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Apple non creerà mai il suo motore di ricerca, il VP Senior di Apple spiega perché

Creare un motore di ricerca in-house sarebbe troppo costoso e andrebbe contro il modello aziendale di Apple, concentrato sulla privacy.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   27/12/2024
L'iPad Pro

Eddy Cue, vicepresidente senior dei servizi Apple, ha recentemente confermato che Apple non intende sviluppare un proprio motore di ricerca per competere con Google. Secondo Cue, una simile impresa richiederebbe investimenti di miliardi di dollari e anni di sviluppo. Le sue dichiarazioni sono emerse in un documento presentato al Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti, dove Apple partecipa alla fase finale del caso antitrust contro Google. Al centro del dibattito c'è l'accordo multimiliardario che rende Google il motore di ricerca predefinito su Safari.

Il legame tra Apple e Google

Apple riceve circa 20 miliardi di dollari l'anno da Google per mantenere il suo motore di ricerca come opzione predefinita su Safari. Questa partnership è economicamente vantaggiosa per entrambe le aziende, ma è finita nel mirino del DOJ per questioni di monopolio. Cue ha sottolineato che, se l'accordo venisse interrotto, Apple avrebbe solo due scelte entrambe problematiche: permettere agli utenti di continuare a utilizzare Google come opzione, ma senza ricevere alcun ricavo; oppure rimuovere completamente Google come opzione, decisione che scontenterebbe molti utenti abituati al motore di ricerca di Mountain View.

La fotocamera dell'iPhone 16 Pro.
La fotocamera dell'iPhone 16 Pro.

Cue ha chiarito che lanciare un motore di ricerca Apple non è una strada percorribile, sia per i costi elevati che per il modello di business dell'azienda, che si basa sulla protezione della privacy degli utenti. Per rendere un motore di ricerca economicamente sostenibile, Apple dovrebbe integrare la pubblicità mirata, un approccio che si scontrerebbe con i suoi principi aziendali. Inoltre, Cue ha evidenziato come i chatbot AI rappresentino il futuro delle ricerche online, suggerendo che Apple potrebbe concentrare i suoi sforzi in quell'ambito piuttosto che competere direttamente con Google.

L'impatto delle proposte del DOJ

Il DOJ ha proposto di vietare a Google di stringere accordi esclusivi di lungo termine, ma Cue avverte che tali restrizioni potrebbero danneggiare Apple. Secondo lui, solo Apple può decidere quali collaborazioni sono più adatte per soddisfare le esigenze dei suoi utenti. Le soluzioni imposte dal DOJ rischierebbero di limitare le capacità di Apple di offrire un'esperienza di qualità ai propri clienti.

L'annuncio di Apple Intelligence.
L'annuncio di Apple Intelligence.

Le parole di Cue sottolineano come Apple preferisca rafforzare la sua partnership con Google piuttosto che lanciarsi in un mercato complesso e costoso come quello dei motori di ricerca. La priorità per Apple rimane quella di bilanciare innovazione e privacy, evitando di compromettere i suoi valori aziendali fondamentali.