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The Walking Dead: The Final Season, il provato

La serie più importante di Telltale Games sta arrivando: l'abbiamo provata per voi

PROVATO di Simone Pettine   —   08/08/2018

Nel 2012 doveva finire il mondo secondo il calendario Maya, e invece Telltale Games tornava alla ribalta con un'avventura narrativa che ne avrebbe decretato il successo negli anni a venire: The Walking Dead. Un titolo ormai disponibile praticamente dovunque e a pochi spiccioli, che vi consigliamo assolutamente di provare, anche qualora non aveste mai toccato un fumetto di Robert Kirkman o visto un episodio delle stagioni televisive della serie. La prima stagione vinse numerosi premi, commosse mezzo mondo e spinse comunque l'altra metà rimasta impassibile a dare una chance alle stagioni successive: ben tre se vogliamo considerare anche lo spin off dedicato a Michonne. Tra tanti alti e qualche basso, quest'anno le avventure della piccola Clementine e di AJ troveranno la loro (si spera degna) conclusione su PlayStation 4, Xbox One, PC e in seguito anche su Nintendo Switch. Abbiamo provato per voi il primo episodio in anteprima: Telltale Games ci è sembrata più in forma che mai.

La trama: verso la conclusione

Fare il punto sulla serie The Walking Dead targata Telltale non è particolarmente agevole: trovate l'argomento nel dettaglio nella nostra recensione della recente collection pubblicata a Dicembre 2017. Semplificando molto, la prima stagione raccontava le avventure di Lee e della piccola Clementine, il loro rapporto di amicizia e di maturazione reciproca; nella seconda stagione seguivamo la crescita di Clementine, che via via si rafforzava e relazionava con un mondo sempre più ostile, dove il principale pericolo non sono gli zombi ma gli altri esseri umani. Tralasciando lo spin off di Michonne, concentrato sulle gesta del celebre personaggio di Kirkman protagonista del fumetto e della serie televisiva, la terza stagione di The Walking Dead presentava protagonisti completamente inediti e alcuni graditi ritorni (tra cui, ancora, Clementine). Al momento dei saluti la ragazza, ormai in piena adolescenza, si metteva in viaggio alla ricerca di AJ, il neonato di cui aveva deciso di prendersi cura e brutalmente strappatogli da un gruppo di sopravvissuti.

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Da The Walking Dead: The Final Season il giocatore si aspetterebbe quindi di riprendere le gesta di Clementine laddove le aveva lasciate: una missione di recupero del bambino contro tutto e tutti, zombi ed esseri umani. Invece no: per motivi di regia che probabilmente verranno chiariti in corso d'opera (anche la nuova stagione verrà rilasciata ad episodi), ritroviamo Clementine ed AJ a diversi anni di distanza dal finale della terza stagione. Clementine è cresciuta ancora ovviamente, ma lo stesso vale per AJ, che sembra ormai avere sette o otto anni, contro i due-tre della serie precedente. Nella breve sessione di gioco che abbiamo potuto provare Clementine ed AJ raggiungono una dimora disabitata, alla disperata ricerca di cibo e di un tetto sulle spalle (sempre più rari nel mondo post epidemia zombi). Il primo episodio dovrà dimostrare quanto solido possa essersi fatto il rapporto tra i due, con Clementine a fare da mamma improvvisata al piccolo nonostante la giovanissima età, a prendersi cura di lui come Lee aveva fatto con lei nel corso della prima apprezzatissima stagione.

