Prima di cominciare, leggiamo che cos'è il ray tracing, rubando la descrizione che ne dà Wikipedia: "Il Ray tracing è una tecnica generale di geometria ottica che si basa sul calcolo del percorso fatto dalla luce, seguendone i raggi attraverso l'interazione con le superfici. È usato nella modellazione di sistemi ottici, come lenti per fotocamere, microscopi, telescopi e binocoli. Il termine viene utilizzato anche per un preciso algoritmo di Rendering nel campo della Computer grafica 3D, in cui le visualizzazioni delle scene, modellate matematicamente, vengono prodotte usando una tecnica che segue i raggi partendo dal punto di vista della telecamera piuttosto che dalle sorgenti di luce. Produce risultati simili al ray casting ed allo scanline rendering, ma semplifica alcuni effetti ottici avanzati, ad esempio un'accurata simulazione della riflessione e della rifrazione, restando abbastanza efficiente da permetterne l'uso in caso si voglia ottenere un risultato di alta qualità."
Dell'argomento abbiamo già parlato in uno speciale, ma vogliamo approfittare di questa occasione per dare qualche chiarimento, resosi necessario dopo l'emersione di un'informazione apparentemente allarmante, ma che se decontestualizzata non dice in realtà moltissimo. Stiamo parlando del fatto che la demo dell'Unreal Engine recentemente mostrata alla GDC 2018 da Nvidia ed Epic Games, creata proprio allo scopo di dimostrare le capacità del ray tracing, richiedesse la bellezza di cinque Nvidia Titan V per girare fluidamente, ossia di una potenza di circa 110 TFLOPS.
Di fronte a un numero del genere, molti si sono chiesti come abbiamo potuto pensare di vedere utilizzato il ray tracing in tempo reale con le console di nuova generazione, visto che noi stessi prevediamo che abbiano circa 12-14 TFLOPS di potenza. In realtà le due cose non sono in contraddizione, perché semplicemente il ray tracing può essere applicato a diversi livelli.
Insomma, la demo di Epic e Nvidia è solo un modo per mostrare le meraviglie che ci aspettano e vendere le librerie RTX di Nvidia, più che per dare effettivamente contezza di ciò che giocheremo nel prossimo futuro. Come scritto, l'applicazione del ray tracing su PlayStation 5 e sulla nuova Xbox sarà inizialmente limitata e probabilmente dovremo attendere le console della generazione successiva per avere qualcosa di paragonabile a quanto visto in quella demo. Più realistica la scena in ray tracing di Metro Exodus, presentata sempre in occasione della GDC, che si avvicina maggiormente a quello che sicuramente potremo giocare con la nuova generazione di schede grafiche per PC e, si spera, con le future console.