In un lungo articolo su gamesindustry.biz, Rob Fahey ha illustrato la situazione del mercato mobile, arrivando a definirlo ostile verso gli sviluppatori indipendenti. In che senso? Fahey ha ripercorso brevemente la storia dei videogiochi mobile, ricordando come all'inizio fossero il terreno ideale per i nuovi sviluppatori, che potevano realizzare e lanciare i loro prototipi con grande velocità, pur disponendo di budget contenuti.
Purtroppo l'avvenuta crescita del settore ha spostato il focus dallo sviluppo al marketing, come affermato dal CEO di Kabam Kevin Chou. Insomma, a vincere non è più l'idea, ma sono le costose campagne pubblicitarie che hanno permesso a titoli come Clash of Clans e Candy Crush di rimanere in testa alle classifiche per anni. L'unica eccezione sarebbe Pokémon GO, ma se consideriamo i soldi spesi nella promozione, è un'eccezione molto relativa.
L'articolo, che vi invitiamo a leggere nella sua interezza, prosegue con un'analisi davvero interessante del settore, parlando dei budget attualmente necessari per lanciare un titolo sperando di fargli avere successo e concludendo che attualmente l'unico via percorribile da molti studi indipendenti è tornata quella che porta al PC.