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Il successo dell’edizione rimasterizzata di Shadow of the Colussus dimostra che non riusciamo a staccarci dal passato?

Il successo di Shadow of the Colossus fa pensare

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/02/2018

Possibile che un'edizione rimasterizzata di un gioco con ormai diversi anni sulle spalle venda più dell'originale? Nel 2018 sì, visto che Shadow of the Colossus per PlayStation 4 sembra essere destinato a superare la versione PlayStation 2 di se stesso:

"il remake di Shadow of the Colossus ha conquistato la vetta della classifica britannica nella settimana d'esordio, superando la concorrenza di Monster Hunter: World e EA Sports UFC 3. Ebbene, secondo i dati riferiti da Chart-Track, le vendite fisiche hanno superato del 73% quelle raggiunte dall'edizione originale del titolo, pubblicata nel febbraio del 2006 su PlayStation 2. I numeri considerati non includono pertanto le copie vendute sul mercato digitale."

Come già sottolineato in altre circostanze, sarebbe ormai corretto parlare di "mercati dei videogiochi" più che di un singolo mercato. Lo stesso settore tradizionale sta mostrando dei segnali che puntano verso l'atomizzazione e il successo delle edizioni rimasterizzate dei vecchi titoli è uno di essi. Sembra che i nuovi modelli economici, che non sono indolore per la cultura videoludica, abbiamo gettato alcuni giocatori in una specie di sconforto senza ritorno; persone per cui la prospettiva di "rigiocare" con dei classici modernizzati è infinitamente più allettante di quella di giocare con le nuove uscite, percepite come incomplete, deludenti e, a volte, semplicemente insignificanti, pur a fronte di raggiungimenti tecnici notevoli.

Già il successo di Crash Bandicoot n'Sane Trilogy dell'anno scorso doveva suggerirci qualcosa, ma oramai i casi vanno moltiplicandosi (basti considerare il numero di riedizioni che vengono annunciate da un po' di tempo a questa parte) e, in particolare, quello di Shadow of the Colossus, sembra avere un significato particolare: se continua a vendere a questi ritmi rischia in un certo senso di smentire se stesso. Insomma, possibile che l'opera seconda di Fumito Ueda passi dall'essere un titolo di nicchia a uno di successo capace di attirare milioni di videogiocatori?Shadow of the Colossus è sulla bocca di tutti da anni. Non stiamo parlando di un titolo dimenticato, ma di uno che viene citato con deferenza ogni volta che si parla di videogiochi dall'alto potenziale artistico dell'epoca PlayStation 2. Ha avuto anche un'edizione rimasterizzata, ignorata dai più, in epoca PlayStation 3. Quindi, cosa ha convinto quelli che non l'avevano acquistato allora, nonostante se ne sia sempre parlato come di un capolavoro assoluto, a farlo oggi?

Ampliando il discorso: cos'è cambiato nel mercato dei videogiochi rispetto a dodici anni fa? Possibile che ci sia una fetta di videogiocatori così legata al passato (non è detto che sia formata necessariamente dai più vecchi) da non attendere altro che di tornarci, videoludicamente parlando? Di nostro siamo contenti che un titolo di questo calibro venda bene e sia conosciuto da molte più persone di quanto non lo fosse prima, ma cionondimeno è impossibile non farsi delle domande, perché sembra che per questi videogiocatori i titoli del presente abbiano in buona parte fallito.

Il successo dell’edizione rimasterizzata di Shadow of the Colussus dimostra che non riusciamo a staccarci dal passato?