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Activision Blizzard: ulteriore causa legale per molestie sessuali avviata da una dipendente

Activision Blizzard è di nuovo al centro delle accuse: è stata avviata una nuova causa legale per molestie sessuali.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   25/03/2022

Activision Blizzard è di nuovo sotto accusa. Una dipendente ha dato il via a una causa legale per molestie sessuali. La donna, che usa il nome fittizio "Jane Doe", è rappresentata dall'avvocato Lisa Bloom.

L'accusa spiega: "Per anni, l'ambiente da confraternita di Activision Blizzard ha reso possibile un dilagante sessismo, molestie e discriminazione con 700 incidenti sotto lo sguardo di Robert Kotick."

Doe ha iniziato a lavorare per Activision Blizzard nel 2017 come assistente amministrativa senior per gli esecutivi del dipartimento IT della compagnia. I problemi sono iniziati sin dal primo giorno. Durante il "pranzo di iniziazione", è stata spinta a bere degli shot di tequila e la leadership dell'azienda le ha detto che avrebbe dovuto dire a tutti i dipendenti un "segreto imbarazzante" su di sé.

Doe afferma che le è spesso stato chiesto di bere alcol durante il suo periodo di permanenza nell'azienda. Inoltre, riceveva commenti sessisti, veniva toccata e spinta a giocare a Jackbox, un gioco che spesso chiede ai partecipanti di trovare "risposte creative" a domande che tendono a essere di natura sessuale.

Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard
Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard

Doe ha poi iniziato a vestirsi in modo tale da non attirare l'attenzione dei colleghi e ha cercato di parlare del problema, ma le è stato risposto che stavano solo "cercando di essere amichevoli". Le sarebbe anche stato chiesto di non svelare pubblicamente le proprie preoccupazioni per non "danneggiare" Activision Blizzard.

Successivamente, Doe si è ritrovata a dover affrontare un ambiente di lavoro ostile e le è stato reso impossibile cambiare dipartimento. Alla fine, dopo aver scritto all'allora presidente di Blizzard Allen Brack, le è stato offerto un ruolo differente, ma in una posizione inferiore e con uno stipendio inferiore.

L'accusa chiede anche che Activision Blizzard implementi un "dipartimento di Risorse Umane che cambi i propri dipendenti in modo regolare così da evitare conflitti di interessi con la direzione, chiede di lavorare con una società di investigazione neutrale e di licenziare l'amministratore delegato Bobby Kotick". Inoltre, viene chiesto che vengano pagate le spese mediche, i guadagni perduti e che venga pagata una cifra riparatoria.

Da non molto, inoltre, Activision Blizzard è stata denunciata dalla famiglia di un'impiegata suicida.