Se agli appassionati più vecchiotti chiedessero "Qual è la svolta più epocale che hai notato nella tua carriera di giocatore, a parte il 3D?", molti di loro probabilmente risponderebbero "la nascita dell'open world".
Agli albori del gaming, infatti, l'esperienza prevalentemente di tipo lineare impediva all'utente non solo di modificare l'ambiente di gioco, ma anche di seguire un percorso che non fosse quello prestabilito. L'avvento degli open world ha quindi rivoluzionato il modo di divertirsi e d'intendere il videogioco: merito del loro inedito ventaglio di possibilità e di una libertà inimmaginabile prima di allora.
Ed è proprio di questa categoria che ci occuperemo nelle prossime righe: andremo infatti alla riscoperta dei migliori 5 giochi open world del 2021, cercando di spaziare tra i generi. Pronti a intraprendere il cammino?
Forza Horizon 5
Forza al volante, divertimento costante. Permetteteci questa triste variazione sul proverbio perché nel caso di Forza Horizon 5 appare più che giustificata.
L'ultimo capolavoro motoristico pubblicato da Microsoft è infatti un esempio perfetto di applicazione del concetto di open world a un genere solitamente non così avvezzo a questa formula: quello dei giochi di guida. A supportare al meglio questo connubio c'è un'abbondanza di contenuti spaventosa, capace di soddisfare anche i palati più esigenti in fatto di corse dall'impronta arcade.
Gare, eventi, duelli. Deserti, aree cittadine, giungle, spiagge e rovine. Uragani, piogge e tempeste di sabbia. Senza contare centinaia di vetture personalizzabili. In pratica, all'offerta messa sul piatto dal nuovo arrivato in casa Playground Games manca soltanto una batteria di pentole in acciaio inox 18-10 e una mountain bike con cambio Shimano. Nel Messico fittizio creato dagli sviluppatori c'è sempre qualcosa da fare, qualcuno da sfidare e qualche collezionabile da raccogliere; merito di una mappa funzionale e intelligente, che si rivela pian piano in base al nostro modo di esplorare.
Grazie alle sue molteplici qualità, Forza Horizon 5 rompe gli argini del suo genere di appartenenza, ed entra di diritto non soltanto nell'élite dei migliori del 2021, ma anche in quella degli open world più memorabili di sempre.
Biomutant
Per carità, non vedrà il dieci e lode nemmeno col binocolo, ma, se ci pensate bene, Biomutant sa descrivere meglio di qualunque altro gioco la storia del mondo, ossia: l'essere umano non riesce proprio a stare fermo, come al solito fa un casino e le conseguenze si rivelano catastrofiche.
In un mondo in cui l'uomo è ormai una razza estinta, il destino del pianeta è nelle mani di uno smemorato procione antropomorfo, che dovrà scegliere da che parte stare nella feroce lotta per la sopravvivenza dell'ambiente. L'anima di Biomutant risiede proprio nella possibilità di decidere la fazione con cui schierarsi, in una battaglia - anche morale - che fa del libero arbitrio uno dei suoi cardini. Al di là delle sue pecche più o meno evidenti, l'opera di Experiment 101 si dimostra all'altezza di un posto in questa top se non altro per il suo tono appassionato nei confronti della natura e, se vogliamo, anche didattico. Gli spunti di riflessione disseminati lungo questa avventura "ecologica" sono infatti numerosi, e denotano una lodevole attenzione alla biodiversità da parte degli sviluppatori.
Tutto sommato siamo di fronte a un buon titolo, che all'interno della sua struttura open world alterna ottime trovate a dettagli di gameplay poco rifiniti, come la scarsità di poteri davvero utili a disposizione e gli enigmi molto semplici. È vero, pure l'intelligenza dei nemici non è delle migliori, ma pensateci un attimo: dopotutto non è che anche l'uomo sia questo gran genio, eh.
Far Cry 6
Revolución! Revolución! Revolu... be', insomma... rivoluzione fino a un certo punto.
La serie Far Cry ha in qualche modo rappresentato l'avanguardia per ciò che concerne l'open world in prima persona, a partire dal capofila datato 2004 che offriva già un vasto orizzonte e la facoltà di affrontare gli ostacoli in modi diversi. Non che il fuoco sovversivo della saga si sia imborghesito, ma con Far Cry 6 sceglie la strada... come dire?... della prudenza, dando un colpo al cerchio dell'innovazione e uno alla botte della tradizione. Lo sparatutto Ubisoft si stacca dal passato innanzitutto grazie al suo protagonista, Dani Rojas, che per la prima volta possiamo vedere e sentire nelle sequenze d'intermezzo, e per alcune novità dal punto di vista narrativo.
