Un gruppo di artisti, precedentemente coinvolti nel programma di beta testing di Sora, il modello di video generativi di OpenAI, ha diffuso l'accesso al sistema in segno di protesta. L'iniziativa è accompagnata da un'accusa rivolta alla società di sfruttare i creativi per "ricerca e sviluppo non retribuiti" e operazioni di marketing, senza un adeguato riconoscimento o compenso.
Le accuse
Secondo un post pubblicato su Hugging Face, gli artisti coinvolti nel programma avrebbero reso disponibile il modello per generare video, replicando le demo ufficiali di OpenAI. Poco dopo, OpenAI ha interrotto l'accesso al sistema. Nella loro lettera aperta, gli artisti hanno definito la loro partecipazione un tentativo di "art washing", ossia l'utilizzo dell'arte per legittimare un prodotto tecnologico corporativo.
La lettera denuncia pratiche scorrette, affermando: "Non siamo contro l'uso della tecnologia AI come strumento artistico. Siamo però contrari al modo in cui questo programma è stato organizzato e a come l'AI si sta plasmando per una possibile release pubblica".
Reazioni di OpenAI
Interrogata sulla fuga di Sora, OpenAI ha dichiarato che il programma di accesso anticipato è volontario e mirato a raccogliere feedback per garantire sicurezza e usabilità. In una nota, il portavoce di OpenAI ha sottolineato: "Sora è in fase di ricerca. Abbiamo coinvolto centinaia di artisti per migliorare il modello, offrendo accesso gratuito e supporto tramite sovvenzioni ed eventi".
Oltre a denunciare l'assenza di retribuzione, gli artisti criticano anche le politiche di approvazione dei contenuti: ogni video generato deve essere autorizzato da OpenAI prima della condivisione. Questo controllo è stato visto come un limite alla libertà creativa e una dimostrazione della poca fiducia dell'azienda verso i collaboratori.
Il modello Sora è stato annunciato da OpenAI a febbraio, ma il suo lancio è stato più volte posticipato. Sebbene il rilascio fosse previsto entro la fine dell'anno, i recenti sviluppi sollevano dubbi sul destino del progetto. OpenAI ha dichiarato che l'obiettivo principale rimane garantire che il modello sia sicuro e sostenibile prima di una release globale.