0

L'aumento dei prezzi dei giochi con Nintendo Switch 2 era inevitabile, per l'ex PlayStation Shuhei Yoshida

Shuhei Yoshida ha parlato dell'aumento dei prezzi dei videogiochi e ha spiegato che era inevitabile, a causa di inflazione e costi di produzione sempre più alti.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   05/05/2025
Uno scatto da Mario Kart World

Shuhei Yoshida, veterano del settore ed ex-capo dei Worldwide Studios di Sony, ha detto la sua sull'aumento dei prezzi dei videogiochi, che con il lancio di Nintendo Switch 2 per la prima volta raggiungeranno il tetto dei 90 euro in Italia.

Come forse saprete, oltre a un generale aumento dei prezzi rispetto a Switch 1, al lancio della console Mario Kart World costerà 90 euro e probabilmente in futuro altri titoli della grande N verranno prezzati allo stesso modo. Non solo, anche Microsoft ha annunciato dei rincari con i giochi che verranno venduti a questa cifra dal prossimo autunno. Sony non ha ancora annunciato nulla a questo proposito, ma forse è solo questione di tempo.

Costi di produzione sempre più alti e inflazione

Intervistato da PlayStation Inside, Yoshida ha spiegato che l'aumento dei prezzi era praticamente inevitabile, a causa dell'inflazione e dei costi di produzione sempre più esorbitanti.

Anche PS5 potrebbe aumentare ancora di prezzo: gli incrementi di Xbox sono solo l'inizio, per un analista Anche PS5 potrebbe aumentare ancora di prezzo: gli incrementi di Xbox sono solo l'inizio, per un analista

"Credo che l'aumento dei prezzi dei giochi sarebbe capitato prima o poi, magari non da Nintendo, ma sarebbe successo eventualmente", ha detto Yoshida.

Shuhei Yoshida
Shuhei Yoshida

"Viviamo in tempi contrastanti, in cui l'inflazione è reale e significativa, ma la gente si aspetta che i giochi, sempre più ambiziosi e quindi costosi da sviluppare, costino lo stesso. È un'equazione impossibile. Oggi tutto ciò che riguarda i videogiochi è più avanzato e tecnologicamente più impegnativo che mai, e quindi richiede più risorse. Ogni editore o produttore stabilisce il prezzo dei propri giochi, naturalmente, ma alla fine il nocciolo della questione sta nei costi di produzione".