Ha destato qualche controversia la recente richiesta di CD Projekt RED di registrare il marchio Cyberpunk, ovviamente in collegamento con lo sviluppo del loro nuovo titolo, Cyberpunk 2077.
I sospetti, legittimi, emergono dal fatto che la parola in questione è di uso ormai molto comune e non necessariamente collegata all'RPG a cui la nuova produzione degli autori di The Witcher si riferisce, nonostante la lunga tradizione di questo. La registrazione del trademark impedirebbe l'utilizzo libero della parola? Per rispondere a questi dubbi è intervenuto direttamente il team di sviluppo, che attraverso Twitter ha chiarito la posizione del gruppo.
Secondo quanto riportato, si tratta di una semplice mossa cautelativa, da utilizzare solo a scopo difensivo. L'idea di CD Projekt RED è di impedire o comunque ostacolare, in questo modo, la decisione di utilizzare uno schema simile di parole per il titolo di un prodotto, ovvero lo stesso Cyberpunk 2077 (di cui ora possiedono i diritti pieni), o "Cyberpunk 2078", per fare un esempio. "Il ruolo del trademark è solo di proteggere le parole, segni distintivi utilizzati per dare titoli a giochi, prodotti e altro", ha riferito il team, non si tratta di un copyright o un brevetto. "Se qualcuno chiamasse il proprio gioco 'John Smith: Adventures in a Cyberpunk Societiy' o '20 short video games set in cyberpunk worlds' in nessun caso sarebbe considerata infrazione ai nostri diritti".
Al di là di questo, del gioco stesso si sa ancora ben poco e probabilmente non ne sapremo molto nel corso di tutto il 2017.