I videogiocatori spesso si lamentano per le troppe edizioni remastered lanciate sul mercato per le console di ultima generazione, remastered che però portano al successo comprandole in massa. Come fa notare un interessante articolo di Gamesindustry.biz, solo negli ultimi mesi le classifiche di tutto il mondo sono state affollate da diverse edizioni remastered, tra le quali Mario Kart 8 Deluxe, Wipeout, Final Fantasy XII e, soprattutto, Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, le cui vendite hanno sorpreso Activision stessa. Attualmente tra PlayStation 4 e Xbox One sono state pubblicate circa ottanta rimasterizzazioni (il dato parte da novembre 2013), che fanno circa il 15% del totale dei titoli lanciati per le due console.
Come mai il fenomeno ha raggiunto queste dimensioni? A spiegarlo ci ha pensato l'analista di NPD Mat Piscatella, che ha notato come le edizioni remastered siano molto meno rischiose della produzione di nuovi tripla A. È vero che spesso vendono meno, ma i costi di sviluppo sono enormemente ridotti e si tratta di progetti che possono essere dati in outsourcing senza problemi, evitando di occupare risorse degli studi di sviluppo impegnati nelle nuove produzioni. Certo, molto dipende dall'età dei titoli e dalla piattaforma su cui vanno portati (su PC è più difficile realizzare un port, vista la natura multiforme dell'hardware e le diverse esigenze dell'utenza), ma in generale non ci sono controindicazioni in queste operazioni.
Secondo Piscatella, edizioni rimasterizzate e port diverranno sempre più centrali nei primi anni di vita delle nuove console, per via dell'incremento dei costi e dei tempi di sviluppo, che renderanno sempre più lungo il processo di portare un nuovo gioco sul mercato. Insomma, dare una rinfrescata al catalogo permetterà di offrire velocemente nuovi giochi al pubblico che, come già detto, sembra comunque gradire queste operazioni, premiandole a suon di dollari.