quella di creare una sorta di scudo luminoso in grado di eliminare le falene che infestano alcune zone. Tali facoltà non sono però esclusivamente utili per risolvere gli enigmi...

Terrore invisibile

The Medium è pur sempre, alla base, un horror game, e seppur i Bloober abbiano sottolineato di voler puntare tutto su atmosfera e orrore psicologico invece che su jumpscare da quattro soldi, non significa che durante la campagna non si incontrino minacce in grado di far accapponare la pelle all'improvviso. Noi, per l'esattezza, abbiamo visto in azione una terrificante ombra, perfettamente visibile nel mondo spettrale e trasparente in quello reale, che insegue la protagonista in determinate sezioni dell'avventura. E se è vero che da una parte l'utilizzo di una mostruosità simile potrebbe sembrare un espediente banalotto per terrorizzare il giocatore, dall'altra bisogna considerare ancora una volta la divisione delle dimensioni su cui si basa il gioco, che ha permesso ai Bloober di modificare sensibilmente l'impatto degli incontri con questa orrida creatura. La forma spirituale di Marianne può infatti sfruttare la sua energia per liberarsi del mostro per un periodo di tempo limitato, cosa che lo rende pericoloso nel mondo degli spiriti ma arginabile in modo chiaro; nel mondo reale, invece, il bestione è (come già detto) trasparente, più difficile da notare e impossibile da eliminare. I momenti in cui decide di inseguire la ragazza diventano dunque delle vere e proprie fasi stealth, ove è necessario sfruttare l'ambiente circostante per distrarlo e raggiungere una zona sicura.

The Medium 02

Nel complesso? L'atmosfera non sembra mancare, anche perché il principale antagonista del gioco parla e minaccia costantemente Marianne (con la voce di Troy Baker, pare), e a rendere tutto opprimente non contribuisce solo l'ottima direzione artistica - ispirata ai lavori di Zdzislaw Beksinski, da molti considerato una sorta di Giger polacco - ma anche una colonna sonora modulare potenzialmente eccezionale, curata da Arkadiusz Reikowski e dal mitico Akira Yamaoka (sì, proprio quello dei Silent Hill). Aiuta non poco, infine, il comparto tecnico, che ci è parso di tutto rispetto e un sensibile passo avanti rispetto agli altri titoli della casa, senza contare che gli sviluppatori hanno precisato come quanto visto nella demo sia solo una piccola parte del gioco, e che non solo vi saranno altre zone esplorabili oltre all'hotel, ma anche svariate altre abilità della protagonista in grado di variare non poco il gameplay.

The Medium ci ha lasciato un'ottima impressione. È cristallino già dalle prime battute come si tratti del progetto più ambizioso e tecnicamente evoluto mai creato da Bloober Team, e il suo ritmo compassato da avventura vecchio stile rappresenta una perfetta base per le inquietanti atmosfere del gioco e le variazioni del gameplay legate al mondo spirituale. È ovviamente troppo presto per sbilanciarsi, ma se l'atmosfera si manterrà su questo livello per tutta la campagna e la trama sarà all'altezza del resto, potremmo avere per le mani una avventura horror davvero memorabile per gli appassionati.

CERTEZZE

  • Ha atmosfera da vendere
  • Colonna sonora potenzialmente memorabile
  • Enigmi apparentemente ben strutturati

DUBBI

  • Validità della narrativa e della campagna ancora tutta da dimostrare