Pokémon GO ci ha abituati a storie incredibili, pur nella loro banale assurdità. Quest'ultima che andiamo a raccontarvi non è da meno e, anzi, ha una marcia in più grazie alla criminalità organizzata.
Siamo al lancio del gioco in Giappone e un ragazzo di 23 anni, un colletto bianco, è in giro di notte per un parchetto di Katsushika Ward, Tokyo, a caccia di Pokémon. A un certo punto gli si fa innanzi un altro uomo, 26 anni, che lo chiama dall'altro lato del parco. Anch'egli sta cacciando i Pokémon.
I due iniziano a chiacchierare del gioco e a conoscersi. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che ben presto il ventiseienne gli svela di essere il capo di una banda della Yakuza, la Yamaguchi-gumi.
Il tasso di stranezza è già alle stelle, ma non siamo ancora in fondo alla storia. Lo Yakuza inizia infatti a chiedere all'impiegato di fargli dei favori, uno dei quali è guidare una macchina per lui. Il ventitreenne accetta. Non è chiaro come si sia conclusa quella notte, ma le cronache raccontano che i due si sono rincontrati una settimana dopo e che il capo banda abbia iniziato a minacciare l'altro per via di alcuni graffi che gli avrebbe causato al parabrezza dell'auto. Alla fine gli ha chiesto 150.000 yen (circa 1.400€) di risarcimento danni. L'impiegato lo ha quindi denunciato alla polizia di Tokyo finendo per farlo arrestare il 26 ottobre.
Tutto è bene quel che finisce bene... certo che non ci sono più gli Yakuza di una volta.