Dove però il sesto episodio non tradisce gli appassionati di lungo corso è sul versante della struttura di gioco, che pesca a piene mani da un impianto abbondantemente collaudato dai capitoli precedenti. Tuttavia, il gameplay è altalenante e si espone a qualche problemuccio di troppo, specie in combattimento, sebbene vada a braccetto con un sistema di progressione che affida al giocatore la decisione su come approcciare le aree particolarmente ostiche.
Ci saremmo aspettati un po' di coraggio in più dal team di sviluppo ma tutto considerato Far Cry 6 è un buon titolo, infarcito di contenuti, di personaggi ben costruiti e impreziosito da una scrittura a tratti davvero ispirata.
Lost Judgment
Un caso a prima vista ordinario ma che in realtà nasconde torbide verità legate a doppio filo a un crimine misterioso, a un intreccio che si rivelerà più esteso di quanto avremmo potuto immaginare.
Ok, fermiamoci prima che finiate per scambiare la descrizione di Lost Judgment per quella di una puntata de "La signora in giallo", anche perché non è che siamo proprio sicurissimi che la cara Jessica Fletcher se la cavasse con il kung fu.
In questo spin off della serie Yakuza, sequel dell'apprezzato Judgment, si torna a infilare il giubbotto di pelle dell'investigatore privato Takayuki Yagami, incaricato stavolta d'indagare su alcuni episodi di bullismo all'interno di un liceo, laddove "indagare" sta per "spaccare la faccia a tutti".
I metodi spicci a base di pane e schiaffi tipici del franchise qui tornano più in forma che mai, e l'introduzione di un terzo stile, quello del serpente, rinfresca un sistema di combattimento ormai quasi ventennale e che molti avevano cominciato a considerare stantio. Grazie all'aggiunta di una seconda mappa che ci permette di spostarci dal caro, vecchio quartiere di Kamurocho a Yokohama, Lost Judgment è un open world coi fiocchi, in cui le cose da fare, tra missioni secondarie e semplici passatempi, fanno lievitare le ore di gioco fino al centinaio.
La componente investigativa magari non convincerà del tutto, ma per il resto siamo al cospetto del solito, immenso Yakuza, capace di attirare come una calamita l'aspirante Bruce Lee che è in tutti noi e che non vede l'ora di scatenarsi. Dolori cervicali permettendo, chiaro.
Valheim
In Valheim impersoniamo un guerriero vichingo che decide di impiegare il suo tempo cercando di migliorare le proprie risorse al fine di sconfiggere belve feroci e ottenere così il favore di Odino. Ora, premesso che non è nostra intenzione criticare quello che ognuno decide di fare della propria vita, va anche detto che, in quanto vichinghi, non so, un'esistenza votata unicamente alla baldoria a base di birra a fiumi non ci sarebbe dispiaciuta, ma tant'è. Ormai ci siamo...
Come accennato poco fa, Valheim è un survival sandbox dai tratti ruolistici, ambientato in un contesto ispirato alla mitologia norrena. Il nostro compito è quello di farci trovare pronti ed equipaggiati a puntino per affrontare i nemici che si frappongono tra noi e l'accesso al Valhalla, e per fare ciò è necessario... fare. Esatto, perché le attività presenti in Valheim sono innumerevoli e tutte, in un modo o nell'altro, funzionali al nostro obiettivo. Cacciare, costruire, forgiare, navigare... sono solo alcune delle occupazioni che ci troveremo ad affrontare in un mondo vasto e sfaccettato. Il titolo disponibile solo su PC e sviluppato da Iron Games - studio composto da appena cinque persone - è una delle sorprese più piacevoli dell'anno e chi siamo noi per ignorarlo e non farlo entrare nelle nostre grazie? Odino?
Ed eccoci giunti al termine, esattamente come il 2021. Ricordate però che questo elenco rimane un open world per le vostre proposte. Non abbiate paura di allargare i confini di questa top insomma. Quali sono secondo voi i migliori titoli caratterizzati da un mondo di gioco aperto usciti nel 2021? Ditecelo nei commenti qui sotto.