Arm, il colosso britannico che domina il settore delle architetture per processori, sta considerando di rivoluzionare il proprio modello di business. Secondo informazioni emerse durante un recente processo con Qualcomm, l'azienda prevede di aumentare fino al 300% le royalty per l'uso delle sue tecnologie e di iniziare a progettare chip propri. Questo cambiamento segnerebbe una svolta epocale per un'azienda storicamente focalizzata sulla concessione di licenze.
Royalty alle stelle: una strategia ad alto rischio
Attualmente, Arm genera entrate concedendo in licenza le sue architetture a giganti del settore come Apple, Qualcomm e MediaTek. Tuttavia, i ricavi annuali dell'azienda-3,23 miliardi di dollari nel 2024-sono modesti rispetto ai profitti realizzati dai suoi clienti che utilizzano i design Arm. Per questo, dal 2019, il progetto "Picasso" mira a incrementare di un miliardo i ricavi annuali dagli smartphone entro il 2029, sfruttando l'architettura Armv9. Tuttavia, produttori come Apple e Qualcomm, che sviluppano chip in casa, potrebbero aggirare l'aumento dei costi, riducendo la dipendenza da Arm.
Un altro elemento della nuova strategia è l'ingresso di Arm nel mercato della progettazione di chip completi. Questo rappresenterebbe un cambio di paradigma, trasformando Arm da partner neutrale a potenziale concorrente per aziende come Qualcomm e MediaTek, che attualmente si basano sui design Arm per produrre processori. Masayoshi Son, amministratore delegato di SoftBank (che possiede il 90% di Arm), sostiene questa mossa per espandere la presenza di Arm nei settori dei PC e dei data center, ma la scelta potrebbe inasprire i rapporti con i clienti storici.
L’incertezza delle licenze preoccupa i clienti
Durante il processo contro Qualcomm, è emerso che l'aumento delle royalty ha già creato tensioni. Samsung, ad esempio, ha ridimensionato un accordo di fornitura di chip con Qualcomm, citando l'incertezza derivante dai rapporti tra le due aziende e Arm. Se Arm decidesse di produrre chip proprietari, potrebbe complicare ulteriormente le relazioni con i partner, minacciando di ridisegnare gli equilibri dell'industria.
Con l'aumento delle royalty e il possibile ingresso nel mercato dei chip, Arm rischia di alienare alcuni dei suoi principali clienti. Tuttavia, se riuscirà a bilanciare le sue ambizioni senza compromettere i rapporti esistenti, l'azienda potrebbe aprire nuove strade per la crescita e consolidare la sua posizione nel settore tecnologico globale.