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Uno sguardo a Counter- Strike: Source

Il vento di Half Life 2 porta con sè una nuova edizione di Counter Strike rinverdita dal potente motore Source. In agosto è iniziato il beta-test e Multiplayer.it era presente per testimoniare che si tratta di qualcosa in più di un semplice aggiornamento.

ANTEPRIMA di Andrea Rubbini   —   30/08/2004

Guardandoci intorno notiamo per iniziare che la struttura è rimasta sostanzialmente invariata, ma non è necessario attendere più di qualche istante per potersi rendere conto del notevole balzo in avanti compiuto dall’aspetto grafico. Sfruttando gli elementi dell'ambiente circostante come bersaglio, notiamo che i fendenti del coltello lasciano segni durevoli sul terreno e il foro dei proiettili aumenta o diminuisce in rapporto al calibro dell’arma, primo segno evidente del livello raggiunto nei dettagli, senza contare le texture meticolose che rivestono superfici di bottiglie e barili. La fisica delle armi è stata potenziata studiando il rinculo di ciascun modello a partire dalle sue controparti reali, ed ogni mappa beneficia ora del motore Havok, di cui abbiamo apprezzato le animazioni dei corpi morti ottenuti con il rag-doll. La presenza di questi accorgimenti oramai scontati per rimanere al passo con i tempi, ci ha comunque sorpreso piacevolmente applicati ad una meccanica di gioco come quella di Counter Strike, alla quale aggiungono quel pizzico di realismo visivo che rinfresca l’azione. Per fare un esempio vissuto in prima persona, l’esplosione di una granata tra due soldati delle forze speciali ha lanciato in aria i loro corpi scagliando le armi in diverse direzioni, con grande impatto visivo.

Counter Strike: Source promette di riportare alla vecchia fede anche i giocatori più accaniti, mentre sarà di sicuro una grande scoperta per tutti i nuovi arrivati

Abbiamo citato il gameplay che non ha subito in questa prima versione cambiamenti di sorta, è solo più fluido, veloce e immediato, mentre tornando alle deflagrazioni il suono delle esplosioni è aumentato in brillantezza e l’applicazioni dei moderni effetti particellari non ha fatto altro che renderle più credibili e devastanti. Altri espedienti come la permanenza dell’ultima immagine su schermo, in seguito al flash luminoso della granata accecante già apprezzato giocando a Far Cry, nelle dinamiche di Counter Strike incidono attivamente sulle dinamiche di gioco.

Uno sguardo a Counter- Strike: Source

Come detto l’esperienza del beta test si è limitata alla mappa de_dust, ma il prodotto finale includerò molte delle mappe classiche come Italy e Aztec, così come sarà di nuovo possibile portare al minimo il livello di dettaglio per la massima reattività. I requisiti minimi richiesti per poter giocare a Counter Strike: Source sono invece una CPU di 1.2 Ghz con 256 Mb di RAM, considerando inoltre che il motore grafico scalabile dovrebbe permettere anche ai possessori di macchine lente un’esperienza di gioco accettabile. Per quanto riguarda l’uscita è previsto un bundle con Half Life 2, così che potrete portarvi a casa due giochi in un colpo solo e lasciatecelo dire, Counter Strike: Source promette di riportare alla vecchia fede anche i giocatori più accaniti, mentre sarà di sicuro una grande scoperta per tutti i nuovi arrivati.

E il primo giorno fu fatta la luce...

Un'immagine dalla mappa 'de dust'
Un'immagine dalla mappa "de dust"

Nato come una mod nel 1998 ad opera di appassionati, Counter-Strike viene oggi nuovamente proposto da Valve in una veste potenziata dal motore Source, lo stesso che farà battere il cuore di Half-Life 2. Si tratta di una release che importerà tutte le migliorie della versione 1.6 di Counter Strike, oltre agli elementi di maggiore successo contenuti all’interno di Condition Zero. Buone intenzioni a parte, ci è stato concesso un assaggio concreto di quello che ci attenderà nella versione definitiva, in occasione del beta test che ha preso il via prima all’interno degli Internet Cafè accreditati presso Valve, poi successivamente sulla rete. Al momento è stata resa disponibile solo la mappa "de_dust", sulla quale abbiamo dato battaglia per ore prima di stilare il seguente bollettino di guerra.