Non è ormai un mistero il fatto che Capcom punti molto su Resident Evil 7 Biohazard: al di là del richiamo del marchio, le innovazioni apportate simboleggiano anche la volontà del publisher di dare una nuova spinta alle proprie produzioni, nella missione annunciata di voler diventare il maggiore produttore di videogiochi al mondo.
Tra queste dichiarazioni d'intenti di alto profilo ricade anche l'intenzione di guidare il mercato dei videogiochi basati sulla realtà virtuale, a partire proprio da Resident Evil 7. Il nuovo survival horror è stato studiato per essere un gioco in soggettiva, particolarmente adatto ad essere fruito con i visori e in particolare con PlayStation VR, protagonista di una modalità esclusiva che consente di giocare tutto il titolo con l'headset Sony su PlayStation 4.
L'executive Jun Takeuchi, responsabile del progetto Resident Evil 7, ha riferito nel corso dell'ultimo report annuale del publisher di avere fiducia nell'impatto del gioco in ambito virtuale: "ho delle ottime sensazioni per questa serie, essendoci legato dal primo capitolo", ha affermato, "sono eccezionalmente entusiasta di questo nuovo capitolo, anche perché quest'anno, che chiamiamo l'anno uno della realtà virtuale, faremo un tentativo di prendere il comando di questo nuovo settore di mercato con Resident Evil 7".
Sarà una sfida difficile e c'è molto in palio per Capcom, perché se non dovesse riuscire a soddisfare le aspettative con questo titolo probabilmente si troverà con un grosso investimento andato male e soprattutto un cocente fallimento per quanto riguarda le spinte più innovative all'interno della compagnia, ma Takeuchi è piuttosto convinto delle potenzialità di Resident Evil 7 Biohazard, sia per quanto riguarda il mercato standard dei videogiochi che quello nuovo ed emergente della realtà virtuale.
