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Anche Google ha messo in guardia sul rischio che l'intelligenza artificiale faccia estinguere l'umanità

Anche il CEO di Google si è messo in coda a quelli che temono che l'intelligenza artificiale possa portare all'estinzione del genere umano.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   27/06/2025
Il CEO di Google

Se negli ultimi tempi avete acceso un qualsiasi apparecchio elettronico moderno, non vi sarà sfuggito che l'intelligenza artificiale generativa è ormai ovunque. Le grandi aziende ci stanno investendo sopra miliardi di dollari, in una corsa che sembra ormai essere inarrestabile. Una di queste aziende è Google, il cui capo, Sundar Pichai, si è appena unito al coro di quelli che avallano i report che suggeriscono che esista una probabilità del 99,999999% che l'IA possa portare alla fine dell'umanità.

Dichiarazioni surreali?

Pichai ha toccato l'argomento parlando con Lex Fridman in un recente episodio del suo podcast, in cui ha dichiarato, commentando un'affermazione di Sam Altman di OpenAI, secondo cui l'AGI (intelligenza artificiale generale), avrà un impatto minimo sulla società nei prossimi cinque anni: "Sono ottimista riguardo agli scenari p(doom) (probabilità di catastrofe), ma... il rischio di fondo è in realtà piuttosto elevato."

Come non mettere un'immagine di Shodan, in questi casi?
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Secondo Pichai, l'umanità potrebbe unirsi per evitare che avvenga la catastrofe. Sam Altman aveva precedentemente affermato che la tecnologia sarà abbastanza intelligente da impedire a se stessa di decretare la fine dell'umanità.

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Si tratta di un'affermazione audace, nonché inquietante, con il mondo che appare sempre più diviso riguardo allo sviluppo dell'IA. In effetti, vedere quelli che stanno mettendo l'IA anche nei tostapane, parlare di un grosso rischio di estinzione del genere umano a causa loro fa un certo effetto, anche in virtù di alcuni fatti emersi nelle scorse settimane, come le dichiarazioni dell'ex ricercatore di OpenAI Daniel Kokotajlo, secondo cui Elon Musk, Sam Altman e Ilya Sutskever avrebbero fondato OpenAI come "forza di contrapposizione" al piano del CEO di DeepMind, Demis Hassabis, di diventare un "dittatore" dell'AGI. Ricordiamo che Hassabis sviluppava videogiochi, prima di lanciarsi nel mondo dell'intelligenza artificiale generativa (Republic: The Revolution è suo). Recentemente ha affermato che l'AGI potrebbe essere all'orizzonte, ma ha avvertito che la società potrebbe non essere pronta per tutto ciò che comporta, tanto da non riuscire a dormirci la notte.