La serie Persona è amatissima e vanta dei fan entuasti, che hanno sempre lodato la casa giapponese. Anche operazioni come riedizioni e remaster non hanno trovato grossa opposizione, visto che sono sempre state viste come dei modi per ampliare i giochi e mantenerla. Il free-to-play Persona 5: The Phantom X è però riuscito nell'impresa di costringere l'editore a chiedere scusa ai giocatori inviperiti, a causa delle microtransazioni troppo invasive.
Scelte controverse
Su Steam, Persona 5: The Phantom X ha avuto un picco massimo di 41.622 giocatori, uno dei più alti della serie, ma le recensioni degli utenti sono in maggioranza negative. Le lamentele della maggior parte dei giocatori ruotano, non a caso, attorno agli elementi gacha dello spin-off, con alcuni che definiscono gli sviluppatori e gli editori "avidi" e poco attenti ai giocatori di una parte del mondo.
Pare infatti che i giocatori di alcune regioni, come la Cina, abbiano ricevuto dei primi migliori di quelli di altre. Visto il montare delle critiche, Atlus ha deciso di intervenire con un post chiarificatore, con cui ha annunciato delle novità: "Abbiamo ricevuto molti commenti sulla gestione di P5X. Prendiamo molto sul serio il vostro feedback e spiegheremo i nostri piani futuri nella prossima trasmissione."
"Nel frattempo, vi chiediamo pazienza". Atlus ha concluso il post scusandosi per la situazione. Presto annuncerà i dettagli della versione 1.2 del gioco, anche se non ha fornito una data precisa.
Le risposte al post sono state molto caute, con alcuni che hanno detto: "Per favore, date seguito rispondendo alle preoccupazioni espresse dai feedback, perché il gioco è molto buono e ha un grande potenziale" o "Non vi crederemo finché non vedremo dei cambiamenti". Le parole di Atlus sono comunque considerate un inizio.