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Valve sarebbe uscita dal mondo dei videogiochi se non avesse ripreso il controllo di Half-Life

Senza il controllo sulla proprietà intellettuale di Half-Life, Valve sarebbe uscita dal mondo dei videogiochi perché non avrebbe lavorato per arricchire gli altri.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   21/03/2025
Gordon Freeman in Half-Life
Half-Life 2
Half-Life 2
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Un intervendo davvero interessante tra quelli della Game Developer's Conference del 2025, è stato quello di Monica Harrington, membro fondatore di Valve e primo chief marketing officer della compagnia. La Harrington non è mai stata sotto i riflettori, occupandosi più del lato commerciale che di sviluppo. Nei primi anni di attività si era resa conto che "c'erano alcune cose che non sapeva" sull'accordo che la compagnia aveva firmato con Sierra per la pubblicazione di Half-Life.

Grosso rischio per Valve

"La cosa principale era che Sierra aveva l'opzione per altri due giochi, essenzialmente alle stesse condizioni, e questo nonostante avessimo lanciato un successo mostruoso," ha spiegato la Harrington. "Quindi, in questo scenario, Valve avrebbe finanziato quasi interamente il costo di sviluppo di un gioco, a parte per un milione di dollari, e Sierra avrebbe mantenuto tutti i diritti di proprietà intellettuale pagando circa il 15%. Era una follia."

Harrington però non si è fatta prendere in giro: "Sapevo che se io e Mike (Harrington, allora suo marito e un altro tra i fondatori di Valve) volevamo ottenere qualcosa dai nostri investimenti in Valve, le prospettive per la compagnia dovevano essere molto, molto più brillanti." In che senso? Valve dove riappropriarsi della proprietà intellettuale di Half-Life, perché stava puntando tutto su Half-Life 2.

"Con l'approvazione di Gabe, ho incontrato l'avvocato di Valve per pianificare una strategia per riacquisire la proprietà intellettuale di Half-Life e di tutti i giochi futuri," ha spiegato la donna, aggiungendo che "essenzialmente, la mia posizione negoziale era che Valve e Sierra avrebbero rifatto quel contratto da zero, oppure Gabe e Mike e il team si sarebbero messi a fare altro e Valve non avrebbe mai più pubblicato un altro gioco."

Considerando che attualmente Valve è la compagnia più importante in ambito PC, fu una bella scommessa. "Non era una minaccia a vuoto: non ci saremmo assunti tutto il rischio per arricchire altri. Inoltre, sapevo che Gabe (Newell) aveva delle idee interessanti che non avevano niente a che vedere con i videogiochi." Tra le quali quella di una "piattaforma di intrattenimento online" realizzata in partnership con Amazon. Chissà cosa ne sarebbe venuto fuori. Comunque sia, in questo universo Valve ce l'ha fatta, con la Harrington che ha concluso il suo discorso in modo battagliero raccontando di come fosse pronta a una lunga disfida legale con Sierra, nel caso ci fossero stati problemi con Half-Life 2.