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Un rivenditore austriaco ha deciso di non vendere più Xbox per protesta contro l'Xbox Game Pass

Cominciano le proteste da parte dei rivenditori contro l'Xbox Game Pass

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/01/2018

Il recente annuncio di Microsoft sull'introduzione delle esclusive Xbox direttamente all'interno del Game Pass dal giorno di lancio è indubbiamente positiva per tutti gli utenti, non altrettanto forse per i rivenditori, come dimostra questa particolare iniziativa.

Il rivenditore austriaco Gameware KG, che opera anche nella vendita online e ha una storia piuttosto consolidata nel proprio paese, ha deciso di reagire in maniera alquanto drastica: smettendo di vendere e trattare console Microsoft. Secondo il rivenditore in questione, con la recente decisione della compagnia di Redmond è diventato chiaro che trattare le console della famiglia Xbox "non porta alcun profitto e solo impegni, se Microsoft vuole ottenere profitti da sola anche nella vendita del software".

L'Xbox Game Pass è effettivamente un'iniziativa che taglia fuori il tradizionale mercato retail, al di là della vendita diretta delle card prepagate per l'abbonamento, ma c'è da dire che il recente potenziamento del servizio riguarda solo i titoli first party, dunque la reazione di Gameware KG sembra alquanto esagerata. In ogni caso, la questione non è da sottovalutare, perché iniziative di questo tipo non vanno decisamente incontro alle esigenze dei rivenditori, scavalcandoli di netto e ponendo dei vantaggi diretti ai consumatori, dunque non è detto che questo del negozio austriaco sia destinato a rimanere un caso isolato. Microsoft ha peraltro confermato che i titoli Play Anywhere del Game Pass possono essere giocati anche su PC.