56

Acquisizione Activision Blizzard: spaccatura all'interno dell'antitrust USA

Pare che ci sia una spaccatura all'interno della Federal Trade Commission (FTC) per il caso dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Acquisizione Activision Blizzard: spaccatura all'interno dell'antitrust USA
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/12/2022

Il caso dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft per circa 69 miliardi di dollari continua a far discutere. Nelle scorse ore, infatti, è emerso che la Federal Trade Commission (FTC), l'organo antitrust USA, sarebbe spaccata al suo interno sul comportamento da tenere riguardo alla transazione. Il conflitto è tale che potrebbe spianare la strada per l'approvazione, seppur condizionata.

Stando a una fonte interna, almeno uno dei commissari di area democratica avrebbe espresso parere favorevole alla fusione, il che potrebbe rivelarsi un problema per la presidente della FTC, Lina Khan, che stando agli addetti ai lavori vorrebbe sfruttare il caso per aumentare le sue credenziali di garante contro gli accordi tra le grandi compagnie tecnologiche.

Sempre secondo fonti interne, sarebbe proprio la Khan a spingere per fare causa a Microsoft, così da bloccare la transazione. Lei stessa a giugno 2022 si era espressa in modo molto dubbioso sull'intero affare, affermando pubblicamente che sarebbe stato oggetto di indagini accurate. Il mese scorso, Politico aveva riportato che la causa legale era probabile, perché il personale dell'agenzia era scettico nei confronti delle argomentazioni di Microsoft.

Christine Wilson, l'unico commissario di orientamento repubblicano della FTC, ha già fatto sapere di essere favorevole all'acquisizione. L'aggiunta del voto favorevole di un commissario democratico, la cui identità è ancora incerta (Rebecca Slaughter, la più accreditata, o Alvaro Bedoya) creerebbe una situazione di equilibrio totale all'interno della commissione.

Stando alla fonte del New York Post, starebbe quindi prendendo sempre più piede l'ipotesi di accettare l'acquisizione, dettando però alcune condizioni. La Khan stessa potrebbe presto capitolare e accettare un compromesso, per non ritrovarsi con una votazione 2-2, che non solo confermerebbe l'accordo, ma rischierebbe anche di minare la sua autorità sulla FTC. Per questo motivo la Khan starebbe cercando di evitare il voto e di crearsi una scappatoia, in modo da non uscirne sminuita.