Nemmeno Black Forest Games, cui dobbiamo tra gli altri i due remake dei Destroy All Humans! di recente pubblicazione, è riuscita a sfuggire alla mannaia di Embracer Group, che sta continuando la sua ristrutturazione lacrime e sangue. Lo studio ha licenziato il 50% della sua forza lavoro. Considerando che nel 2023 contava 110 dipendenti, i tagli dovrebbero ammontare a circa 55.
I licenziamenti sono stati annunciati il 24 gennaio e i dirigenti hanno promesso allo staff più dettagli per la prossima settimana.
Una persona che conosce i fatti interni dello studio ha detto a Kotaku che il direttore creativo di Black Forest Games e praticamente tutti i manager non sono stati toccati dai tagli e terranno i loro posti di lavoro. Insomma, come spesso accade le crisi si riflettono soprattutto su chi lavora davvero.
La notizia è stata confermata da un impiegato dello studio, ormai ex, che ha parlato pubblicamente dei licenziamenti.
I fattori in gioco
Quelli di Black Forest Games sono gli ennesimi licenziamenti di questo 2024 in cui l'industria dei videogiochi si sta mostrando di una debolezza estrema, come del resto tutto il settore tech. A influire sono sicuramente fattori come la congiuntura economica mondiale, il post covid e quant'altro, fattori cui possiamo aggiungere anche le scelte spesso sbagliate dei dirigenti, come quelle relative alla crescita nel periodo della pandemia.
Proprio oggi Microsoft ha annunciato 1.900 licenziamenti nel settore gaming.
