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L'accordo tra Samsung e BOE che fa felice anche Apple: niente più limitazioni per i display degli iPhone?

BOE verserà royalties a Samsung Display, ponendo fine alle cause legali sui brevetti AMOLED che avevano messo a rischio la distribuzione di alcuni modelli di iPhone negli Stati Uniti d'America.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   19/11/2025
Accordo BOE Samsung

Dopo anni di tensioni e procedimenti giudiziari in più Paesi, BOE e Samsung Display hanno raggiunto un'intesa che mette fine a una delle controversie più rilevanti nel settore dei pannelli OLED. L'accordo prevede il pagamento di royalties da parte di BOE per l'utilizzo di tecnologie ritenute protette da proprietà intellettuale di Samsung.

Il contenzioso tra le due società è stato tra i più osservati dell'industria dei display, dato il ruolo centrale che entrambe ricoprono nelle forniture per smartphone di fascia alta. Le indagini dell'International Trade Commission statunitense avevano portato a conclusioni sfavorevoli per BOE, alimentando l'ipotesi di ripercussioni sul mercato e sugli equilibri della filiera tecnologica. Il timore riguardava non solo le restrizioni all'importazione negli Stati Uniti, ma anche l'impatto sulla percezione delle tecnologie prodotte in Cina.

La scelta di raggiungere un accordo sembra quindi motivata dalla necessità di evitare ulteriori danni economici e commerciali, in un momento in cui BOE cerca di mantenere la propria presenza nel segmento premium degli OLED destinati ai principali produttori di smartphone.

L'accordo tra Samsung e BOE

Il punto centrale della controversia riguardava la presunta violazione di brevetti AMOLED da parte di BOE e di alcuni rivenditori di ricambi. Samsung Display aveva chiesto all'ITC di bloccare l'ingresso negli Stati Uniti di pannelli e componenti che, secondo l'azienda coreana, utilizzavano tecnologie sviluppate internamente nel corso di molti anni. Nel luglio 2025, l'ITC aveva accolto le accuse, affermando che BOE avrebbe acquisito e impiegato segreti industriali in modo illecito. Le dichiarazioni dell'ente parlavano di rischi significativi per Samsung e di un danno potenziale al mercato statunitense.

Gli iPhone di Apple sono tra i più importanti dispositivi che utilizzano display BOE, almeno su alcuni modelli
Gli iPhone di Apple sono tra i più importanti dispositivi che utilizzano display BOE, almeno su alcuni modelli

La conseguenza più rilevante era la proposta di un divieto di importazione quasi quindicennale degli AMOLED prodotti da BOE, con l'emissione di un Limited Exclusion Order che, pur non bloccando i dispositivi già commercializzati con i pannelli cinesi, avrebbe comunque frenato pesantemente la distribuzione diretta dei display. L'insolita durata della misura era stata calcolata sommando i periodi di sviluppo delle diverse tecnologie interne ritenute coperte da proprietà intellettuale.

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Questa prospettiva aveva generato preoccupazioni tra i produttori cinesi di schermi, timorosi che gli OEM potessero ridurre la loro fiducia nell'offerta proveniente dalla Cina. Per BOE la situazione risultava particolarmente delicata: le difficoltà di qualità nella produzione dei pannelli destinati agli iPhone erano note da tempo, e l'aggiunta di limitazioni commerciali negli Stati Uniti rischiava di indebolire ulteriormente la posizione dell'azienda.

Nonostante ciò, Apple aveva comunque inserito BOE tra i fornitori per la gamma iPhone 17, ma solo per i dispositivi destinati al mercato cinese. Una scelta che restringe la quota effettiva affidata alla società a una frazione minima, stimata intorno all'1% del totale dei pannelli AMOLED necessari per la serie. L'accordo con Samsung Display consente ora a BOE di rimuovere un elemento di incertezza che pesava sulla strategia globale dell'azienda.