Normalmente quando si parla di microtransazioni, dalla platea si alzano cori di protesta, conditi da fischi e pomodori. Eppure i videogiocatori sotto sotto sembrano apprezzarle moltissimo, al punto che ci spendono sopra una valanga di soldi. Ne avevamo già il sentore grazie al successo di titoli come Overwatch, ma oggi è Michael Pachter a svelarci qualche dettaglio aggiuntivo sul "settore".
Ad esempio pare che il modello dei DLC a pagamento renda molto meno di quello basato sull'acquisto di oggetti in gioco. Più che altro sull'acquisto di casse e affini che danno oggetti casuali.
Pachter fa un esempio diretto di questa tendenza, raccontando di aver saputo da Microsoft e 343 Industries che le microtransazioni di Halo 5: Guardians, i cui DLC sono completamente gratuiti, hanno fruttato più di tutti i DLC lanciati a pagamento per i capitoli precedenti. Insomma, i giocatori non amerebbero spendere per contenuti aggiuntivi, ma sono molto positivi verso i contenuti d'azzardo.
Del resto, come fa notare l'analista ZhugeEX commentando il video su Twitter, i DLC finiscono per dividere la base utente, facendo perdere appeal a un prodotto, mentre le microtransazioni no. Il principio è chiaro: più la base utenti di un gioco è ampia, più il gioco sarà percepito come di successo, più si troverà qualcuno disposto a spenderci soldi sopra. Per questo motivo sono molti i publisher che stanno adottando questo modello per i loro titoli.