Half-Life 2 RTX è un progetto nato dalla passione di alcuni sviluppatori nei confronti del grande classico di Valve, che con questa remaster entra in possesso di un comparto tecnico rivoluzionato grazie all'introduzione del Path Tracing nonché di texture modificate, geometrie arricchite per i vari modelli e un sistema di illuminazione migliorato.
Disponibile gratuitamente per tutti i possessori del gioco su Steam, il DLC realizzato da Orbifold Studios, brillante collettivo già autore di pacchetti come Half-Life 2: VR, Half-Life 2: Remade Assets, Project 17 e Raising the Bar: Redux, include al momento soltanto due livelli, Ravelholm e Nova Prospekt, ma promette decisamente bene.
Il lungo percorso di Half-Life 2
Benché siano passati ormai più di vent'anni dal lancio di Half-Life 2, lo sparatutto sviluppato da Valve è rimasto nel cuore di milioni di giocatori e questo progetto basato sulla piattaforma RTX Remix lo dimostra ancora una volta. I motivi di tanto affetto sono chiaramente legati alle caratteristiche che l'avventura di Gordon Freeman metteva sul tavolo, che all'epoca rappresentavano una vera e propria rivoluzione.
Quel peculiare mix di narrazione, fisica e intelligenza artificiale hanno finito per influenzare decine di produzioni successive, sebbene alla fine dei conti nessuna sia stata davvero in grado di porsi come un vero e proprio sequel spirituale di Half-Life 2; il fatto che Valve a distanza di così tanto tempo non si sia ancora decisa a realizzare un nuovo capitolo della serie rimane uno dei grandi misteri dell'industria videoludica.
Come detto, nel 2004 un'esperienza simile si poneva come qualcosa di completamente inedito: per confezionarla, il team di sviluppo ha creato un nuovo motore grafico proprietario, il Source Engine, dotato di capacità straordinarie e in grado di gestire la fisica in maniera avanzata grazie all'integrazione di un secondo engine, Havok, dedicato esclusivamente a tale compito.
Nel gioco queste tecnologie si concretizzavano nell'impiego dell'iconica Gravity Gun: una pistola magnetica che consentiva al nostro personaggio di attrarre a sé oggetti anche di dimensioni importanti e mantenerli sospesi a mezz'aria, per poi eventualmente invertire la polarità e scagliarli rapidamente contro un possibile bersaglio, aprendo a un'ampia gamma di possibilità differenti.
Affiancandosi all'ampio arsenale di armi convenzionali da sparatutto tradizionale, questa meccanica andava infatti ad aggiungere spessore e creatività al gioco, permettendoci di agganciare tanti oggetti differenti (inclusi gli immancabili barili esplosivi) per poi lanciarli verso i nemici, prestandosi anche alla risoluzione dei tanti puzzle ambientali che caratterizzavano il gameplay.
La sintesi di tutti questi elementi ha prodotto un titolo da oltre dodici milioni di copie vendute, vincitore di svariati premi e capace di lasciare un'impronta talmente chiara che dopo due decenni siamo ancora qui a parlarne e c'è chi continua a sperimentare modi per rivisitare quell'esperienza, come hanno fatto appunto gli autori di Half-Life 2 RTX.
Visivamente rivoluzionato?
Sebbene l'interfaccia sia ancora evidentemente un lavoro in corso, minuscola laddove si utilizzi una risoluzione di 2160p e priva di un vero e proprio accesso alle impostazioni che non sia quello della piattaforma RTX Remix (bisogna premere ALT + X per accedere alle regolazioni), non si può certamente dire che Half-Life 2 RTX fallisca nel raggiungere i propri obiettivi.
Le novità introdotte per l'occasione vanno infatti a rivoluzionare visivamente il gioco originale, e lo fanno agendo su più fronti: le nuove texture sostituiscono superfici che in precedenza si distinguevano per la scarsa nitidezza, aggiungendo ad esempio grande spessore e persino dettagli inediti alle mura e alle strade; e lo stesso accade per le armi che Gordon imbraccia nel corso della demo, a cominciare proprio dalla Gravity Gun.
È stato effettuato un lavoro molto ben visibile sulle geometrie che elimina i numerosi spigoli dei modelli poligonali, anche se resta da capire se tutto ciò sia stato ottenuto attraverso un'effettiva sostituzione degli asset oppure tramite la semplice applicazione di shader differenti. È un peccato che le animazioni e la rilevazione delle collisioni (specie quelle relative ai combattimenti melee) non siano cambiate, ma del resto è il ben noto limite delle remaster.
Naturalmente è l'implementazione del Path Tracing a marcare le differenze più sostanziali, e da questo punto di vista c'è poco da discutere: l'illuminazione globale in ray tracing cambia completamente l'incidenza delle luci e delle ombre sullo scenario, cosa che in origine mancava del tutto, donando alle ambientazioni una personalità inedita, un fascino ritrovato, che spicca anche e soprattutto durante le frenetiche sequenze d'azione.
C'è ancora tanto lavoro da fare
Considerando che Half-Life 2 RTX include al momento due soli capitoli sui quattordici che compongono la campagna del gioco originale, è chiaro che c'è ancora tanto lavoro da fare e diamo altresì per scontato che gli sviluppatori provvederanno a ottimizzare il comparto tecnico nel corso del tempo, smussando gli spigoli che attualmente caratterizzano l'esperienza.
Le dimensioni sorprendenti della demo, che pesa circa 41 GB, e la già citata interfaccia ancora molto grezza sono due biglietti da visita non propriamente brillanti per un pacchetto che non mancherà di mettere in difficoltà la vostra scheda video, specie laddove vogliate ottenere il massimo dalle novità che i ragazzi di Orbifold Studios hanno inserito nella remaster.
Nel nostro caso, con una RTX 4070 siamo dovuti scendere a importanti compromessi sul fronte della risoluzione effettiva e della qualità degli effetti, optando per i 1440p con DLSS su bilanciato e rinunciando fin da subito alla Frame Generation per via di una latenza un po' troppo marcata sui controlli, anche in presenza di NVIDIA Reflex.
Certo, trattandosi di un vero e proprio festival degli effetti visivi di ultima generazione c'era da aspettarsi una situazione simile, che risulta in qualche modo difficile da mandare giù perché anche con le texture sostituite e gli shader modificati resta evidente la sensazione di trovarsi di fronte a strutture e personaggi che risalgono a vent'anni fa, per quanto abbelliti.
Half-Life 2 RTX rende omaggio all'indimenticabile avventura di Gordon Freeman mentre punta a glorificare le capacità della piattaforma RTX Remix e, per quanto al momento l'esperienza risulti un po' spigolosa e male ottimizzata, non c'è dubbio che le differenze in termini visivi con l'originale del 2004 siano sostanziali. Al di là di quello che sarà il futuro del progetto, ancora ben lungi dall'essere completo, se il classico Valve vi è rimasto nel cuore (oltre che nella libreria Steam) e possedete una configurazione di un certo livello, un giro su Half-Life 2 RTX dovete farlo per forza.
CERTEZZE
- Il Path Tracing rivoluzione l'esperienza sul piano visivo
- È stato effettuato un grande lavoro anche sugli asset
- Il gioco era e rimane un classico
DUBBI
- La demo pesa parecchio e necessita di ottimizzazione
- Pur con tutti gli abbellimenti, l'impianto tecnico sente il peso degli anni
- Alcuni aspetti del gameplay non sono invecchiati benissimo