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Nintendo: il presidente Tatsumi Kimishima spiega perché lascerà il proprio incarico a giugno

NOTIZIA di Davide Spotti   —   02/05/2018

Come abbiamo riportato la scorsa settimana, il presidente di Nintendo, Tatsumi Kimishima, ha annunciato che lascerà il proprio incarico alla fine di giugno e verrà sostituito da Shuntaro Furukawa. In una recente intervista il dirigente giapponese ha spiegato i motivi che lo hanno convinto a farsi da parte per lasciare spazio al nuovo corso. Alla base della decisione c'è il riassetto delle cariche e il maggiore potere decisionale assegnato ai senior manager più giovani.

"Quando ho assunto il ruolo di presidente, mentre Nintendo Switch era ancora in sviluppo, mi è stato chiesto quali fossero i miei doveri. Una delle mie più grandi responsabilità all'epoca era quella di lanciare la piattaforma e proporla ai consumatori proprio come avevamo previsto", spiega Kimishima.

"Il mio secondo ruolo è stato quello di modificare la nostra struttura direttoriale per accelerare il processo decisionale e l'esecuzione su una varietà di progetti che i membri del team dirigente stavano prendendo in considerazione in quel momento. Servive gente per supportarlo ed era essenziale costruire una struttura che permettesse alla nuova generazione di giocare un ruolo attivo", ha proseguito.

"Mentre avanzavamo con l'autorità delegante, inclusa l'autorità per la gestione societaria, abbiamo creato un sistema in cui i senior manager più giovani sarebbero stati in grado di agire. Negli ultimi due anni, hanno dato dimostrazione di quello che sono in grado di realizzare. I nostri ultimi risultati finanziari sono di gran lunga migliori di quanto inizialmente previsto, il che spiega i risultati dei nostri sforzi compiuto fino a oggi. Il mio successore, Mr. Furukawa, ha lavorato con me come General Manager del dipartimento di pianificazione aziendale per far avanzare le nostre operazioni. Ha pienamente sviluppato ciò che sarà questo sistema di leadership collettiva che abbiamo creato, quindi credo che questo sia il momento perfetto per un cambio della presidenza".