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Assassin's Creed Valhalla: PS5, Xbox Series X e l'incubo dei 30 fps

Assassin's Creed Valhalla girerà a 30 fps su PS5 e Xbox Series X, neutralizzando la narrazione secondo cui le console next-gen non scenderanno mai al di sotto dei 60 fotogrammi.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   12/05/2020

Assassin's Creed Valhalla girerà a 30 fps su PS5 e Xbox Series X, ormai è praticamente ufficiale: Ubisoft ha rilasciato un comunicato relativo alle performance del gioco nel momento in cui sui social sono cominciate a divampare le polemiche.

"Assassin's Creed Valhalla girerà ad almeno 30 fps", ha dichiarato la casa francese. "Con questo episodio ci siamo impegnati a offrire la miglior esperienza possibile per i nostri giocatori, facendo sì che possano immergersi in alcune fra le più belle ambientazioni che abbiamo mai creato."

La situazione non è ancora perfettamente chiara e probabilmente da qui al lancio Ubisoft Montreal lavorerà per evitare che questa particolare mancanza finisca per monopolizzare le discussioni relative ad Assassin's Creed Valhalla, introducendo eventualmente una modalità a 60 fps che funzioni a una risoluzione inferiore rispetto ai tanto pubblicizzati 4K.

Per il momento, tuttavia, l'incertezza regna sovrana e gli utenti sono preoccupati di non trovare su PS5 e Xbox Series X quelle migliorie tecniche che legittimamente si aspettano di vedere nel passaggio da una generazione di console all'altra.

È vero: Assassin's Creed Odyssey, che utilizza lo stesso motore grafico di Valhalla, non raggiunge i 60 frame al secondo su PC, con le impostazioni Ultra, neanche utilizzando una NVIDIA RTX 2080 Ti, ovverosia una scheda video che costa mediamente 1.400 euro e vanta 13,45 TFLOPS di potenza.

Questa affermazione, per quanto fondata, si basa tuttavia su presupposti sbagliati laddove la si usi per giustificare le possibili performance di Assassin's Creed Valhalla su PS5 e Xbox Series X. Impostazioni equivalenti al preset Ultra non si sono infatti praticamente mai viste su console, e adottarle a partire dalla next-gen potrebbe non essere la soluzione migliore.

La differenza qualitativa fra texture, ombre e antialiasing nell'ambito di due preset non agli antipodi difficilmente può essere percepita nel mezzo dell'azione; non a caso le testate che sono solite realizzare approfondite analisi tecniche utilizzano espedienti come lo zoom o lo slow motion per individuare questi dettagli.

Un raddoppio del frame rate risulta invece evidente fin da subito e ha delle ripercussioni anche sul gameplay; ma soprattutto si tratta di una delle principali prerogative del tanto atteso, sostanziale upgrade del processore in arrivo appunto con PlayStation 5 e Xbox Series X.

Banalmente, basterebbe mantenere intatto il livello di dettaglio e la qualità degli effetti di Assassin's Creed Odyssey per far sì che il gioco possa girare a 60 frame al secondo sulle nuove console, sfruttando peraltro la velocità degli SSD per risolvere l'annoso problema degli insostenibili caricamenti durante gli spostamenti rapidi.

Dalla cara vecchia risoluzione dinamica al variable rate shading, passando per la possibilità di implementare un tecnica di ricostruzione basata sull'intelligenza artificiale simile al DLSS 2.0, sono tante le soluzioni che Ubisoft potrebbe adottare per aumentare le peformance del gioco.

Diversamente, la paura è che il semplice miglioramento dell'effettistica e una risoluzione nativamente a 4K potrebbero non bastare per distinguere in maniera netta e sostanziale le versioni next-gen di Assassin's Creed Valhalla dalle edizioni PS4 Pro e Xbox One X.

Secondo voi come stanno le cose? È legittimo attendersi che i giochi per PS5 e Xbox Series X non girino a meno di 60 fps? Oppure i discorsi legati alla semplice risoluzione sono destinati a dominare il marketing anche nell'ambito della prossima generazione di console? Parliamone.