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Anthem, i piani di BioWare per contrastare i giocatori tossici

BioWare ha approntato una strategia per rispondere col pugno di ferro ad eventuali comportamenti razzisti o sessisti della community di Anthem

NOTIZIA di Davide Spotti   —   08/10/2018

In vista del lancio di Anthem, attualmente pianificato per il 22 febbraio 2019, BioWare dice di essersi prodigata per limitare la tossicità della community. Un problema tristemente noto e ormai comune a molti titoli focalizzati sulla componente multiplayer online.

Il senior system designer Christ Schmidt ha dichiarato di avere a cuore la questione e ha fatto riferimento ai criteri formulati grazie alla cosiddetta Free Play Alliance, l'accordo di collaborazione con cui più di trenta compagnie - tra le quali Blizzard, Epic e la stessa BioWare - si sono impegnate a sviluppare politiche comuni per combattere i comportamenti razzisti e sessisti che spesso si manifestano durante le esperienze di gioco condivise.

Secondo Schmidt, la parte più complessa della questione è che non è possibile conoscere a priori quanto sarà tossica la community di un determinato titolo prima che esso giunga sul mercato. Senza entrare nello specifico, lo sviluppatore garantisce però che il team è al lavoro per ridurre il più possibile l'incidenza di questi atteggiamenti all'interno di Anthem.

"L'approccio che abbiamo intrapreso è proattivo: studiare le migliori pratiche e i casi di successo che si sono verificati all'interno nell'industria videoludica, e applicare alcuni di questi principi in Anthem", spiega Schmidt. "Per il momento non posso entrare nei dettagli, ma ho un piano per affrontare qualsiasi tipo di community che si insedierà su Anthem".

Vi ricordiamo che pochi giorni fa Anthem ha raggiunto la fase alpha ed è quindi pressoché completo dal punto di vista dei contenuti.