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Secondo una ricerca, più di uno sviluppatore su dieci utilizzerà le casse premio nei suoi prossimi giochi

Il motivo: l'aumento eccessivo dei costi di sviluppo

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   27/01/2018

I costi di sviluppo dei videogiochi sono aumentati moltissimo negli ultimi anni, ormai le testimonianze che lo dimostrano sono diverse e sono difficilmente confutabili da gente che non sia del settore.

Molti legano a questo dato di fatto l'impiego di altre tecniche di monetizzazione come le microtransazioni e le casse premio, che sfruttano sistemi psicologici già ampiamente studiati e usati dal gioco d'azzardo per aumentare il coinvolgimento dei giocatori (e fargli spendere di più).

Nonostante le polemiche degli scorsi mesi, pare che l'industria dei videogiochi non tornerà e indietro sull'uso di questi sistemi. Stando infatti a una ricerca condotta per la Game Developers Conference 2018, cui hanno partecipato più di 4000 sviluppatori, l'11% dei rispondenti introdurrà casse premio nei suoi prossimi giochi, il 22% introdurrà microtransazioni tradizionali e il 23% dei DLC. Vediamo il grafico completo: