Ne avevamo già parlato alcuni giorni fa, ma poi sono spuntati numerosi dettagli inediti su Assassin's Creed Origins e il gioco è tornato di grandissima attualità: prima l'immagine trafugata che mostra il protagonista del nuovo episodio a bordo di una barca; poi le indiscrezioni circa l'ampiezza dello scenario, a quanto pare tre volte più grande di quello di Black Flag; e infine le tante informazioni emerse nelle scorse ore, a cui hanno fatto seguito alcune dichiarazioni ufficiali da parte di Ubisoft: Assassin's Creed Origins includerà un comparto online, come tutti i prossimi titoli della casa francese, e punterà in tal modo a coinvolgere gli utenti per il maggior tempo possibile.
Nel frattempo su alcuni forum si parla di una presentazione ufficiale a brevissimo, il 19 maggio, per far aumentare ulteriormente l'hype in vista della conferenza che si terrà il 12 giugno alle 22.00, ora italiana.
Sembra che il maggior tempo a disposizione degli sviluppatori abbia fatto bene al franchise, che in precedenza doveva sottostare a scadenze annuali. Sebbene il lavoro fosse diviso fra svariati team, infatti, una cadenza biennale eviterà probabilmente la produzione di episodi-fotocopia e la stagnazione dei miglioramenti. Quello più rilevante, per Assassin's Creed Origins, sta nella probabile ispirazione a The Witcher 3: Wild Hunt per quanto concerne struttura e gameplay, il che potrebbe finalmente rappresentare un sostanziale cambio di rotta per la serie. Non solo splendide architetture e un intreccio narrativo appassionante, dunque, ma anche meccaniche di grande spessore, combattimenti più impegnativi e una crescita del personaggio progressiva che permetta di sudare, una volta tanto, le abilità e i potenziamenti necessari per superare determinate sezioni e andare avanti nella storia.
Ci sarà finalmente un nuovo personaggio del presente e verrà dunque ripreso quel dualismo che caratterizza Assassin's Creed dagli albori, ma al contempo gli autori andrano a esplorare un territorio narrativo inedito, quello dell'Egitto fra il 1400 e il 1200 a.C., raccontandoci forse la storia di uno schiavo ribelle, che in qualche modo entra in contatto con i Frutti dell'Eden e decide di fondare una Confraternita per custodirli e fare in modo che non cadano nelle mani sbagliate. Assisteremo insomma alle origini del Credo, a un nuovo inizio da tutti i punti di vista, all'espressione di un potenziale che la serie Ubisoft ha sempre posseduto ma non ha mai sfruttato davvero. Sarà la volta buona?