Dai documenti desecretati inviati da Sony e Microsoft alla CMA, l'autorità antitrust britannica, continuano ad emergere delle notevoli perle, come l'affermazione sicura per cui Battlefield non può competere con Call of Duty, riferita senza mezze misure dalla casa di PlayStation.
Si tratta, ancora una volta, di cercare di spiegare come Call of Duty sia una serie di fondamentale importanza per PlayStation, cosa che ha spinto Jim Ryan e Sony a inerpicarsi per questa battaglia a distanza con Microsoft per cercare di impedire l'acquisizione di Activision Blizzard, vista come fortemente dannosa per la propria console.
Per giustificare la propria posizione, evidentemente Sony non ha intenzione di guardare in faccia nessuno, ritrovandosi di fatto anche a sminuire un franchise importante della concorrenza, come Battlefield.
"Nonostante le somiglianze tra Call of Duty e Battlefield, il franchise di Battlefield non può competere", ha scritto Sony la riguardo, facendo leva su questo per far capire come la serie Activision sia di enorme importanza e insostituibile.
In effetti, per farlo si affida ai dati di vendita, che sono incontrovertibili: "Con dati aggiornati ad agosto 2021, più di 400 milioni di copie di Call of Duty sono state vendute, mentre Battlefield è arrivato a 88,7 milioni di copie", ha scritto la casa di PlayStation.
"Call of Duty è troppo consolidato perché possa avere rivali, a prescindere da quanto questi siano ben equipaggiati", ha riferito Sony, "È stato il gioco più venduto per quasi tutti gli anni nell'ultimo decennio e, nel genere degli sparatutto in prima persona, è assolutamente il gioco più venduto".
Ieri abbiamo visto che la CMA ha pubblicato i documenti inviati da Sony e Microsoft sull'acquisizione di Activision Blizzard, da cui sono emerse diverse informazioni interessanti come il timore di Sony che Microsoft la riduca "come Nintendo".