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Unite Berlin 2018: per gli sviluppatori di Unity

Lo Unite Berlin di quest'anno si è concentrato sulle nuove strade percorribili da chi usa Unity, e su una serie di attesi cambiamenti

SPECIALE di Aligi Comandini   —   25/06/2018

Non è facile ad oggi essere un colosso della tecnologia. In un campo dove lo sviluppo è potere, mantenersi al passo coi tempi richiede sudore e sangue, e l'evoluzione deve essere costante, perché basta fermarsi un attimo per essere perduti. Chi sta a capo di Unity, una piattaforma/motore di sviluppo tra le più intuitive e utilizzate in circolazione lo ben sa, specie nel recente periodo in cui sfidanti come Unreal hanno fatto passi da gigante e conquistato il mondo con prodotti ormai quasi inarrestabili (Fortnite, per fare l'esempio più lampante). Davanti a montagne impossibili da superare, però, la strada migliore non è tentare la scalata con coraggio, bensì prepararsi a dovere, migliorare i propri strumenti e cercare vie alternative meno battute; una strategia che John Riccitiello (attuale CEO di Unity, già ben noto nell'ambiente dei videogiochi) e i suoi hanno furbescamente abbracciato in toto allo Unite di quest'anno, tenutosi a Berlino. Noi eravamo davanti al palco durante il lungo keynote introduttivo dell'evento, e oggi cercheremo di raccontarvi a grandi linee i piani futuri dell'azienda, perché i cambiamenti in atto non sono assolutamente sottovalutabili.

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Il futuro di Unity: realtà aumentata e automazione?

Quando Riccitiello è arrivato sul palco ci ha tenuto a precisare per l'ennesima volta i pilastri su cui Unity bassa il suo successo: la rimozione delle barriere dello sviluppo, e la volontà di dare a chiunque il diritto di creare. È una filosofia che in effetti ha reso il motore un porto franco per una miriade di appassionati e sviluppatori professionisti - supportati come non mai - e che al contempo ha permesso alla tecnologia dell'azienda di evolversi assieme alla sua community, ma in un ambiente competitivo non è sufficiente. Il nuovo CEO ha quindi chiaramente lavorato per fare in modo che i suoi team approcciassero in modo più aggressivo determinati settori con un elevato potenziale, e il primo trattato durante la conferenza è stata l'ormai diffusissima realtà aumentata. Fulcro della presentazione il cosiddetto Project MARS: un insieme di tool sperimentali pensati per facilitare la creazione di progetti in Augmented Reality, tra cui una avanzata tecnologia per il face tracking e una lunga lista di altri strumenti molto flessibili (tra cui "Room", incentrato sul posizionamento di vari oggetti nello spazio con una gestione assai intuitiva dei vari parametri).

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Quando gli addetti ai lavori hanno in realtà tentato di mostrare un progetto sviluppato con MARS, non tutto ha funzionato alla perfezione: la scansione di un paio di tavoli sul palco è andata a buon fine, ma quando è stato il momento di muovere un personaggio tridimensionale su un ponte che legava i due piani in legno, questo si è messo allegramente a fluttuare, mandando tutto a quel paese. Il secondo tentativo, per fortuna, è riuscito molto meglio provando l'efficacia dei tool, ma è abbastanza evidente che ci sia ancora molto lavoro da fare per stabilizzare le cose. Più valida invece la dimostrazione degli strumenti dedicati alla "Virtual Cinematography" con cui è stato possibile animare all'istante il volto di un personaggio 3D con la scansione facciale dal cellulare mostrata in precedenza e sono già stati creati dei lungometraggi di qualità, grazie alla possibilità di legare le animazioni create e modificarle singolarmente. Insomma, una discreta dimostrazione di potenza, che in un ambiente ancora non totalmente dominato da altre aziende potrebbe valere molto nei prossimi anni.

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Unity e giochi: più semplice da usare, più sicurezze online

Per quanto interessante sia la realtà aumentata, ad ogni modo, Unity non ha certo abbandonato il mondo dei videogiochi, e lo ha dimostrato poco dopo con l'introduzione di Kinematica: un progetto pensato per permettere ai creatori di "concentrarsi sulla loro arte" automatizzando le animazioni. In pratica: si parla di un pacchetto sperimentale in arrivo a fine anno (che sul palco veniva mostrato con un personaggio controllabile in movimento all'interno di un ambiente tridimensionale ricco di ostacoli) che mantiene tutte le clip di animazione in una singola linea tracciabile, e decide automaticamente come combinarne i frammenti in una sequenza per creare movimenti fluidi senza bisogno di ritocchi nel dettaglio. In parole povere, una semplificazione impressionante per chiunque voglia creare un gioco in 3D, che con i giusti perfezionamenti potrebbe accorciare sensibilmente il tempo di lavoro di alcuni team minuti. Le novità per gli sviluppatori, comunque, non sono finite con Kinetica: il progetto Small dedicato alle app di messaggistica ha dimsotrato la posssibilità di creare giochi con Unity di dimensioni minuscole e con caricamenti velocissimi (una possibile fonte inesauribile di soldi visto il pubblico raggiunto); Book of the Dead, invece, ha mostrato il potenziale di alcuni progetti demo disponibili per tutti nell'asset store.

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La solita apertura alla community, quindi, accompagnata da nuovi progetti e da una serie di dimostrazioni utili a chiunque voglia arrabattarsi con lo sviluppo in Unity. Gli annunci conclusivi sono però stati quelli più eclatanti, perché Riccitiello ha prima orgogliosamente annunciato una partnership con Google Cloud, definendolo "miglior network del mondo" e assicurando sessantamila server (dunque stabilità con un milione e mezzo di giocatori contemporanei), e poi sono stati reintrodotti i così detti Prefab, oggetti preconfigurati da sempre pieni di bug, e rimaneggiati completamente per poter essere i blocchi fondamentali di ogni progetto creato con Unity. Ora sono più facilmente editabili, esiste una nuova opzione per modificare il file di ogni prefab all'interno di una scena, e rappresentano in generale un gran passo avanti per chiunque sviluppi col motore. Pertanto il dubbio rimasto è uno soltanto: basta davvero tutto ciò ad arrestare l'avanzata di una concorrenza spietata? Non possiamo saperlo, ma di sicuro Unity non smette di crescere, e quando a supportarti hai una community così agguerrita, è difficile crollare sotto i colpi del nemico.