C'è un che di catartico nel reveal di Assassin's Creed Mirage, il nuovo capitolo della serie Ubisoft che ci metterà nei panni di un giovane Basim Ibn Ishaq sullo sfondo di una Baghdad agitata dal periodo conosciuto come l'anarchia di Samarra, fra l'861 e l'870 dopo Cristo.
Se vogliamo, si tratta della chiusura di un cerchio: il futuro del franchise risiede nel suo passato, non solo dal punta di vista delle ambientazioni, che dovrebbero includere la Costantinopoli visitata un paio di secoli dopo da Altair Ibn-La'Ahad, ma anche e soprattutto dal punto di vista delle meccaniche, che a quanto si dice perderanno la forte caratterizzazione RPG dell'ultima trilogia in favore di un ritorno alle origini. Appunto.
Chi ha giocato Assassin's Creed Valhalla sa bene chi sia Basim, ma la storia che Ubisoft intende raccontare è del tutto inedita e rivela il percorso intrapreso dal personaggio per diventare un Occulto, quindi le sue missioni in favore della Confraternita e infine la metamorfosi legata alle sue effettive origini.
Più dei risvolti narrativi che trovano collocazione dopo l'incontro con Sigurd ed Eivor, e più del racconto ambientato ai giorni nostri di un redivivo Basim in procinto di incontrare il leader degli Assassini, William Miles, quello che ovviamente ci interessa è la sostanza di Assassin's Creed Mirage e il suo riportare il brand alle intenzioni originali.
Via dunque il grosso delle meccaniche RPG, via il sistema di potenziamento basato sul livello di esperienza: stando agli ultimi rumor il gioco presenterà un'impostazione che si rifà agli episodi classici della serie, e che dunque punta molto su elementi come il parkour e l'azione stealth, più che sugli scontri a viso aperto contro orde di avversari: una deriva che poco aveva a che vedere con la natura silenziosa e sfuggente degli Assassini, in effetti.
Il fatto poi che gli sviluppatori abbiano intenzione di rendere la Baghdad di Mirage e le altre eventuali città presenti nel gioco ricche di vita, affascinanti nelle loro architetture e strapiene di PNG ad affollarne le strade, in omaggio a quello che ad oggi rimane probabilmnente il capitolo visivamente più ambizioso del franchise, Assassin's Creed Unity, non potrà che entusiasmare i fan della vecchia guardia.
Il 10 settembre verrà rivelato il futuro di Assassin's Creed, e al momento sembra un futuro radioso e accattivante. Mirage potrebbe essere l'ultimo episodio tradizionale e lasciare poi il posto alla piattaforma Infinity, su cui troveranno posto tante storie differenti, probabilmente legate anche al passato del brand e alle sue ambientazioni più iconiche, con Kassandra nel probabile ruolo di viaggiatrice del tempo che influenza gli eventi da dietro le quinte.
Di certo gli ultimi annunci di Ubisoft hanno messo tutti sull'attenti: vedremo se la casa francese sarà capace di concretizzare i migliori auspici nei confronti della serie e consegnarci un'esperienza che abbia il sapore di un nuovo inizio. Del resto lo sappiamo: nulla è reale, tutto è lecito.
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