The Waling Dead The Final Season 1

Narrativamente parlando la nostra prova ci ha lasciato con sensazioni contrastanti: le situazioni di The Walking Dead, dopo ormai tre stagioni, sono bene o male sempre quelle e sempre più facilmente prevedibili. Gli zombi attaccano, ogni posto non è mai sicuro, ci sono i momenti riflessivi per parlare del cibo e su come difendersi dagli assalitori, e via dicendo. Neppure il rapporto tra AJ e Clementine sembra per il momento troppo ispirato purtroppo, ma la versione completa del titolo potrebbe decisamente sorprenderci, anche perché parecchi buchi narrativi aspettano di essere colmati, e di molti personaggi bisogna scoprire che fine abbiano fatto in questi anni. Per simulare le azioni compiute nei capitoli precedenti della serie Telltale ha pensato ad una breve sessione di riepilogo che sarà disponibile nella versione completa, lì il giocatore potrà scegliere i nodi di svolta principali delle stagioni precedenti, ovviamente andando un po' ad occhio e sulla fiducia dato che la soluzione migliore sarebbe rigiocare in ordine tutti gli episodi ed importare poi i salvataggi nella The Walking Dead Final Season.

Gameplay e Tecnica: benvenuti nella modernità

Se la storia di The Walking Dead: Final Season ha decisamente bisogno di ingranare, tutto il resto dona una sensazione di freschezza che raramente avevamo provato prima d'ora nei titoli di Telltale Games. La serie The Walking Dead è notoriamente una su cui la società ha sempre investito alla grande, con aggiornamenti grafici e tecnici via via più corposi: la terza stagione (A New Frontier) aveva introdotto un motore completamente nuovo. Qui le cose sono migliorate decisamente un po' in tutti gli aspetti: graficamente ci troviamo di fronte al capitolo più bello da vedere dell'intera serie, e non soltanto per l'introduzione del 4K. Atmosfere, colori e stile sono immediatamente riconoscibili e nessuno di loro è stato tradito, ma allo stesso tempo il colpo d'occhio ringrazia e la fluidità su PlayStation 4 Pro è davvero notevole. Può sembrare ironico citare questi aspetti in un'avventura narrativa targata Telltale Games, ma i fan della software house sicuramente ricordano bene i frequenti rallentamenti, i freeze, e la scomparsa dell'audio che hanno spesso caratterizzato le produzioni precedenti.

The Waling Dead The Final Season 3

Anche il gameplay ha ricevuto una decisiva svecchiata: l'elemento che potrebbe essere preso come esempio della modernizzazione della serie è la prospettiva ravvicinata alle spalle di Clementine, che da sola incide sul modo di relazionarsi agli ambienti e al combattimento; a proposito di quest'ultimo, tornano sì i Quick Time Event e i comandi da realizzare al momento giusto, ma adesso ci saranno vere e proprie "sessioni di combattimento" in cui dovremo gestire più nemici alla volta e scegliere se rallentarli oppure ucciderli. Abbiamo potuto pestare per bene solo un po' di zombi: chissà cosa accadrà con i ben più delicati esseri umani. Da ultimo citiamo anche alcune inedite indicazioni a schermo che puntano ad essere linee di massima dei compiti da svolgere, come "cerca dell'acqua", "esplora la zona", ma che per il momento sembrano un semplice riempitivo in grado di smorzare almeno un po' la tensione (e questo non è quasi mai un bene). Resta da vedere quanto e come tutte queste le novità saranno gestite nella versione completa del primo episodio: ancora pochi giorni e potremo rispondervi.

The Walking Dead: The Final Season potrebbe essere l'episodio più completo, variegato e graficamente dettagliato della serie, l'addio in grande stile ad un'opera importante nel settore delle avventura narrative moderne. Fatti salvi alcuni punti imprescindibili del gameplay, come l'alternanza tra azione ed esplorazione, i dialoghi, infine le scelte-bivi narrativi, tantissimi aspetti sono stati rivisti, potenziati o semplicemente modernizzati: un esempio su tutti, la prospettiva in terza persona ravvicinata alle spalle della piccola Clementine. Resta da vedere quanto a fondo Telltale abbia intenzione di portare questa spinta innovativa, e quanta parte di essa si rivelerà semplicemente fumo.

CERTEZZE

  • Tecnicamente e graficamente migliorato
  • Interessanti innovazioni nel gameplay
  • Le aspettative per la trama restano alte

DUBBI

  • La prospettiva in terza persona ravvicinata non sempre convince
  • Dialoghi banali (nella sessione di prova)
  • Situazioni ormai piuttosto ripetitive