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900p non per la parità ma per la performance, spiega Ubisoft in relazione al caso di Assassin's Creed Unity

Ecco il comunicato diffuso dalla casa francese

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   10/10/2014

Come anticipato mercoledì, Ubisoft ha cercato di chiarire la propria posizione in merito alla questione della risoluzione di Assassin's Creed Unity su PlayStation 4 e Xbox One. Speriamo di far cosa gradita traducendo il comunicato in modo completo e letterale. Buona lettura.

900p non per la parità ma per la performance, spiega Ubisoft in relazione al caso di Assassin's Creed Unity

Cerchiamo di essere chiari: Ubisoft non pone vincoli ai propri titoli. Non ci permetteremmo mai di limitare la risoluzione di un gioco, e non faremmo mai nulla per diminuire intenzionalmente la qualità di un nostro prodotto.

Il che, naturalmente, ci porta alla questione di Assassin's Creed Unity. Si è parlato molto del gioco, ultimamente, ma non per la pubblicazione di provati, anteprime o feature, bensì per riportare le frasi del senior producer Vincent Pontbriand, frasi che suggerivano come avessimo abbassato intenzionalmente la risoluzione del gioco su PlayStation 4.

"Assolutamente no", ha detto Pontbriand. "Abbiamo impiegato quattro anni per realizzare il miglior gioco che potessimo immaginare. Perché avremmo dovuto fargli un torto del genere?" Il producer ha proseguito dicendo che comprende come tutto sia nato da una recente intervista, aggiungendo però: "Ho semplicemente usato le parole sbagliate quando ho parlato della risoluzione del gioco, e per questo mi scuso."

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Pontbriand è orgoglioso degli sforzi erculei fatti dal team di sviluppo globale che ha lavorato ad Assassin's Creed Unity. Si tratta del primo episodio della serie nato specificamente per le piattaforme next-gen, ed è stato disegnato da zero per offrire un'esperienza completamente nuova. Il che ha implicato ripensare i pilastri del gameplay - movimento, stealth, combattimento - e costruire un mondo come non si è mai visto prima; fornire ai giocatori una libertà inedita; introdurre una modalità cooperativa uniforme e dinamica, e un Arno completamente personalizzabile; creare gli interni di edifici in cui i giocatori possono entrare e da cui possono uscire senza caricamenti. Ha implicato, infine, l'implementazione di enormi folle di personaggi non giocanti, a migliaia, che reagiscono realisticamente a ciò che facciamo.

"Si tratta di cose che ci è consentito fare grazie al nuovo hardware", ha detto Pontbriand riferendosi al numero di personaggi sullo schermo. È chiaro, le folle fanno parte della storia legata alla Rivoluzione Francese, si trattava dunque di un elemento essenziale per l'ambientazione del gioco. "Vogliamo possiate sentire la densità, il caos che c'era in quei giorni. Parigi era una città immensa, con quasi un milione di abitanti, dunque abbiamo aumentato in modo sostanziale il numero dei PNG." Tenete presente che i precedenti episodi di Assassin's Creed supportavano da 100 a 150 personaggi su schermo, mentre con Assassin's Creed Unity si è passato a migliaia di personaggi ed è possibile interagire con ognuno di essi.

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E poi c'è Parigi. Parlare della bellezza di questa città è quasi un cliché, ma allo stesso modo è una cosa innegabile. E la Parigi di Assassin's Creed Unity non fa differenza.

E ancora, la Parigi di Assassin's Creed Unity è unica. Si tratta della prima città nella serie a presentare una scala di 1 a 1, mentre negli episodi precedenti gli edifici erano tre quarti dei corrispettivi reali. Si tratta di un elemento significativo, in quanto "tutto è più grande, pià ampio, più vicino alla realtà", ha detto Pontbriand.

La bellezza dell'ambientazione, la quantità dei PNG, le dimensioni della città e il numero dei substrati tecnici si combinano per rendere questo titolo un vero gioco next-gen, in grado di sfruttare appieno ciò che le nuove console hanno da offrire. Il che, naturalmente, fa sì che alcuni giocatori si chiedano: se si tratta di un vero gioco next-gen, perché non farlo girare a 1080p su tutte e due le console di nuova generazione?

La risposta a tale domanda è semplice e complicata allo stesso tempo. Assassin's Creed Unity spinge i sistemi next-gen più di quanto abbiano mai fatto altri giochi Ubisoft. Basta una rapida occhiata alla grafica - la città, la folla, Arno in movimento - per comprendere quanto bello e quanto "next-gen" il gioco sia davvero.

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La risposta complicata? Eccola. La risoluzione grafica di un gioco non viene determinata fino alle fasi finali del ciclo di sviluppo. È importante capire che il team ha dedicato gran parte degli ultimi mesi a ottimizzare Assassin's Creed Unity perché girasse a 900p con un frame rate stabile di trenta fotogrammi al secondo. Considerando il numero di pixel che vengono mossi - il che rappresenta un impegno sia per la CPU che per la GPU - si tratta di un risultato significativo, in particolar modo perché il gioco esce su console che hanno appena un anno di vita. Come sapete, per qualsiasi hardware vale la regola che più passa il tempo e più diventa semplice ottimizzare il lavoro, anche grazie a strumenti di sviluppo migliori.

Al momento, Assassin's Creed Unity gira a 900p su console. Ma perché "fermarsi" lì? "Sappiamo che molti giochi considerano i 1080p e i 60 frame al secondo lo standard tecnico, specialmente sulle piattaforme next-gen", ha detto Pontbriand.

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"Siamo consapevoli di aver raggiunto i 1080p in alcuni giochi precedenti, incluso Assassin's Creed IV: Black Flag. Tuttavia abbiamo preso la decisione di concentrare le nostre risorse nel consegnare la migliore esperienza di gameplay possibile, e la risoluzione non è che uno dei fattori in gioco. Tutti quei personaggi sullo schermo, i dettagli della città e i vari sistemi che funzionano insieme e le meccaniche co-op hanno un prezzo in termini di risorse. Non volevamo scendere a compromessi in termini di qualità dell'esperienza, ma tutti quegli elementi grafici in più potevano costituire un problema in tal senso."

Dunque, quando visiterete Parigi, prendetevi un minuto per guardarvi intorno. Visitate gli scenari, interagite con la gente per strada, ma soprattutto giocate e perdetevi nel meraviglioso mondo next-gen di Assassin's Creed Unity, un gioco creato da zero per fornire una nuova esperienza in una città senza pari per bellezza e realismo.

"Il nostro obiettivo fin dall'inizio era quello di ridefinire Assassin's Creed per la next-gen", ha detto Pontbriand. Un obiettivo ambizioso, che il team di sviluppo conta di raggiungere nel momento in cui Assassin's Creed Unity arriverà nei negozi, l'11 novembre.