Durante la conference call sui risultati del secondo trimestre fiscale, il CEO di Apple Tim Cook ha fornito nuove indicazioni sull'impatto dei dazi commerciali statunitensi imposti dall'amministrazione Trump. Secondo le stime dell'azienda, le attuali politiche tariffarie globali costeranno ad Apple almeno 900 milioni di dollari solo in questo trimestre, a meno di ulteriori modifiche o nuovi dazi nel corso dei prossimi mesi.
Cook ha precisato che questa stima si basa sulle condizioni attuali e su alcuni fattori unici del trimestre in corso, invitando quindi a non utilizzarla come base per previsioni future. Tuttavia, si tratta della dichiarazione più esplicita fatta finora dall'azienda sull'impatto diretto delle tariffe.
Produzione spostata fuori dalla Cina per limitare i danni
Il CEO ha spiegato che, nel trimestre di giugno, la maggior parte degli iPhone venduti negli Stati Uniti sarà prodotta in India, mentre iPad, Mac, Apple Watch e AirPods proverranno prevalentemente dal Vietnam. Per le vendite fuori dagli USA, invece, la Cina continuerà a essere la principale base di produzione. Si tratta di un chiaro tentativo di Apple di diversificare la propria supply chain, nel tentativo di limitare l'esposizione diretta ai dazi più alti.
Una parte significativa dell'impatto previsto deriva da una tariffa del 20% collegata al provvedimento IEEPA di febbraio, che colpisce le importazioni negli Stati Uniti di prodotti fabbricati in Cina. A questo si aggiunge un dazio aggiuntivo del 125% su alcune categorie di accessori e servizi AppleCare, portando il totale per questi articoli fino al 145% per il mercato cinese.
Vision Pro, iPhone e Mac attualmente esclusi dai dazi globali
Cook ha anche chiarito che la maggior parte dei prodotti principali di Apple - inclusi iPhone, Mac, iPad, Apple Watch e Vision Pro - non è attualmente soggetta ai dazi reciproci annunciati ad aprile. Tuttavia, il Dipartimento del Commercio statunitense ha avviato un'indagine (nota come Section 232) che potrebbe portare a nuove restrizioni sulle importazioni di semiconduttori e dispositivi che li contengono, lasciando intendere che l'esposizione tariffaria futura potrebbe aumentare.
Tim Cook ha evitato di sbilanciarsi sulle prospettive per i prossimi trimestri, ma ha sottolineato che Apple continuerà a gestire l'azienda "con decisioni ponderate e deliberate", come ha sempre fatto. Ha anche ribadito che i 900 milioni di dollari previsti sono un impatto "gestibile", anche se la situazione potrebbe peggiorare se i dazi dovessero aumentare o estendersi ad altre categorie di prodotto.